mercoledì 22 giugno 2022

CIVIDALE SCRIVE LA STORIA E RAGGIUNGE UDINE IN A2

Il colpo d’occhio che presentava il palazzetto di Via Perusini era già da serie A2 con 2.728 spettatori e complice anche l’assonanza cromatica dei colori sociali degli ospiti era una davvero una marea gialla che riempiva praticamente ogni posto disponibile e traboccava di tutto l’entusiasmo e la passione che sono via via cresciuti esponenzialmente dall’inizio dei play-off in tutto l’ambiente delle Aquile, accorso per sostenere i propri beniamini per superare l’ultimo, decisivo, ostacolo verso il coronamento di un sogno nato due anni fa, in piena pandemia, e sul quale nessuno razionalmente era disposto a scommettere un euro sul suo avverarsi in tempi così rapidi e con il crescendo impressionante di questa stagione, dove i ragazzi del Presidente Micalich e di coach Pillastrini hanno vinto ben 32 sulle 42 gare disputate prima dell’ultimo atto di stasera. Contrariamente a quanto era successo nelle precedenti quattro gare, tutte combattute, contro ogni previsione la Gesteco ha conquistato la promozione con una gara straordinaria, mai in discussione, condotta con ampio margine e che ha fatto gioire un’intera comunità, ben più ampia del cividalese. In partenza Pillastrini si affida ai collaudati Rota, Chiera, Miani, Mouaha e Battistini e le fasi di avvio dell’incontro vedono Vigevano cercare insistentemente la via del tiro dalla distanza e Cividale ribattere con azioni manovrate supportate da una supremazia netta sotto le plance e guidata da un Miani “on fire” si porta avanti sul 14-07 a 5’10”. Nella seconda parte Pillastrini inserisce Cassese e Almansi per Rota e Mouaha, ma nel giro di un amen due azioni da tre punti degli ospiti impattano con mercante sul 16-16 a 3’56” ; la Gesteco però non perde la bussola e ancora con due incursioni di Miani e unn tiro di Almansi si riporta avanti 22-16 a 2’02”. prima di toccare il massimo vantaggio a + 8 con due punti di Paesano a 36” con il tempo che si chiude meritatamente 24- 17 per i padroni di casa. Nella seconda frazione Cividale spinge il + 12 a 7’25” con una tripla di Rota e due punti di Paesano per il 31-19 e coach Piazza costretto a chiamare minuto per bloccare l’inerzia a sfavore dei suoi; ma la ripresa del gioco assiste ad una schiacciata di Battistini che fa esplodere il palazzetto e dà il + 14 (33-19) a 5’27” mentre Vigevano continua a litigare con il canestro; adesso Cividale cerca di rallentare il gioco e due liberi di Mouaha, una penetrazione di Ohenhen e un punto di Battistini danno il massimo vantaggio (40-21) a 3’07” e poi si arriva all’intervallo lungo con il tabellone fermo sul 47-28. Il terzo periodo si apre con due triple di Rota, una di Battistini e una penetrazione di Chiera per il 58-30 a 6’37” che mandano alle stelle il pubblico di casa e costringono coach Piazza a richiamare i suoi che stasera non riescono ad avere percentuali al tiro in grado di contrastare i ducali. La ripresa de l gioco vede subito una tripla di Chiera e una di Mouaha e il punteggio assume proporzioni devastanti (64-31) a 5’18” prima che Rossi e Procacci limino il divario con il tabellone sul 66- 40 a 3’58”. Adesso la Gesteco rallenta il ritmo mentre gli ospiti cercano ancora con il tiro dall’arco di rientrare in qualche modo nel match ma l’impresa è davvero disperata, nonostante alla fine del terzo quarto il divario si sia parzialmente ridotto a – 21 (70-48). Nell’ultimo periodo ci vorrebbe più di un miracolo agli uomini di coach Piazza perché a 6’06” dalla fine il tabellone segna 75-53 e il tempo scorre inesorabile verso la sirena finale senza che la Gesteco, pur perdendo precisione al tiro, non smarrisce l’attenzione difensiva e la fatica inizia a farsi sentire. L’ultimo scampolo di serie B per i ducali è una’attesa trepidante alla sirena finale perché a 2’30” il vantaggio è costante (80-57) e si concretizza con il tripudio dell’82-63 finale. Il sogno è diventato realtà, l’entusiasmo genuino e straordinario si è scatenato alla fine in lunghi festeggiamenti perché nella prossima stagione Cividale sfiderà Udine in serie A2. Against all odds, cantava Phil Collins! UEB GESTECO Cividale – ELACHEM Vigevano 82-63 (24-17, 47-28, 70-48) UEB GESTECO CIVIDALE Miani 15 (6/7, 1/2), Cautiero n.e., Chiera (k) 9 (2/5, 1/2), Cassese 10 (½, 2/4), Mouaha 6 (0/1, 1/1), Eugenio Rota 13 (1/4, 3/5), Battistini 13 (3/7, 1/3), Frassineti n.e., Almansi 4 (2/2, 0/4) Paesano 8 (3/5, 0/1), Micalich n.e., Ohenhen 4 (2/4). Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Giovanni Battista Gerometta e Marco Milan Tiri liberi 15/20, Tiri da due 20/36, Tiri da tre 9/22, Rimbalzi 40 (31 dif. 9 off.) ELACHEM VIGEVANO Ferri 6 (2/5, 0/3), Radchenko, Procacci 15 (3/7, 3/5), Mercante 13 (4/6, 1/4), Cianci n.e. , Giorgi 7 (2/2, 0/1), Gatti 5 (1/3, 1/2) Spaccasassi n.e., Rossi (k) 4 (0/3, 1/3), Peroni 13 (2/4, 2/12). Allenatore: Paolo Piazza Vice: Guido Veneroni e Andrea Cerri Tiri liberi 11/16, Tiri da due 14/30, Tiri da tre 8/30, Rimbalzi 27 (20 dif. 7 off.) Arbitri: Giuseppe Scafò (RC) e Fabrizio Suriano di Torino Spettatori 2.738.

