domenica 29 ottobre 2023

MOMENTO DI RIFLESSIONE PER LA GESTECO


 La sconfitta maturata nel finale contro Nardò, dopo una gara condotta ancora una volta ad inseguire gli avversari e a soffrire sotto il tabellone, mette i ducali di fronte ad una situazione nuova rispetto alla loro storia: per la prima volta mancano l'appuntamento con la vittoria in un match importante e a cui si giungeva alla vigilia con la necessità di ottenere due punti.

Situazione nuova per un ambiente che dall'inizio ha viaggiato con il vento in poppa, sulle ali dell'entusiasmo e ora si trova a gestire una mini crisi di risultati dopo 3 sconfitte consecutive ed una classifica che si è complicata in vista di un ciclo di partite complicate, ,a soprattutto con la sensazione strisciante che le scelte estive, per dare i frutti sperati, non abbiano a disposizione il tempo necessario in un campionato decisamente più competitivo rispetto all'anno passato.

Dopo 6 giornate sembra che rinunciare ad avere nel roster un altro giocatore esperto e subito performante, italiano o straniero che sia, in grado di garantire un'alternativa alle giocate di Redivo sia una scelta che non possa essere supportata da un gruppo che ha palesato in questo avvio difficoltà costanti nel reggere il confronto con le batterie avversarie e nel quale i nuovi arrivati non sono ancora riusciti a dare il contributo alla causa evidentemente atteso dalla dirigenza ducale.

Nel dopo partita sia il coach che il Presidente Micalich hanno fatto intendere che un momento di riflessione è necessario e che la società è sempre vigile e attenta sul mercato: da come lo staff delle Eagles ed in generale tutto l'ambiente cividalese sapranno gestire questo primo momento d'impasse della loro storia, dipenderà probabilmente tutto il corso della stagione.


sabato 28 ottobre 2023

CIVIDALE - NARDO': LE PAGELLE

 

MARANGON 6

Sufficienza d’incoraggiamento perché mette a segno i primi punti in categoria e dà segni di maggior intraprendenza e attenzione nelle fasi di gioco.

 Minuti 12 Punti 4 (2/4 da due 0/2 da tre) 2 rimbalzi

REDIVO 6,5


Come sempre in questo avvio di stagione “canta e porta la croce” dei ducali, freddissimo dalla lunetta, costringe all’uscita anticipata nel terzo quarto per falli il suo marcatore; purtroppo questa sera dalla distanza non riesce a centrare il bersaglio con la solita precisione.

Minuti 37 Punti 24 (2/5 da due 2/9 da tre 14/14 liberi) 3 rimbalzi e 3 assist

MIANI 5,5
Penalizzato dai fischi arbitrali è costretto ad uscire per falli ad inizio dell’ultima frazione, prestazione ancora troppo discontinua e al di sotto del suo potenziale. Come i compagni di reparto soffre l’atletismo degli avversari sotto canestro.

Minuti 17 Punti 10 (4/8 da due, 2/2 liberi) 1 rimbalzi

MASTELLARI 5,5

 Meriterebbe forse la sufficienza per due triple in due momenti delicati del match che sembrano poter avviare i compagni verso la vittoria, ma lo 0/2 dalla lunetta sul 75-78 sa di condanna per i gialloblù.

Minuti 16 Punti = (0/1 da due 3/5 da tre) 5 rimbalzi

ROTA 5,5

Troppi errori al tiro per il capitano stasera per raggiungere la sufficienza.

 Minuti 36 Punti 8 (1/2 da due 1/7 da tre 3/3 liberi) 4 rimbalzi e 3 assist

FURIN 5

Serata difficile per “Furia” che patisce oltre misura i lunghi avversari. Il coach se ne accorge e ne limita l’impiego.

Minuti 8 Punti 2 (1/1 da due) q rimbalzi

BARTOLI 5,5

 Anche per lui, che non lesina impegno e corsa, troppi errori nelle conclusioni e in alcune scelte di gioco per raggiungere la sufficienza.

Minuti 12 Punti 2 (1/2 da due 0/2 da tre) 2 rimbalzi e 1 assist

BERTI 5,5

Gli avversari nel pitturato catturano ancora una volta troppe seconde palle, che alla lunga costano la partita ed il centro ducale non sempre riesce ad arginare il problema.

