mercoledì 24 aprile 2024

UN ALTRO “TEMPIETTO LONGOBARDO”

 

Sono passati appena 3 anni da quando Cividale battagliava per la prima volta nella fase ad orologio della serie B assistita da una Marea… di un paio di addetti ai lavori muniti di autocertificazione che diligentemente raccontavano quello che accadeva nel vuoto assordante di un palazzetto deserto.

Pochi "fortunati" hanno il “privilegio” di ricordarselo, ancor meno sono coloro che credevano o solo  immaginavano come lo spirito che anima questo club, dal suo vertice ai  ragazzi che via via hanno vestito la maglia delle Aquile e lo staff  tecnico che li dirige, potesse essere in grado di trasformare questo posto, facendo innamorare in seguito una comunità che nel tempo ha allargato sempre più i suoi confini, coinvolgendo anche molte persone che da poco hanno scoperto che a basket non esiste il "fuorigioco" e non sono ammesse le entrate in scivolata sul portatore di palla.

Facendo tutti insieme di via Perusini un luogo in cui si respira, a detta di chi ci arriva da lontano, un clima e un’elettricità senza pari nello stivale per calore, correttezza e…voglia di far festa.

Davvero un "unicum" in un mondo, come quello contemporaneo,  invaso e definito nell'immaterialità della rete e dei social, in cui a 360 gradi sembrano in crisi irreversibile i luoghi di condivisione collettiva partecipata in presenza e compromessa la capacità delle persone a "fare squadra" ordinatamente e "pacificamente", in un'ambiente sempre più permeato dallo spirito del "noi (io) facci(o)amo quel cazzo che vogli(o)amo", in cui si strilla per il riconoscimento dei diritti solo quando premiano il proprio interesse personale, senza però voler farsi carico della responsabilità verso "l'altro" che l'esercizio di tali diritti comporta, facendo  invece "spallucce" quando sono negati a qualcuno che non rientra nella propria sfera d'interesse.

Patrimonio dunque da tutelare con cura quello  che si è creato senza il "telecomando" di nessuno in via Perusini dove una comunità ha "semplicemente" riscoperto grazie allo sport il bello, il piacere di vivere insieme e il sano orgoglio che deriva spirito di appartenenza a valori condivisi.

Trattasi di altro, diversamente inestimabile, “Tempietto Longobardo”.


lunedì 22 aprile 2024

L'OROLOGIO HA SCANDITO LE DIECI. ADESSO SI SALE SUL TRENO PLAY-OFF

 

Ieri si è conclusa la regular season del campionato di serie A2 2023/24 con lo scoccare dell'ultimo turno della fase ad "orologio" che ha fatto incrociare le squadre dei due gironi rosso e verde e determinato la classifica finale degli stessi per la fase finale della stagione; da domenica 5 maggio quindi si aprirà la post season che sancirà le due promozioni nel "paradiso" della massima serie con i play-off e le rimanenti 4 retrocessioni nell' "inferno" della serie B nazionale, insieme ad Orzinuovi e Casale Monferrato che, piazzandosi all'ultimo posto dei rispettivi gruppi, hanno già salutato la serie A2.

"Orologio" che ha fatto discutere molti sulla sua opportunità, visto l'andamento non proprio "svizzero" delle sue lancette per diverse compagini che, vuoi alcune perché già con la pancia piena" di obiettivi stagionali già raggiunti e altre per supposti calcoli di convenienza circa accoppiamenti più o meno desiderati in divenire nella post-season, mentre hanno fatto la gioia di altre come Cividale e Rimini che si sono rese protagoniste di due scalate notevoli, mutando faccia al loro campionato.

Record di 10 vittorie su 10 per le Aquile ducali e score di 9 su 10 per i romagnoli, risultati difficilmente pronosticabili e che hanno portato i rispettivi club al settimo e sesto posto finale, dopo che avevano terminato la prima fase con l'acqua alla alla gola i friulani  - terz'ultimi a 14 punti e in piena zona play-out - e appena due punti sopra i riminesi invischiati anch'essi nella bagarre di coda.