LA NOTTE DELL' AQUILA

Che oggi a Cividale, nel Palazzetto di Via Perusini, l'appuntamento sia con la Storia della pallacanestro friulana lo hanno già capito i più di duemila che hanno già acquistato i biglietti in prevendita, sulla scia dell'entusiasmo scatenato dalla vittoria della Gesteco di domenica a Vigevano che ha portato la serie finale all'atto conclusivo di gara 5, facendo così prevedere un possibile sold-out dell'impianto cividalese che con i suoi 2700 posti venne riempito una sola volta nella sua storia: il 19 marzo 2017, quando andò in scena il derby di A2 tra Udine e Trieste nella stagione in cui l'APU GSA era ospite nella città ducale colpa gli interminabili lavori di "sistemazione" del Carnera. La circostanza spinge ad una prima considerazione: se le Aquile gialloblù sapranno coronare la loro straordinaria stagione stroncando la resistenza dei forti e determinati avversari che contendono la vittoria finale, riusciranno nella duplice impresa, che ben pochi nel giugno del 2020 e poi nel giugno del 2021, osavano sperare: portare per la prima volta due squadre della provincia di Udine in serie A2, riuscendo a migliorare così il già straordinario campionato 2020/21, quando la Gesteco si dovette arrendere in quel di Fabriano solo a gara 5 della finalissima. Di fronte alla prospettiva di dar vita nella prossima stagione ad un derby tra Udine e Cividale, il Presidente della UEB Davide Micalich, con grande onestà intellettuale ha subito fatto presente che per lui, udinese purosangue e che da Dirigente ha già riportato Udine in serie A2 partendo dalle serie minori, l'unico derby possibile è contro Trieste; inoltre, il progetto UEB è quello di creare una società nella quale possano riconoscersi tutti i friulani, tant'è che i colori sociali sono il giallo-blu della bandiera storica della "Piccola Patria" e non il biancorosso della Città Ducale. Detto questo, però, tutta la componente cividalese del progetto (l'amministrazione comunale, la tifoseria e gli sponsor locali), già felice che per un'idea così ambiziosa sia stata scelta proprio l'antica capitale del Friuli e che con entusiasmo e partecipazione crescente ha prima accolto le Aquile dandogli un nido confortevole e poi accompagnadole nel loro volo sempre più in alta quota, non ce ne voglia Davide, è tutta "gasata" proprio dal sogno, oggi a soli 40' dal traguardo, di poter sfidare Udine nella stessa categoria: i retaggi storico-culturali sono duri a morire, benchè sepolti dalla polvere di tanti secoli. In ogni caso è bene non mettere già il "carro davanti ai buoi" perchè, quale sia il sogno di Dirigenti e tifosi, è ancora tutto da realizzare: questa sera in via Perusini sarà battaglia e come per tutte le finali non è possibile fare previsioni o azzardare pronostici: quando l'arbitro alzerà la "palla a due" le chanche di successo saranno 50 a 50, anche se per Capitan Chiera, "Richard Burton" Rota, "Clint Eastwood" Battistini e per i loro compagni non si tratterà di espugnare la temibile fortezza di Hohenwerfen come nel celebre cult movie degli anni '70 "Dove osano le Aquile", ma bensì di impepedire che siano di nuovo a farlo gli eredi della Mecap Vigevano di Solman, Mayes, Malagoli e Polesello. Il ringraziamento e la stima da parte di tutto l'ambiente cividalese (e non solo) per il Presidente Micalich e per tutto il suo staff, per il coach-condottiero Pillastrini e per tutti i ragazzi che sono scesi in campo durante il campionato, è e sarà in ogni caso sincero, partecipato e totale, perchè l'impresa di creare da zero, ex novo, in piena pandemia una società capace di centrare in due anni 4 finali suscitando sano e genuino entusiasmo verso la pallacanestro e la socialità, è già nella Storia. Questa sera alle ore 20,00 in via Perusini è atteso di nuovo un treno sul quale lo scorso 23 giugno 2021 la UEB Gesteco non riuscì a salire: siamo certi che le Aquile faranno l'impossibile per non farselo scappare di nuovo, coronando il volo che hanno osato fare. La marea gialla è pronta ad accompagnarle, consapevole di vivere con loro una magnifica avventura.