Minuti 20 Punti 7 (2/3 da due 3/4 liberi) 3 rimbalzi

ISOTTA n.g.

Nei 4 minuti in cui il coach lo manda sul parquet non riesce ad entrare positivamente nella partita e il coach lo tiene in panchina.

Minuti 4 Punti = rimbalzi 1

DELL’AGNELLO 6

Neanche Jack è in una delle sue serate migliori, ma si dimostra il più reattivo sotto le plance in un’altra serata di sofferenza per i suoi e garantisce i giusti snodi al gioco offensivo e 6 assist ai compagni.

Minuti 33 Punti 9 (3/6 da due 0/3 da tre 3/4 liberi) 8 rimbalzi e 6 assist

PILLASTRINI 6

Con le rotazioni riesce a tenere sempre Cividale in partita, ma la sua nave continua ad imbarcare troppa “acqua” sotto le plance per riuscire a portare a casa partite in cui oltre a Redivo il resto della truppa non riesce a contribuire adeguatamente.

NARDO' PASSA A CIVIDALE E RAGGIUNGE I DUCALI

 

L’imperativo alla vigilia della delicata sfida contro i pugliesi dell’HDL Nardò per la truppa di Pillastrini era quello di portare a casa i due punti in qualsiasi maniera, perché dopo due sconfitte consecutive bisognava rimpolpare la classifica e tenere a distanza una formazione che verosimilmente sarà destinata a battagliare sino alla fine con i ducali per le posizioni che garantiscono play-off e salvezza, portandosi anche in vantaggio nello scontro diretto.

L’obiettivo non viene centrato, perché i pugliesi con una gara di grande applicazione capitalizzano la migliore partenza e poi frustrano ogni tentativo dei ducali di riportarsi avanti, con i ragazzi di Pillastrini che anche stasera hanno concesso troppe seconde palle ai lunghi avversari.

Palla a due con Rota, Redivo, Marangon, Dell’Agnello e Berti per la Gesteco mentre coach Di Carlo sceglie Stewart, Smith, Iannuzzi, Parravicini e Nikolic ed è Marangon a rompere il ghiaccio per i suoi segnando i primi due punti in serie A2 con una bella penetrazione; la prima frazione si snoda sul filo dell’equilibrio con le due squadre che sentono l’importanza della posta in palio, sono contratte in attacco e ribattono punto a punto fino a un primo tentativo di allungo degli ospiti che si portano sul + 6 (7-13) dopo una tripla di Smith a al 5’15” ; Cividale reagisce con Lucio Redivo che con 7 punti di fila riporta i ducali sul 14-15 ma la Gesteco continua a lasciare troppe seconde palle e soffre sottocanestro Iannuzzi e Nardò prende di nuovo un margine chiudendo avanti 22-28. Nel secondo periodo gli ospiti continuano a colpire nel pitturato ducale, perché i ducali soffrono sotto canestro e in avanti perdono lucidità, con il tabellone sul 25-35 a 7’19” e coach Pillastrini a chiamare minuto di sospensione per riorganizzare i suoi; al rientro migliora la difesa ducale ma le Aquile continuano a sbagliare troppo in attacco e a 3’37” il punteggio vede ancora avanti i pugliesi di 7 punti dopo due liberi di Rota (30-37) e si va all’intervallo lungo sul 36-41, con una tripla di Redivo che s’infrange sul ferro nell’ultimo possesso. L’inizio della terza frazione è da shock perché in un amen Nardò torna sul + 10 ma è ancora Redivo a suonare la carica riportando Cividale sul 43-46 altrettanto rapidamente, tanto da indurre Di Carlo a richiamare i suoi a 7’04” con la Gesteco a gestire la palla del possibile pareggio; i pugliesi smarriscono la via del canestro e si caricano di falli e Redivo, dopo aver costretto al quinto fallo Nikolic, infila i liberi del sorpasso (47-46) a 5’30” dando avvio ad una fase del match caratterizzato da totale equilibrio fino alle battute finali, quando i ducali gestiscono male un paio di possessi e permettono agli ospiti di concludere ancora avanti di 5 lunghezze alla penultima sirena (53-58). L’ultimo periodo inizia con un’inspiegabile tecnico fischiato a Miani che costa al lungo di Codroipo l’uscita anticipata a 8’24” dalla sirena finale e gli animi si scaldano sul campo e sugli spalti e Berti da sottomisura impatta il 63-63 a 6’45” e poi Mastellari fa esplodere il palazzo con la tripla del 66-63 che preannuncia un finale vietato ai deboli di cuore, perché Nardò non si scompone, rimette avanti la testa sul 66-68 dopo una tripla di Parravicini a 4’55” e poi Stewart con un altro tiro dall’arco ricaccia Cividale a – 5 (68-73) a 3’35”. A 57 secondi dalla fine uno 0-2 di Mastellari complica terribilmente la vita alla Gesteco sul 75-78 che non riesce più a recuperare ed il match si conclude con la vittoria esterna per 75-79.