Comunque sia la formula "cervellotica" andrà in pensione, perché dalla prossima stagione il format sarà quello di un girone unico nazionale con 20 squadre a darsi battaglia; prima di salutarla definitivamente resta sotto gli occhi di tutti la diversa competitività dei due gironi e suona stonato il verdetto finale in cui l'ottava del girone verde - Vigevano - con 22 punti disputerà i play-off, mentre Cento  - con 30 punti nona del girone rosso - dovrà giocarsi ben 10 partite di play-out per certificare la salvezza, che a quanto è lecito prevedere lascerà in lotta Nardò con una miracolosa Chiusi, rispettivamente con 24 e 20 punti per conquistare il secondo posto che vale la conferma in A2, mentre lascerà poco altro che il ruolo di sparring partner alle tre squadre del girone verde - Luiss Roma (18 punti), Agrigento e Latina (16 punti). 

Agli uomini di Stefano Pillastrini ora il tabellone prevede l'incrocio contro Cantù, con il fattore campo a favore dei lombardi - secondi del loro girone ma strapazzati la vigilia di Pasqua in via Perusini dalle Aquile Gialloblù; la sfida è sicuramente tutta in salita per Cividale se non altro per la necessità di dover violare almeno una volta il palazzetto canturino - si gioca a Desio - che rappresenta uno dei fortini più "caldi" ed ostici per gli avversari, al cospetto di una società ricca di antico blasone che l'attuale dirigenza vuole rinverdire risalendo al piano nobile.

I play-off rappresentano da sempre un "torneo" a sé stante dove le indicazioni maturate nella stagione regolare spesso perdono di significato, con l'esplosione a sorpresa di outsider oppure con la rinascita di roster importanti che avevano "dormito" e che si accendono proprio in vista delle partite da "dentro o fuori" che in un mese regalano la promozione.

Cosa aspettarsi dunque adesso da Cividale, ora che l'obiettivo stagionale della salvezza è stato raggiunto ed in più con l'accumulo di un nuovo prestigioso record e di entusiasmo sulle rive del Natisone? Una gita celebrativa in Brianza con la  "pancia piena" e il piede che molla l'acceleratore  dopo due mesi di corsa a tutto gas, poi tutti in ferie a godersi il meritato riposo?

Oppure una sfida giocata senza risparmio, con il coltello tra i denti sorretta da quella voglia di stupire ribaltando i pronostici che sembra far parte del DNA del club del Presidente Micalich?

Chi conosce Stefano Pillastrini sà bene che lui è "animale da Play-off" e si diverte solo quando prova vincere tutte le partite - spesso riuscendoci - ed in più  la circostanza che un eventuale scalpo dei blasonati canturini vorrebbe dire regalare alla Marea Gialla e a tutto l'ambiente friulano con ogni probabilità un derby con Udine in semifinale, può rappresentare ulteriore benzina nel motore della sua squadra per fare una nuova impresa sportiva.

Per cui è ragionevole attendersi che Cantù, il passaggio del turno, se lo dovrà sudare partita dopo partita.

Per le Eagleas non è arrivato ancora il momento di festeggiare tra canti e balli, come ormai tradizione da tre anni a questa parte, l'ennesima stagione da ricordare. Comunque vada. 

E che dire delle altre due regionali?

Udine arriva nel tabellone desiderato - quello dove non c'è Trapani - e incrocia un avversario non proprio irresistibile  - la Juvi Cremona sesta nel girone verde con 28 punti e ben 8 sconfitte su 10 nella fase ad orologio mentre Trieste con uno scatto di reni a Rieti nell'ultimo turno conserva il quinti posto e sfiderà Torino in fase calante ma con il fattore campo a favore dei piemontesi.