martedì 14 giugno 2022

UN DRAMMATICO FINALE E' AVVERSO ALLE AQUILE E LA SERIE DI FINALE VA SULL' 1-1

Un altro record di presenze in via Perusini ha fatto da cornice a gara due della finalissima per accedere alla serie A2 nella quale le Aquile avevano il compito di fare il secondo passo nella giusta direzione e presentarsi venerdì prossimo a Vigevano con due match point a disposizione per avvicinarsi ancora di più verso il coronamento del sogno di un impensabile derby contro l’APU da disputarsi nella categoria superiore l’anno a venire. Il Presidente Micalich e coach Pillastrini, dopo la vittoriosa gara uno di domenica scorsa, avevano avuto il loro bel da fare per frenare l’entusiasmo di tutto l’ambiente che oramai sogna ad occhi aperti la storica promozione e far mantenere alta la concentrazione per una serie tutta ancora da portare a termine, contro un avversario dimostratosi all’altezza della situazione, tosto e ben determinato a contendere la vittoria finale ai ducali sino all’ultimo respiro. Infatti, come temuto, la polpetta avvelenata è stata servita dagli ospiti in un drammatico finale che ha interrotto l’interminabile serie di vittorie casalinghe dei ducali, che adesso saranno costretti ad espugnare Vigevano per non far svanire sul filo del traguardo il sogno promozione. Cividale parte con Rota, Chiera, Miani, Mouaha e Battistini e rompe subito il ghiaccio con quattro canestri consecutivi da due punti di quest’ultimo, subito “on fire” in una sorta di sequel della gara precedente per l’8-2 a 8’10”, con Mouaha a suggellare con la prima tripla della serata l’11-2 a 7’15” e coach Piazza a chiamare minuto di sospensione cercando il replay di gara uno, quando i suoi furono capaci di annullare il parziale di 11-0 subito in avvio. Missione compiuta anche stavolta perché la Gesteco s’incarta in attacco e Vigevano si rifà sotto per l’11-9 a 5’07” e da qui in poi la gara fila via in equilibrio, dopo che Pillastrini rimescola le carte inserendo Cassese, Paesano e Almansi e che Vigevano ha messo per la prima volta il naso avanti sul 15-16 a 3’09” con due liberi di Rossi e mantiene il punto di vantaggio sino alla prima sirena (17-18). Il secondo periodo promette bene per Cividale che apre con la prima tripla di Chiera ma gli ospiti non battono ciglio e con un parziale di 7-0 allungano a 20-25 a 8’00” e costringono Pillastrini a richiamare subito i suoi in panchina per ridare slancio ai suoi e fermare l’inerzia sfavorevole. Purtroppo i suoi hanno ancora le polveri bagnate e scivolano a – 7 quando Mercante buca in penetrazione la difesa ducale a 6’20” e a -10 quando Ferri imbuca un’altra tripla a 5’40” per il 20-30 e porta 15-0 il break per la Elachem. Nell’ultimo scampolo di quarto Cividale cerca di riavvicinarsi con una difesa a tutto campo e nonostante l’imprecisione al tiro, anche dalla lunetta, riescono a riportarsi sotto sul 34-37 con cui si arriva all’intervallo lungo grazie a due triple di Mouaha e Rota nell’ultimo minuto. Un canestro di Giorgi apre la penultima frazione subito bilanciato da due punti di Mouaha che però spreca l’ennesimo tiro libero aggiuntivo della serata e prima Rota e poi Battistini falliscono la tripla del pareggio sui possessi seguenti a 8’55” e 8’40”; ora si lotta su ogni pallone ed è Chiera a tenere agganciate le Aquile con due triple consecutive per il 42-43 a 5’48” facendo esplodere il palazzetto che diventa una bolgia assordante al rientro in campo delle formazioni dopo una sospensione chiesta dal coach ospite e una schiacciata di Mouaha in