UEB  GESTECO CIVIDALE – NARDO’ BASKET 75 – 79

(22-28, 36-41, 53-58)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon 4, Redivo 24, Miani 10, Mastellari 9, Rota (k) 8, Furin 2, Bartoli 2, Berti 7, Isotta, Dell’Agnello 9, D’Onofrio n.e., Baldini n.e.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 25/29, Tiri da due 16/32, Tiri da tre 6/28, Rimbalzi 35 (28 dif. 7 off.).

NARDO’ BASKET

Parravicini 17, Smith 15, Nikolic, Iannuzzi 23, Ferrara 6, Baldasso n.e., Stewart Jr. 16, Maspero 2, Latorre (k), Borra.

Allenatore: Gennaro Di Carlo

Vice: Gabriele Castellitto.

Tiri liberi 12/18, Tiri da due 23/49, Tiri da tre 7/22, Rimbalzi 44 (30 dif. 14 off.)

 

Arbitri: Daniele Foti, Gian Lorenzo Miniati, Vladislav Doronin

Spettatori 1.800 circa

 

lunedì 23 ottobre 2023

POST DERBY: AVANTI CON FIDUCIA



A meno di 24 ore dalla grandinata di triple che si è abbattuta sulla Gesteco Cividale nel tardo pomeriggio di ieri sul parquet del Carnera ad opera di APU più Wild West che mai, proviamo a fare qualche considerazione in prospettiva, anche in vista della gara di sabato prossimo contro i pugliesi di Nardò. 

Un po' di delusione serpeggiava tra i tanti supporters gialloblù all'uscita al termine della gara perché, nonostante la sconfitta alla vigilia fosse un risultato ritenuto probabile vista la forza dell'avversario, il tifoso culla sempre il desiderio inconfessato di uscirne comunque vincitore, specialmente in un derby. 
Gli amici udinesi alla vigilia del match invece fondavano il loro ottimismo anche sul fatto che "Cividale non è più lo squadrone dell'anno scorso" e "Udine quest'anno è una squadra fatta con cervello e con tutti gli uomini giusti al posto giusto."
Quanto si è visto nella bolgia dei Rizzi ha confermato le previsioni dei padroni di casa relativamente ai loro beniamini, perché al di là del valore dei singoli e del gioco collettivo che hanno sciorinato, se manterranno le percentuali al tiro da tre punti osservate ieri (19/48), faticheranno molto a perdere qualche partita da qui alla fine.
Veniamo a Cividale. Che non fosse la squadra dello scorso anno era cosa arcinota, perché la società ducale già in estate aveva dichiarato di considerare chiuso il ciclo che dalla nascita l'aveva portata in tre anni ai play-off di A2 e di voler aprirne uno nuovo puntando sulla formazione di un nuovo gruppo, aggiungendo ai 5 "superstiti" una pattuglia di giovani prospetti giunti sulle rive del Natisone per crescere, facendo sbocciare il loro talento, grazie alle indubbie qualità di un Maestro in panchina come Stefano Pillastrini.
Lo stesso coach in pre-season aveva ammonito tutti dicendo a chiare lettere che andavano evitati i paragoni con quanto già visto e di portare pazienza perché l'operazione avrebbe necessitato tempi adeguati.
Dopo le prime 5 giornate di campionato tutto procede secondo quanto ragionevolmente ci si potesse attendere, con i ducali capaci di vincere le partite che "dovevano" vincere (Chiusi e Orzinuovi) e perdere contro avversari alla vigilia più quotati, alternando fasi di gioco decisamente efficaci ed interessanti ad altre caratterizzate da improvvisi cali di concentrazione e personalità in momenti chiave.
Ciò che fa davvero notizia relativamente a quanto si è visto ieri, sono due cose: la prima, l'evidente prestazione al tiro dall'arco di Udine, favorita anche dalla scelta tattica di Cividale, unita all'intensità difensiva degli uomini di Vertemati ben diversa di quella messa in campo l'anno passato e la ritrovata "garra" di Cividale che per tutti i quaranta minuti non ha mai mollato la voglia di rimanere nel match, nonostante i colpi continui che era costretta ad incassare dagli avversari e che avrebbero steso a più riprese un toro. In fin dei conti, con una percentuale stellare come quella di ieri con ben 48 conclusioni da tre il risultato finale di "soli" 10 punti di margine è un dato da non prendere alla leggera,
Alla luce di queste considerazioni entrambe le squadre friulane possono guardare avanti con fiducia e continuare la marcia verso i loro diversi obiettivi, per Cividale però con la necessità di interrompere la serie negativa di risultati ed incamerare i due punti contro una diretta concorrente ai posti che evitano il girone salvezza.
E se il processo di crescita dovesse subire qualche intoppo o dovesse richiedere il tempo che questo campionato e questi avversari non concedono, intervenire prontamente con i correttivi del caso.