Per gli ambiziosi friulani ora che il cammino è sul sentiero desiderato il focus sarà quello di recuperare fisicamente i suoi acciaccati uomini chiave Clark e Caroti e ritrovare mentalmente lo spirito di gruppo che fino a qualche settimana fa li ha fatti disputare una stagione da protagonisti, prima di incassare sconfitte in serie nella chiusura della regular season.

Trieste invece appare una scheggia impazzita sulla quale è meglio astenersi da qualsiasi previsione: il rischio di sbagliare è vicino all'unità sia per chi pronostica un'immediata ed incolore uscita di scena sia per chi giura invece che il suo indiscutibile talento diffuso e le sue individualità sapranno mettersi in equilibrio solo adesso che il giuoco "si fa duro".

E i duri iniziano a giocare.

   

   

   

domenica 21 aprile 2024

VIGEVANO -CIVIDALE 76-77: LE PAGELLE







MARANGON 6,5

Buona prestazione di sostanza per il talento classe 2005, che infila 6 punti nel canestro avversario con un buon 3/6 da due.

LAMB 6

Sufficienza strappata più per meriti pregressi che per quanto ha fatto vedere in campo, incappando in una giornata incolore dove nei 20 minuti che gli concede il coach, non tira praticamente mai e si fa apprezzare per 4 assist e due tiri liberi realizzati con freddezza nell’ultimo periodo.

REDIVO 9

Fresco di rinnovo biennale « El Sindaco » fa subito intendere perché ha deciso di sposare il progetto di ulteriore crescita del club ducale, sciorinando senza cali di sorta tutto il repertorio, fatto di tiri impossibili dalla distanza, cambi di ritmo e attacchi vincenti al ferro. A tratti immarcabîle.

MIANI 8

Serata di Grazia per il lungo di Codroipo, che lascia il segno di un giocatore completo infilando 19 punti, frutto di un significativo 3/4 dall’arco e di frequenti incursioni vincenti nel pitturato avversario, dove cattura ben 4 rimbalzi.

ROTA 6

Il capitano detta con ordine i ritmi nel finale, con qualche sbavatura e alcuni errori su tiri aperti dalla distanza nel corso del match.

MASTELLARI 6

Due soli punti stasera per il « cannoniere » bolognese che non riesce a ripetere le ultime sfavillanti prestazioni offensive; contribuisce al successo svolgendo i compiti assegnati nel sistema difensivo ducale.

CAMPANI 6

Nei 6 minuti in cui viene impiegato garantisce il solito cocktail di esperienza sotto le plance e freddezza al tiro dalla lunetta.

BERT 7,5

Il decimo successo ducale passa attraverso la sua maiuscola prestazione sotto le plance dove cattura 11 carambole, di cui 4 in attacco, e al muro difensivo fatto di ottimi posizionamenti e stoppate che elargisce con continuità.

ISOTTA n.g.

Nei 4 minuti in cui il coach gli concede il campo per dirigere le operazioni non commette sbavature, senza peraltro lasciare traccia a referto.

DELL’AGNELLO 8

Decisivo è il suo canestro segnato nel cuore dell’area avversaria cadendo all’indietro, gesto tecnico di difficoltà notevole e che a 9 secondi dalla fine garantisce il successo di Cividale; è l’ultima perla in una gara in cui Jack incide in maniera significativa con altri 17 punti, frutto di un notevole 9/13 dal campo.

PILLASTRINI 9

La sua truppa non denuncia cali di motivazione e con merito incamera il decimo successo sulle 10 gare della fase ad orologio, nonostante la rimonta finale dei padroni di casa che impegna Cividale dopo un match condotto per ampi tratti con grande personalità dai ragazzi dí Pillastrini.

Firma un percorso netto in dieci giornate destinato a rimanere nella storia del club e del campionato di A2 e si appresta a condurre una squadra in piena forma ai playoff.