contropiede che riporta avanti Cividale sul 44-43 a 5’14”. Un fallo in attacco fischiato a Paesano sul 44-45 a 3’51” manda su tutte le furie Pillastrini che ha una lunga discussione con il fischietto laziale, mentre la tensione serpeggia sul terreno di gioco e si traduce in falli degli ospiti ed errori dei padroni di casa con il punteggio che segna 46-47 a 2’55 quando Miani sbaglia ancora una tripla. Nel finale di periodo sono ancora Mouaha (tripla) e Rota, canestro da due e tripla a fil di sirena a far esplodere la polveriera di via Perusini e mandare avanti sul 55-51 le Aquile in un amen. L’avvio dell’ultimo periodo vede le due squadre esasperare la fase difensiva e salire il numero dei falli a carico degli ospiti, con il punteggio che rimane ancorato sul 55-51 fino a 7’17” quando Rota porta a spasso la difesa di Vigevano e piazza il 57-51. I lombardi però sono sempre sul pezzo e ritornano a meno 1 a 6’20” (57-56) e condannano il palazzetto ad un finale che si sconsiglia ai deboli di cuore, perché si giunge al 61-61 quando mancano 3’18” alla fine del match. Il quarto fallo fischiato in attacco a Battistini manda Vigevano in lunetta e il tabellone va sul 61-62 a 2’55” per il nuovo vantaggio degli ospiti, subito pareggiato da Chiera che mette uno su due a 2’33”. A 1’14”, dopo che Mouaha aveva pareggiato una tripla di Peroni (65-65) un fallo in attacco della Elachem consegna il possesso del possibile vantaggio a Cividale che però sbaglia e manda in lunetta Rossi a 52”, il quale non trema e porta i suoi sul 65-67 e Pillastrini chiama minuto di sospensione per organizzare le ultime decisive battute. Battistini schiaccia il 67-67 a 37” e dopo il minuto chiamato ora da Piazza il possesso dei suoi frutta due tiri liberi a 15” perché Miani commette il suo quinto fallo; questa volta però la mano di Rossi trema e ne infila uno su due e così la Gesteco ha nelle mani la palla della possibile vittoria. Purtroppo Battistini fallisce a 3” il tiro nell’area avversaria e manda in lunetta ancora Vigevano che fa uno sue due e poi Rota manda sul ferro il tiro della disperazione sulla sirena, dando così la vittoria agli uomini di Piazza, che espugnano via Perusini dopo più di un anno d’imbattibilità e adesso aspettano Cividale in casa loro per le due prossime partite della serie. Questa volta il finale non ha riservato alla Gesteco le soddisfazioni a cui aveva abituato la sua caldissima tifoseria e ora i ducali saranno chiamate all’impresa di vincere almeno una delle due trasferte per conservare intatto il sogno promozione. UEB GESTECO Cividale – ELACHEM Vigevano 67 – 69 (17-18, 34-37, 55-51) UEB GESTECO CIVIDALE Miani 2 (1/3, 0/2), Cautiero n.e., Chiera (k) 14 (1/3, 3/7), Cassese (0/3), Mouaha 20 (3/6, 4/4), Eugenio Rota 16 (4/5, 2/10), Battistini 10 (5/12, 0/1), Frassineti, Almansi (0/1, 0/2) Paesano (0/2, 0/1), Micalich n.e., Ohenhen 5 (0/1). Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Giovanni Battista Gerometta e Marco Milan Tiri liberi 12/21, Tiri da due 14/33, Tiri da tre 9/30, Rimbalzi 39 (23 dif. 16 off.) ELACHEM VIGEVANO Ferri 7 (1/1, 1/5), Tagliavini n.e., Radchenko, Procacci 7 (1/3, 0/1), Mercante 10 (1/2, 2/6), Ciani 2 (1/1) , Giorgi 9 (3/6), Gatti 17 (4/5, 2/5) Spaccasassi n.e., Rossi (k) 9 (¼, 0/1), Kahnt n.e., Peroni 8 (1/1, 2/6). Allenatore: Paolo Piazza Vice: Guido Veneroni e Andrea Cerri Tiri liberi 22/31, Tiri da due 13/23, Tiri da tre 7/24, Rimbalzi 31 (27 dif. 4 off.) Arbitri: Andrea Cassinadri di Bibbiano (RE) e Mirko Picchi di Ferentino (FR) Spettatori 1.750