domenica 22 ottobre 2023

APU UDINE - GESTECO CIVIDALE: LE PAGELLE DELLA GESTECO


Nel giorno del commosso addio tributato dal pubblico del Carnera a Nino Cescutti, autentico mito della pallacanestro udinese scomparso tragicamente l'altro ieri, e al giovane cestista Samuel Dilas del Lumezzane mancato in seguito ad una trombosi, APU e UEB si sono ritrovate per darsi la decima battaglia nella breve ma assai ricca storia dell'ultimo derby del basket friulano al cospetto di una cornice di folla degna ed un'atmosfera di una partita di Eurolega, al netto della limitata capienza dell'impianto udinese rispetto agli standard minimi della massima competizione Europea.

Stasera però sul parquet dei Rizzi i protagonisti dell'infuocate sfide che hanno animato le gare della scorsa stagione non erano molti - solo Monaldi e Gaspardo sul fronte udinese e Rota, Dell'Agnello, Redivo, Furin e Miani da parte ducale - e l'andamento del match è stato diverso da quanto si era visto nei precedenti, con Udine a condurre dall'inizio alla fine grazie ad una prestazione monstre dal tiro dall'arco (19/45 alla fine) e Cividale brava a non prendere un'imbarcata e rimanere in partita limitando il passivo.

MARANGON 5

Pillastrini a sorpresa lo schiera nello starting-five e lo tiene in campo quasi tutta la frazione ma il ragazzo neanche in questa occasione riesce a rompere il ghiaccio e a entrare nel match. Stesso copione nella terzo periodo.

Minuti 15 Punti = (0/1 da due 0/1 da tre) 2 rimbalzi

REDIVO 6

Alla fine il Gaucho non fa mancare il suo apporto di punti, ma questa volta si accende raramente, ben contenuto non riesce a rispondere adeguatamente all'artiglieria udinese.

Minuti 35 Punti 21 (5/7 da due 2/5 da tre 5/6 liberi) 2 rimbalzi e 3 assist

MIANI 5,5
Altra serata in cui rende al di sotto delle aspettative e delle sue possibilità, senza mai entrare veramentye in partita da par suo.

Minuti 16 Punti 9 (4/6 da due 0/2 da tre 1/1 liberi) 1 rimbalzi


MASTELLARI 5
Anche lui non riesce a dare il contributo che ci si aspetta, non entra in ritmo e non riesce a dare le alternative offensive che servirebbero come il pane in una partita in cui tutti gli avversari bombardano da tutte le parti.

