giovedì 29 giugno 2017

A PROPOSITO DI AMORE

Nelle lingue Occidentali la parola Amore non distingue i vari significati di cosa si intenda. Per esempio: "Amo Dio" "Amo mio marito o mia moglie" "Amo la pizza". Ha la parola amo, in questi 3 casi, lo stesso significato? Certamente No. Il Greco invece ha 5 differenti parole e/o espressioni per la nostra "Amare":

- AGAPE - ἀγάπη: è l’amore di intelligenza, di ragione e comprensione, accoppiato con il corrispondente proponimento. In questo, il suo concetto, è superiore a qualsiasi altra forma d’amore. In sostanza "Agape" è una permanente attitudine di benevolenza verso gli altri, senza alcuna condizione. È amore disinteressato, che non si aspetta nulla in ritorno.

- PHILOS - φίλος: esprime l’amore di affetto personale, o di piacere, includendo anche le passioni dove il contenuto lo richiede, senza coinvolgere però intelligenza o alti proponimenti; questo concetto pone il verbo "amare" ad un livello inferiore di Agape. Philos esprime un sentimento che trova attrazione nell’altra persona e che si aspetta necessariamente una qualche forma di ritorno.

- TELOS – τέλος è il desiderio di fare una cosa, di voler fare, il desiderio anche ardente di mettersi in mostra in vista di un fine ben specificato.

- EROS - ἔρως invece esprime il desiderio sensuale e sessuale, di copulare, fare sesso. Eros è attrazione fisica, spesso confusa con amore nel significato di Philos. Per esempio, le persone spesso si sposano per Eros, qualche volta per Philos, raramente per Agape e purtroppo non sempre (o quasi mai?) per Agape, Philos ed Eros insieme.

- STORGE’ - στοργή è infine l’affetto fra familiari, fra compagni, fra i soldati in trincea, indica anche il piacere nel giocare assieme.

La parola "Amore" e le sue coniugazioni, appaiono 290 volte nel Nuovo Testamento, di cui: Agape 258 volte, Philos 31 volte e Telos 1 volta sola, nel Vangelo di Marco (Mar 12:38) a proposito degli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze.

L’Amore nel senso di Agape dunque è paziente, è benigno, non reca invidia, non si mette in mostra, non fa tendere alla ricerca delle cose proprie, al sospetto del male, non permette di rallegrarsi innanzi all’ingiustizia, ma fa gioire con la Verità, fa tollerare ogni cosa, sperare e sopportare ogni cosa e, soprattutto, non viene mai meno.


Quando però si dissolve Agape e sfuma Philos ciò che resta produce quanto segue


Non c’è rimedio alle tempeste dell’anima.
Non c’è riparo che ti possa mettere in salvo.
Non c’è luogo in cui tu possa essere al sicuro.
Nessun esercito può difenderti.
Nessuna corazza.
Nessun ombrello.
Nessun paracadute.
Nessuna rete di salvataggio.
Nessun salvagente.

Fino a che lei non si placa, non c’è salvezza.

E tu non puoi sapere né quando né come lei si placherà.
Puoi solo mettere in campo coraggio e rassegnazione.

L’Amore è come il Demonio.
Una volta che gli hai liberamente donato l’anima,
lui non te la rende più,
se non prima di averti completamente distrutto.

Cambridge, 30 ottobre 2010

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...