domenica 12 giugno 2022

GARA 1 E' UNA BATTAGLIA: CIVIDALE LA VINCE PER 65-52 E AVVICINA LA SERIE A2

Non poteva che esserci l’imperdibile atmosfera che accompagna l’inizio di un ultimo atto che può voler dire la prima storica partecipazione di Cividale alla serie A2 con una società nata appena due anni fa in piena pandemia e il ritorno ai vertici per una città che invece ha già ospitato passato anche il campionato di A1 e nella cui squadra i più longevi appassionati ricorderanno aver visto militare con i colori gialloblù ed il marchio Mecap giocatori del calibro di Claudio Malagoli, Solman e Iellini, solo per citarne alcuni. Il tutto reso ancora più elettrizzante nel pre partita dalla marea gialla di casa, mai così numerosa ed entusiasta, ancora galvanizzata dalla superlativa gara 5 di semifinale disputata in via Perusini dai ragazzi di Pillastrini e da una folta e rumorosa rappresentanza della tifoseria ospite. Pubblico delle grandi occasioni quindi, come l’evento meritava, con 1.500 presenze per spingere i propri rispettivi beniamini verso l’ambito traguardo della promozione. L’avvio del match è tutto un fuoco d’artificio per la Gesteco che con il quintetto base Rota, Chiera, Miani, Battistini e Mouaha a 7’33” ha già messo 11 lunghezze tra sé e gli avversari, ancora a zero, costringendo coach Piazza a chiamare minuto per riordinare i suoi, partiti davvero frastornati dalla partenza a razzo dei ducali, con il solito Battistini già sugli scudi. La mossa è azzeccata perché al rientro i lombardi mettono a segno un contro-parziale di 0-11 condito da ben 3 triple consecutive, mentre Cividale accusa un inatteso black-out in attacco. E’ Chiera con una penetrazione a 2’26” a rompere l’incantesimo e ridare ai ducali il vantaggio (13-11) con Pillastrini che ha inserito Cassese e Paesano per Rota e Battistini e poi Almansi per Mouaha e Ohenhen per Miani. Il match ora è in grande equilibrio e la prima frazione fa segnare 14-13 per Cividale alla prima sirena. Nel secondo periodo il copione non muta e la gara è la tipica finale di play-off, con il nervosismo a farla da padrona e continui errori in attacco da entrambe le parti e con il tabellone ancora fermo sul 21-21 a 2’10” dall’inervallo lungo a cui si arriva infine sul 28-25 per Cividale, dopo che le due squadre hanno battagliato su ogni palla come se fosse l’ultimo possesso del match. Il terzo periodo incomincia quasi copia-incolla con l’avvio del match: Cividale si porta avanti 36-25 a 7’42” con un parziale di 9-0 grazie a triple assortite di Mouaha e Battistini e costringe ancora coach Piazza a richiamarte in panchina i suoi per bloccare l’inerzia sfavorevole. Questa volta però la misura non ha lo stesso impatto, perché le Aquile con tre triple, di cui una siderale di Rota tengono prima botta e poi allungano a +15 (42-30) a 4’06” e il coach ospite deve re un’altra sospensione. Al rientro i suoi recepiscono e mettono due triple con Procacci a 2’45” e la Gesteco nonostante in primis subisca la pressione consentendo un parziale recupero degli ospiti, poi grazie a Chiera (tripla) e Paesano alla penultima sirena sono ancora avanti +9 sul 52-41. Il palazzetto adesso è una bolgia, i sostenitori ducali comprendono la delicatezza del momento, perché a 6’32” Vigevano si riporta a – 4 con due triple consecutive, mentre gli uomini di Pillastrini ancora una volta non sono riusciti a piazzare lo strappo “che uccide”, commettendo troppi errori al tiro e perdendo la fluidità negli attacchi. Una magia di Rota sul filo dei 24 secondi ridà fiducia ai padroni di casa riportandoli sul + 6 (58-52) a 4’50” ma Cividale non riesce ancora dare continuità al tiro e il punteggio è di 59-52 a 1’34” dalla sirena finale. Monunmentale è Mouaha che ruba un pallone e consente a Chiera di mettere la tripla del + 10 a 1’01” che ha il valore di una sentenza. Il sigillo finale è di Battistni che a 30” piazza la bomba del 65-52 e fa calare il sipario su gara 1 che termina con il punteggio di e con tutto il palazzo che canta a squarciagola “Eagles on fire”. Il primo passo è compiuto, ora martedì 14 alle ore 20,00 gli uomini di Pillastrini hanno la possibilità mettere più di un’ipoteca sulla promozione. UEB GESTECO Cividale – ELACHEM Vigevano 65 – 52 (14-13, 28-25, 52-41) UEB GESTECO CIVIDALE Miani 3 (1/3, 0/3), Cautiero n.e., Chiera (k) 8 (1/2, 2/5), Cassese 4 (0/1, 1/3), Mouaha 9 (1/7, 2/4), Eugenio Rota 15 (4/6, 2/7), Battistini 17 (1/7, 5/6), Frassineti n.e., Almansi (0/2) Paesano 6 (3/7, 0/1), Micalich n.e., Ohenhen 3 (1/1). Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Giovanni Battista Gerometta e Marco Milan Tiri liberi 5/8, Tiri da due 12/35, Tiri da tre 12/29, Rimbalzi 45 (33 dif. 12 off.) ELACHEM VIGEVANO Ferri (0/6), Tagliavini 9 n.e., Radchenko 1 (0/2), Procacci 9 (0/4, 3/4), Mercante 19 (3/5, 4/9), Ciani, Giorgi 7 (2/2, 1/4), Gatti 10 (2/7, 2/9) Spaccasassi n.e., Rossi (k) 3 (0/1), Kahnt n.e., Peroni 3 (1/3, 0/7). Allenatore: Paolo Piazza Vice: Guido Veneroni e Andrea Cerri Tiri liberi 6/10, Tiri da due 8/22, Tiri da tre 10/41, Rimbalzi 41 (31 dif. 10 off.) Arbitri: Fulvio Grappasonno di Lanciano (CH) e Federico Berger di Roma Spettatori 1.650