Minuti 15 Punti = (0/1 da due 0/1 da tre) 3 rimbalzi e 1 assist

ROTA 6,5

Soffre come un matto al cospetto della giornata straordinaria del suo dirimpettaio Caroti, ma non molla mai e riesce a tenere a galla, da capitano coraggioso con assist e tiri cruciali, una nave che stasera veniva infilata da ogni parte.

Minuti 31 Punti 17 (3/5 da due 3/8 da tre 2/2 liberi) 3 rimbalzi e 6 assist

FURIN 6

Sufficienza d'incoraggiamento per il giovane centro ducale, perché in fase d'avvio riesce ad impedire la fuga di Udine e dare fiducia ai suoi con 6 punti consecutivi. Deve ritrovare maggior coraggio e aumentare l'attenzione.

Minuti 10 Punti 6 (2/5 da due 2/2 liberi) 3 rimbalzi

BARTOLI 5,5
Miglior rimbalzista dei suoi e 4 assist non valgono la sufficienza perché l'imprecisione al tiro fa il paio con alcune iniziative poco felici in attacco.

Minuti 18 Punti 2 (1/3 da due 0/3 da tre) 6 rimbalzi e 4 assist

BERTI 5,5

Ingaggia un bel duello con Delia nel pitturato, ma non è esente da alcune amnesie che costano qualche seconda palla di troppo a favore del rivale.

Minuti 25 Punti 6 (1/2 da due 4/4 liberi) 5 rimbalzi

ISOTTA n.g.

Nei 4 minuti in cui il coach lo manda sul parquet dimostra di sentire troppo il match e di non riuscire ad entrare positivamente nella partita.

Minuti 4 Punti = (0/1 da due)

DELL’AGNELLO 7,5

Beccato dal pubblico di casa Jack sfodera la miglior prestazione stagionale nella gara più sentita; il clima delle grandi occasioni è benzina sul fuoco e lui ricuce sempre ogni volta che Udine con i suoi missili telecomandati cerca di mettere la pietra tombale sul match. L'ultimo a gettare la spugna e all'altezza della sua fama.

Minuti 27 Punti 19 (6/8 da due 1/2 da tre 1/2 liberi) 4 rimbalzi e 3 assist

PILLASTRINI 6

Difficile portare a casa una partita in cui l'avversario centra il bersaglio da ogni dove con precisione chirurgica e a ripetizione, il coach con le rotazioni riesce a mantenere la testa dei suoi nella partita senza farli naufragare.

sabato 21 ottobre 2023

DERBY, DERBINO O DERBISSIMO?