 

venerdì 12 aprile 2024

CIVIDALE-CASALE 89-64: LE PAGELLE


MARANGON 10

LAMB 10

REDIVO 10

MIANI 10

MASTELLARI 10

ROTA 10

CAMPANI 10

BERTI 10

DELL’AGNELLO 10

ISOTTA 10

Al netto del diverso spessore tecnico dei singoli e delle eccellenze per la categoria dei due “strangers” Redivo e Lamb, oggi non si può che accumunare tutti gli interpreti del club ducale in un unico 10 collettivo, per un gruppo che garantendosi la salvezza e i play-off addirittura con una giornata di anticipo dopo una rincorsa entusiasmante fatta tutta d’un fiato, “suonandole” a tutti gli avversari del girone verde, scrollandosi via metà stagione passata in apnea buscandole dai propri competitors del girone rosso, ha realizzato una vera e propria impresa sportiva.

L’ennesima nella storia di questo giovane club che è riuscito a ritagliarsi un posto d’onore nel cuore di Cividale e oltre.

 

PILLASTRINI 10 e LODE

Si conferma condottiero di prima classe, assumendosi prima le responsabilità per le scelte infruttuose nella costruzione del roster in estate e poi riassemblando la squadra fino a farle assumere il ruolo di ammazza-grandi, recuperando giocatori che sembravano “persi” come Mastellari e Berti, rianimando la vecchia guardia e guidando la crescita costante di un talento di grande prospettiva come Marangon. 

CIVIDALE CONQUISTA PLAY-OFF E SALVEZZA

 

Per la partita che valeva la stagione l’ambiente cividalese ha risposto presente all’appello lanciato dal Presidente Micalich al termine dell’ottavo successo consecutivo in quel di Milano, accorrendo in massa alla sfida decisiva e garantendo un altro sold-out all’impianto ducale per spingere le Aquile gialloblù al coronamento di un obiettivo, quello della salvezza entrando dalla porta principale dei play-off, che solo due mesi orsono appariva se non velleitario, almeno assai complicato.

Ultimo ostacolo da superare per gli uomini di Pillastrini la Novipiù Casale Monferrato, compagine che tra le sua fila schierava vecchie conoscenze del basket friulano tra cui Dalton Pepper, il primo USA della storia UEB e protagonista dello scorso campionato in maglia Gesteco e gli ex APU Aka Fall e Fantoma.

Classica partita trabocchetto perché i piemontesi, reduci da un largo successo contro Udine, sono a loro volta impegnati in una lotta con il coltello tra i denti per guadagnarsi l’accesso ai play-out ed evitare la retrocessione diretta alla fine della fase ad orologio ed erano arrivati in riva alla disperata caccia di punti, con tutto l’intento di guastare la festa al popolo gialloblù.

Cividale corona l’impresa con grande autorità e concentrazione, in un match condotto con autorità dall’inizio alla fine e mai in discussione in cui il coach Pillastrini ha ruotato tutti gli effettivi a disposizione e ricevendo prestazioni importanti da ciascun interprete mandato in campo.

 Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani per la Gesteco, mentre coach Cova risponde mandando sul parquet Calzavara, Martinoni, Pepper, Kelly e Fall e dopo la tripla iniziale del Sindaco Redivo Cividale spreca diversi possessi e il tabellone segna 6-4 a 7’11” quando Miani rompe il ghiaccio con  una tripla aperta che preannuncia l’accelerazione dei padroni di casa che allungano sul 15-8 a 4’21” con un altro tiro dall’arco, questa volta di Dell’Agnello, circostanza che induce la panchina ospite a chiamare minuto. La mossa sembra inizialmente efficace con Casale che si riavvicina con il possesso del – 3, ma poi l’ingresso in campo di Mastellari rilancia la Gesteco con una penetrazione ed una tripla più tiro aggiuntivo e manda Cividale sul + 11 (23-12) per chiudere poi la frazione al 27-16 con un 2/3 dalla lunetta di capitan Rota, oggi premiato per le sue 160 presenze in maglia gialloblù. Alla ripresa del gioco Mastellari continua a martellare la retina piemontese da diverse posizioni e le Aquile volano sul + 15 (33-18) per portarsi 40-21 a metà tempo grazie ancora ad una bomba dello scatenato esterno emiliano – già 16 punti all’attivo -  che impone a coach Cova una nuova chiamata ai box per i suoi; niente da fare perché Cividale proprio non vuole mancare l’appuntamento con l’ennesima impresa della sua storia, si mantiene “on fire” dall’arco con Redivo e Marangon e fa segnare il + 25  (51-26) a 1’50” dall’intervallo lungo a cui poi si arriva con il segnapunti sul  54-28 e in un clima di festa sugli spalti. A metà del terzo periodo il vantaggio tocca i 30 punti (67-37) dopo 6 punti di fila nel pitturato di Jack Dell’Agnello e due liberi di Lamb, per poi chiudersi sul 75-50 perché l’ex Dalton Pepper lascia al segno con un paio di triple e permette agli ospiti di ridurre un po’ il divario. L’ultimo quarto è un lento avvicinamento al raggiungimento dell’obiettivo, con Cividale che amministra il consistente divario accumulato e Casale nella parte dello sparring partner – il tabellone segna 87-55 a 4’05” dall’ultima sirena – ed il pubblico che canta e accompagna i suoi beniamini fino al che sancisce la salvezza. Anche il prossimo anno Cividale giocherà in seria A2 e si appresta a vivere i play-off promozione per il secondo anno secondo anno consecutivo.

 UEB GESTECO CIVIDALE – NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 89-64

(27-16, 54-28, 75-50)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon 5, Lamb 8, Redivo 17, Miani 11, Mastellari 19, Rota (k) 2, Campani 2, Begni, Moretti, Berti 2, Isotta 4, Dell’Agnello 19.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 5/7, Tiri da due 24/44, Tiri da tre 12/20, Rimbalzi 35 (28 dif. 7 off.).

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO

Romano, Kelly 14, Bertaina, Castellino, Martinoni (k) 10, Fantoma 7, Baj, Pepper 12, Pianegonda, Kadjividi 2, Fall 11, Calzavara 8

Allenatore: Stefano Cova

Vice: Massimo Pettenuzzo e Michele Baudino

Tiri liberi 5/8, Tiri da due 22/40, Tiri da tre 5/19, Rimbalzi 28 (22 dif. 6 off.)

 Arbitri:  Fabio Barbiero di Milano, Fulvio Grappasonno di Chieti e Marco Marzulli di Pisa

Spettatori 2.700 circa

lunedì 8 aprile 2024

PADRONI DEL PROPRIO DESTINO


Dopo l'impresa con il brivido finale dell'Allianz Cloud contro l'Urania Milano, l'ennesima di questa pazzesca fase ad orologio in cui le lancette di quello al polso del coach Pillastrini e dei suoi ragazzi si sono dimostrate le uniche Swiss made di tutto il ranking delle 24 squadre del campionato, non sono mancati i titoli ad effetto per sottolineare l'evento: ottava meraviglia, ottovolante, fil-otto ecc. ecc.

La grande notizia del giorno dopo però, per le Aquile del Presidente Micalich e per tutti gli appassionati del "fenomeno Eagles"  che stanno crescendo in numero ed entusiasmo, è un'altra e davvero molto importante: con le sconfitte domenicali di Piacenza (a Cantù) e di Cento (a Rieti) la classifica ci dice che per la prima volta in stagione Cividale é padrona del proprio destino, perché se i ducali riusciranno a vincere le due partite conclusive della fase ad orologio (venerdì contro Casale e domenica 21/4 a Vigevano nella tana dell'ex Leo Battistini) niente e nessuno potrà impedire la conquista anche per quest'anno dei play-off , best of all, la salvezza anticipata, centrando l'obiettivo stagionale.