mercoledì 8 giugno 2022

CIVIDALE SCACCIA LA GRANDE PAURA E CONQUISTA LA FINALE

La tensione alla vigilia di gara 5 era palpabile nell’ambiente cividalese, perché quasi tutti nel “mondo” delle Aquile non si aspettavano di trovarsi ad affrontare il match che non prevede più appello in caso di sconfitta già nella semifinale, soprattutto dopo l’andamento delle gare di play-off disputate prima della tre giorni in terra orobica. Il timore di interrompere la strada verso il sogno promozione senza neppure centrare la finale dopo una stagione straordinaria come quella disputata dalla Gesteco, era vissuta come una sorta “d’ingiustizia” da parte delle capricciose divinità del basket, ancor prima che come una cocente beffa. Cividale invece non ha sbagliato la prima gara-verità e sin dalle prime battute ha fatto capire ai suoi avversari che la musica sarebbe stata diversa e ha conquistato la finale sciorinando una prestazione che non ha mai messo in discussione l’esito finale, in una sorta di riedizione di quanto si era visto in gara due efacendo vivere ai suoi tifosi una serata davvero entusiasmante e senza patemi. In avvio Pillastrini si affida a Rota, Chiera, Battistini, Paesano e Mouaha puntando subito sulla fisicità, ma è subito Simoncelli ad aprire le danze con una tripla dall’angolo subito però pareggiata capitan Chiera che subito dopo ne piazza un’altra consecutiva per il 6-3 a 8’24”. I ducali sembrano aver approcciato il match con la giusta concentrazione e con percentuali decisamente diverse rispetto a gara 4, volano 14-06 a 6’34” grazie a due triple di Battsitni e due liberi di Mouaha sospinti alla grande dal tifo di un palazzetto mai visto così gremito e rumoroso. Battstini stasera è “on fire” (4/4 dal campo fino ad ora) e con altri tiri dall’arco manda Cividale sul + 11 (21-11) a 4’10” e poi sul + 15 (26-11) a 3’00”. Cividale in questo primo quarto sta tirando con una precisione straordinaria (13/21 dal campo con ben 8 triple a segno e il 100% da due) e chiude la frazione con un eloquente 36-18 tra l’entusiasmo generale. A metà del secondo quarto Bergamo, giunta a Cividale con soli otto uomini a referto, tenta di mettere pepe ad una gara sino a qui a senso unico e “ricuce” il parziale a 43-28 a 3’48” dopo che le Aquile avevano toccato anche 23 lunghezze di vantaggio, anche perché la Gesteco non mantiene le percentuali e la fluidità offensiva della prima frazione. Ma stasera il copione è un altro rispetto a domenica e i ducali non si smarriscono e vanno all’intervallo lungo avanti di 22 ben lunghezze sul 54-32. Alla ripresa delle ostilità e a 7’04” dalla penultima sirena due triple di Rota e una di Mouaha dilatano il vantaggio dei padroni di casa fino a 30 punti (67-37) e frustrano tutti i tentativi degli orobici, guidati da Dell’Agnello, di mantenere aperto il verdetto finale, prima di allentare il ritmo e la fluidità degli attacchi nell’ultima parte del periodo ma per chiudere comunque avanti con il tabellone che segna 73-51. L’ultimo quarto non ha più molto da dire, perché coach Cagnardi non può più pretendere gli “straordinari” dai suoi “highlanders” giunti veramente alla fine contati e spremuti e il punteggio a 4’45” segna 90-56 dopo due punti di capitan Chiera che consegnano gli ultimi minuti del match all’accademia per il finale con cui le Aquile conquistano la seconda finale promozione consecutiva della loro breve ma fino ad oggi strepitosa storia. Passata la grande paura ora tutto l’ambiente è carico come una molla per sfondare l’ultima porta che lo separa dalla serie A2: l’avversario finale uscirà dalla bella tra San Vendemiano e Vigevano, in quasi contemporanea in Lombardia. UEB GESTECO Cividale – WITHU Bergamo 99 – 60 (36-18, 54-32, 73-51) UEB GESTECO CIVIDALE Miani 8 (4/5), Cautiero 3 (1/1), Chiera (k) 15 (2/2, 3/7), Cassese 12 (2/2, 1/4), Mouaha 14 (1/1, 3/5), Eugenio Rota 17 (3/6, 3/8), Battistini 20 (3/9, 4/9), Frassineti, Almansi (0/1, 0/1) Paesano 4 (2/2), Micalich, Ohenhen 6 (¾. 0/1). Allenatore: Stefano Pillastrini Vice: Giovanni Battista Gerometta e Marco Milan Tiri liberi 14/18, Tiri da due 20/32, Tiri da tre 15/36, Rimbalzi 45 (33 dif. 12 off.) WITHU BERGAMO Simoncelli 11 (1/5, 2/6), Bedini 9 (3/7, 0/1), Savoldelli (k) 5 (1/3, 1/3), Ikechukwu Ihedioha 3 (1/1), Manenti 4 (2/5), Sodero 9 (1/3, 1/5), Piccinni (0/1), Dell’Agnello 20 (7/14, 0/2). Allenatore: Devis Cagnardi Vice: Nazareno Lombardi Tiri liberi 16/20, Tiri da due 15/37, Tiri da tre 5/19, Rimbalzi 24 (21 dif. 3 off.) Arbitri: Giuseppe Scarfò di Palmi (RC) e Francesco Venturini di Lucca Spettatori 1.450

martedì 7 giugno 2022

CIVIDALE E BERGAMO ALLA VIGILIA DI GARA 5

Lo spettro indesiderato di gara 5, quello che in pochi nell’ambiente delle Aquile si attendevano con la brillante conclusione di gara 2 una settimana fa al Palagesteco e al termine del terzo periodo di gara 4 sul campo dei bergamaschi della WithU, si è purtroppo concretizzato dopo l’incredibile black-out in cui i ducali, avanti di 14 lunghezze, non hanno segnato lo straccio di un punto per sette interminabili minuti in cui invece i “fucili” orobici, che avevano sparato a salve per 3 quarti dell’incontro, hanno iniziato a colpire il bersaglio a ripetizione infliggendo un tremendo quanto imprevedibile 20-0 ai cividalesi. Mercoledì otto giugno con inizio alle ore 20,00 andrà quindi in scena in via Perusini l’ultimo atto della sfida di semifinale tra le Aquile ducali e Bergamo, compagine che in questi play-off ha sciorinato capacità fisiche e atletiche, ma soprattutto psicologiche davvero temibili, riuscendo a ribaltare da 0-2 la serie del turno precedente contro Legnano, violandone il parquet a gara 5, prima di riuscire a concedere un velenoso bis contro Cividale, risalendo da 0-2 ma soprattutto portando a casa una gara quattro in maniera francamente incredibile per quanto si era visto sul parquet orobico, con gli uomini di Pillastrini che, nonostante le polveri troppo bagnate oltre ogni attenuante e prima dell’harakiri conclusivo, avevano condotto al meglio, l’incontro che doveva portarli dritti in finale. E’ un momento in cui tutti coloro che hanno a cuore il destino delle Aquile dovranno stringersi intorno ai ragazzi del Presidente Micalich e accorrere più numerosi che mai sui seggiolini di via Perusini per incitarli ad andare oltre ad un ostacolo che si è fatto davvero molto più impegnativo di quanto si potesse immaginare dopo il 3-0 inflitto a Livorno e il 2-0 con cui la truppa aveva viaggiato verso Bergamo per mettere a segno il match point e preparare al meglio la finalissima contro San Vendemiano o Vigevano, anche loro in perfetto equilibrio sul 2-2 dopo i primi quattro incontri. La speranza di non vanificare una stagione condotta, fino all’ultimo quarto di domenica scorsa, in maniera strepitosa e a tratti anche autorevolmente con una serie di 31 vittorie e solo 5 sconfitte, sta riempiendo in questa vigilia l’atmosfera nella Città Ducale, assieme ad una marea di scongiuri sui quali è meglio non approfondire. Su di un piano più squisitamente tecnico analizziamo ora su cosa puntellare le legittime aspettative e speranza del clan Gesteco e della tifoseria e cosa invece invece sta facendo ai medesimi perdere il sonno dopo la debacle di gara quattro. Iniziamo dalle note incoraggianti, in ordine sparso: 1) IL PALAGESTECO Il parquet di via Persusini è inviolato dal 17 aprile 2021 e da quando le Aquile hanno spiccato il loro volo nell’ottobre 2020, solamente in una occasione sono state “abbattute”, peraltro in un match con Montegranaro senza particolari motivi di classifica; è ragionevole pensare che domani sarà più che mai una marea gialla e possa continuare ad essere un fattore importante nell’economia del match. 