Riportando le lencette dell'orologio alla prima giornata della seconda fase della regular season,  quando a Cividale il 4 febbraio era attesa la super corazzata Trapani con il suo bottino di 17 vittorie consecutive ed una solo sconfitta (contro Cantù) dopo che Cento si era imposta di un punto in via Perusini, diciamocelo francamente: alzi la mano con onestà intellettuale chi aveva previsto che quella sarebbe stata, ad oggi, l'ultima sconfitta delle Eagles, allora terz'ultime nel ranking del proprio girone.

Evidentemente nel DNA di questa società c'è ben impresso un gene che permette di dare il massimo quando le imprese sembrano se non proprio impossibili, almeno assai complicate: il raggiungimento di gara 5 partendo da 0-2 nella finale promozione al suo anno di esordio assoluto nel panorama cestistico nazionale in serie B, la vittoria "spalle al muro" di Vigevano a gara 4 della finale promozione, annullando il match-point dei lombardi, la salvezza anticipata di due mesi da debuttante in A2 portando poi l'ambiziosa Udine a gara 5 del play-off, facendo poi perdere più di qualche anno di vita ai supporters bianconeri quando la tripla della vittoria di Redivo allo scadere venne respinta dal ferro. E ora questa cavalcata, ancora una volta "against all odds" diventando la miglior difesa del torneo e lasciando sul campo senza possibilità di replica Trapani, Torino e Cantù, quest'ultima addirittura "strapazzata" in via Perusini per 82-59.

Guardando per un attimo in casa d'altri poi, se mercoledì prossimo Cento non riuscirà a battere tra le mura amiche Trapani, alle Aquile addirittura "basterebbe" superare venerdì a Cividale la "cenerentola" Casale dell'ex Pepper per blindare l'ottavo posto con una giornata d'anticipo.

E' dunque già arrivato il momento di "cantare vittoria" in riva al Natisone?

Questo, crediamo, è proprio l'errore che devono evitare a tutti i costi squadra e ambiente proprio sul più bello, cedendo magari alla tentazione di vedere finalmente coronata l'impresa e mollare un po' le mani dal manubrio dopo questo lungo inseguimento di due mesi, tutto in salita, gettando sul campo ogni risorsa disponibile - non solo in senso fisico.

Non solo perché la partita di venerdì in via Perusini è la più classica delle "trappole" sportive  con un avversario che si gioca le ultimissime speranze di evitare la retrocessione diretta e reduce da una netta vittoria contro una svagata APU Udine (i calciofili si ricorderanno a proposito di "bucce di banana" un certo Roma-Lecce fatale ai giallorossi al fotofinish dopo una rimonta impossibile sulla Juventus svanita proprio sul più bello contro una compagine già retrocessa e sempre perdente in trasferta), ma anche perché, nel caso in cui nel recupero Cento dovesse superare la corazzata Trapani è ragionevole prevedere che poi le dirette concorrenti per evitare il nono, disgraziatissimo posto ed i play out,  ossia Rimini, Cento e Piacenza possano anch'esse fare bottino pieno negli ultimi due turni.

Piacenza, ora a 28 punti deve incontrare Treviglio in casa e Cremona in trasferta, compagini che non hanno particolari motivazioni in quanto hanno già ottenuto post season di lusso e salvezza; Cento ora 26 punti, affronterà invece Vigevano tra le mura amiche e poi concluderà a Treviglio per cui valgono medesime considerazioni, con l'aggravante che sia Cento che Piacenza godono dello scontro diretto a favore nei confronti di Cividale per cui in caso di arrivo alla pari, sarebbero le Aquile a rimetterci le penne.

Con Rimini lo scontro diretto è a favore della Gesteco, ma i romagnoli dopo aver espugnato Torino si sono issati sopra i gialloblù a 32 punti e ospiteranno prima la Luiss Roma per chiudere infine a Milano con l'Urania e anche qui con avversari non proprio insuperabili per roster - i romani e motivazioni - i lombardi. 