2) IL COACH In un momento in cui gli aspetti psicologici pesano più di quelli atletici o tecnico/tattici, l’esperienza e le capacità di un coach di 2 categorie superiori come Stefano Pillastrini rappresentano una garanzia per la migliore gestione di una gara oggettivamente delicatissima, da dentro/fuori, come quella di domani; 3) LA STATISTICA E’ difficile che una squadra con un recordi di 31-6 e che non aveva mai perso prima di domenica due partite di fila in tutta la stagione possa perderne una terza e per lo più in casa; inoltre è altrettanto difficile che Cividale possa ripetere ancora una gara facendo registrare le percentuali al tiro da minibasket che invece si sono dovute annotare nel week-end in terra lombarda: gli avversari, pur vincendo entrambe i match e infilando canestri siderali in momenti chiave, non hanno sciorinato percentuali miracolose in attacco e sono sempre andati sotto nel computo dei rimbalzi totali. 4) LA MAGGIORE PROFONDITA’ E LA QUALITA’ DEL ROSTER Anche su questo aspetto si possono fondare legittime speranze: il roster è composto da diverse “bocche da fuoco” con punti nella mani (Chiera, Battistini, Cassese, Almansi, Rota) e pensare che nella stessa sera facciano di nuovo tutte cilecca, come domenica, è assai difficile; inoltre Pilla può contare su uomini che consentono rotazioni e diverse soluzioni tutte di valore all’interno di un match, situazione che a questo punto della stagione è ragionevole pensare possa costituire una marcia in più, nonostante Bergamo abbia dimostrato di volta in volta che di avere i soliti 5 titolari molto simili ad “Highlanders”. Ecco cosa invece toglie il sonno: A) L’INERZIA DELLA SERIE Il vento è in poppa alla nave bergamasca, che ha già dimostrato ampiamente e con successo di esaltarsi in circaostanze disperate, da spalle al muro, ribaltando avversari forti e con panchine certamente più attrezzate, mentre Cividale si trova per la prima volta in tutta la stagione ad affrontare una situazione imprevista e da dentro/fuori con il pericolo di incepparsi sul più bello, vanificando così il lavoro di un’annata in cui ha macinato avversari su avversari come una macchina fuori-serie. Ora il peso e la paura del “fallimento” sportivo sono più sulle spalle della Gesteco, che su quelle della WithU che il miracolo in ogni caso l’ha già compiuto: i palloni potrebbero pesare molto più tra le mani di Chiera e compagni che in quelle di Savoldelli, Isotta e soci. B) L’AVVERSARIO Bisogna ammettere che Bergamo ha stupito tutti quanto a “garra” e capacità di “non mollare mai”, nonostante il roster non proprio “lungo”, le gare disputate in più e in pochi giorni: gli osservatori più attenti avevano fatto notare anche al termine di gara 2, quella conclusa con il roboante 91-68 per la Gesteco, che Dell’Agnello e compagni non avevano mai gettato la spugna, neanche quando erano sprofondati nel punteggio. Insomma, possiamo concludere che al di là di tutte le tante considerazioni agonistiche, tecnico-tattiche e scaramantiche che si possono fare, queste partite si vincono con il cuore e la migliore gestione dei nervi e quindi, nonostante tutto, l’ambiente sportivo che segue con passione le Aquile e i loro dirigenti debbano guardare a domani certo con preoccupazione, ma sicuramente anche con grande fiducia. Non prima però di aver fatto la propria parte, tirando a lucido il “fortino” di via Perusini, vestendolo di giallo e facendolo esplodere di tifo come una polveriera. E se tuttò andrà come deve andare, anche il Tesoriere ringrazierà; come amuleto riproponiamo una foto del post gara 4 della semifinale 2020/21, quando Taranto dovette cedere il passo alla Gesteco che volò in finale contro Fabriano.

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