Per cui, considerato che tutte le partite si vincono sempre sul campo e non al bancone del bar con la birra in mano, nelle poltrone dei salotti televisivi o digitando tasti sulla tastiera di smartphone o computer, la truppa di Pillastrini non farà calcoli e cercherà con ogni mezzo a disposizione di guadagnarsi il 10, il numero di vittorie necessarie - ma sufficienti - per centrare i play-off e meritarsi il 110 in pagella.

Con lode, pubblicazione della tesi e bacio accademico, visto qual era il punto di partenza dopo il 4 febbraio, quando con Trapani in via Perusini erano stati infilati gli orologi ai polsi. Da far far tremere. 

Per i sognatori più ottimisti un altro dato: Trieste ora quinta,  dista soli 4 lunghezze da Cividale, lo scontro diretto arride in Friuli e i giuliani nelle ultime due gare ospiteranno l'Urania Milano e poi andranno a Rieti.

Hai visto mai... 

sabato 6 aprile 2024

URANIA MILANO - GESTECO CIVIDALE 92-94: LE PAGELLE

 







MARANGON 6

Parte in quintetto e non risparmia difesa, freschezza e intensità difensiva. Mezzo punto in mento per alcune soluzioni offensive affrettate e imprecise.

LAMB 6,5

Protagonista in avvio con triple che spingono subito Cividale e permettono di replicare alle percentuali indiavolate dell’Urania; gli arbitri gli fischiano poi diversi falli in attacco che lo innervosiscono e ne limitano l’impiego. Mezzo punto in meno per la gestione dell’ultimo possesso.

REDIVO 9

La vittoria che forse vale la stagione ha decisamente la sua firma: con le sue triple nel secondo quarto in serie prima evita che Milano scappi via e poi ogni volta frustra tutti i tentativi di aggancio degli avversari. Alla fine i punti sono 31 nel canestro lombardo con un eloquente 8/13 dall’arco.

MIANI 8

Punti, rimbalzi, precisione dalla lunetta testimoniano una delle migliori prestazioni in maglia gialloblù del lungo di Codroipo. Protagonista nell’importante successo esterno, peccato per un fallo tecnico che segue un dubbio sfondamento che gli viene addebitato sotto il canestro di Milano.

MASTELLARI 6,5

Impiegato meno del solito, lascia triple importanti nell’economia del match confermando di vivere un ottimo momento di condizione e fiducia.

ROTA 6,5

Anche per il capitano minutaggio inferiore al solito, ma lui non fa mancare la sua « garra » gestendo con buona lucidità i ritmi di gioco, centrando una tripla che avvia il rally con cui Cividale risale dopo l’avvio ad inseguire.

CAMPANI 7,5

Minutaggio oltre la media, dove la sua esperienza si fa sentire nel contenere la fisicità di un brutto cliente come Beverly. Mezzo punto in più per la freddezza con cui realizza dalla lunetta liberi di importanza capitale.

BERTI 6,5

Lotta senza le antiche indecisioni sotto il canestro e contiene la fisicità di Beverly, mezzo punto in meno per qualche errore di troppo nei possessi offensivi.

ISOTTA 6

Nei minuti in cui il coach lo manda in campo da il suo contributo con voglia ed energia, guadagnando un fallo con mestiere sotto canestro.

DELL’AGNELLO 6 

Protagonista suo malgrado nell’infuocato finale dove gli arbitri lo puniscono con un fallo antisportivo che poteva costare molto caro. Meno brillante del solito, lascia però il segno con canestri importanti nel pitturato dell’Urania.

PILLASTRINI 8

La maginot difensiva costruita nella fase ad orologio questa volta viene bombardata da ogni posizione dagli « Stukas » Potts e Amato ma i suoi prima restano concentrati, poi guadagnano il vantaggio ed infine non perdono la testa quando Amato diventa « illegale » negli ultimi due minuti.

Davanti al « Mostro Sacro » Dan Peterson in parterre è ormai prossimo a firmare un nuovo incredibile capolavoro sportivo.

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