A dispetto di chi scriveva a nove colonne che due società della stessa provincia e per di più a distanza di „littorina“ fossero un lusso dalla durata incerta, se non un addirittura uno spreco di risorse che impedisce di avere una squadra competitiva invece di due mediocri, la sfida tra APU e UEB, se includiamo anche la Supercoppa, tra poche ore manderà in scena il suo decimo capitolo facendo sorridere il cassiere che registra l’ennesimo sold out.
In meno di un anno sui binari della Udine-Cividale si sono già viste sfide equilibrate e combattute all’arma bianca che hanno calamitato un interesse che è andato ben oltre al ridotto bacino d’utenza e che durante la serie di playoff dello scorso maggio hanno avuto un andamento degno di un film hollywoodiano dal sapore epico in un clima forse, quello si, davvero irripetibile. Un vero e proprio spot per la pallacanestro, insomma.
Cosa singolare della „disfida“ è che, nonostante i precedenti e  della sana rivalità sportiva che trasuda tra gli appassionati su entrambe i fronti, ancora ci sia grande varietà di opinioni su come questa gara vada inquadrata in senso terminologico e quindi in concreto. „Non è un derby!“ - chiosa insistentemente qualcuno. „“L‘unico derby è con Trieste“ sostiene risoluto qualcun altro. „E‘ un derbino“ si è sentito dire quest‘estate. „E‘ una partita come tutte le altre: vale solo due punti“  c’è anche chi inizia a vederla così.
Personalmente ritengo che tutta questa „paura“ di definire la contesa con il suo vero nome (derby) ne definisca implicitamente la vera natura; certo, se invece al termine derby diamo il significato di sfida tra squadre e ambienti caratterizzati da rivalità idiota che deve manifestarsi attraverso l’indirizzo di cori beceri, cazzotti e sprangate fuori e/o dentro il palazzetto, allora mi schiero decisamente con chi ritiene APU Old Wild West Udine e UEB Gesteco Cividale sia una partita come tutte le altre che vale solo 2 punti e che il vero „derby“ resta, almeno per una frangia minoritaria della tifoseria Udinese, quello con Trieste“. 
Apprestiamoci dunque a goderci l‘ennesima bella sfida in un clima di grande partecipazione emotiva in campo e sugli spalti che speriamo sappia confermare la grande maturità e il fair play che hanno fatto vedere sia i sostenitori più accesi che tutto l‘ambiente in generale, con qualche isolata eccezione durante e dopo  drammatico finale di gara 5 e a cui diamo l‘attenuante generica del climax della tensione altissima, vista la posta in palio. 
Da questo punto di vista un derbissimo.
Sul piano più squisitamente tecnico l’ambiente udinese arriva con fiducia e, aldilà delle prudenti dichiarazioni di facciata, convinto di fare un sol boccone delle Aquile ducali, sia ripensando all‘esito della gara di Supercoppa che in considerazione del comportamento dei bianconeri che fino a qui hanno vinto 3 delle 4 gare di campionato con un roster che quest‘anno sembra costruito per esaltare i singoli con il gioco collettivo e non viceversa, come nell‘ambiziosa ma tribolatissima stagione precedente.
Sul fronte ducale invece il solito basso profilo, nella consapevolezza della difficoltà della sfida ma tanta concentrazione ed entusiasmo per l‘ennesima opportunità che si presenta di fare saltare il pronostico e di confermare la fama di guastafeste che la truppa ducale si è meritata fino ad oggi. 
E incamerare 2 punti, necessità assai impellente in questa equilibratissima e durissima stagione.
Al di là di tutti i giri di parole.


domenica 15 ottobre 2023

ASSIGECO PIACENZA - GESTECO CIVIDALE: LE PAGELLE

 

MARANGON n.g.

Il coach lo manda in campo negli ultimi 4 minuti, quando ormai la partita ha preso la strada di Piacenza; il ragazzo prova a metterci del suo, ma deve rimandare ancora i suoi primi punti in serie A2

REDIVO 6,5

Un primo quarto stellare con 15 punti a referto in cui imperversa sia dalla distanza che attaccando il ferro sembra far presagire un’altra serata importante per Cividale e per il Gaucho; invece la difesa avversaria prende le misure facendo uscire Lucio dal match, nel quale rientra solo nell’ultimo periodo mettendo a segno altri 8 punti ma utili solo per le statistiche, senza riuscire a dare la carica ai suoi compagni.

MIANI 6

Sufficienza risicata per il lungo di Codroipo, perché la discontinuità e qualche errore di troppo, vanificano i 10 punti a referto nei 20 minuti in cui è rimasto in campo.

MASTELLARI 5

Troppi errori al tiro dalla distanza (0/5 dall’arco) per lui che è uno specialista con il compito di “alleggerire” gli “obblighi” offensivi di Redivo; vista la serata infelice il coach gli concede 15 minuti.

ROTA 6

Come tutta la squadra soffre molto nel terzo quarto l’aggressività della difesa piacentina, senza riuscire a dare il contributo necessario in attacco quando Redivo viene francobollato dagli avversari; smazza comunque 6 assist e non si arrende nel finale.

FURIN 5,5

Skeens è davvero un brutto cliente per i centri più navigati e Furia non può che patire l’esperienza e la fisicità dell’americano che a fine gara catturerà 15 rimbalzi con 16 punti a referto. Si macchia di qualche ingenuità ed errori sotto il canestro avversario nella fase in cui il match vira verso i padroni di casa, dopo due tempi assolutamente equilibrati.

BARTOLI 6

Impiegato per 20 minuti complessivi fa vedere buone cose nella prima metà della gara, per poi cedere con i compagni nella seconda parte, in cui Piacenza costruisce il break per poi mantenerlo senza troppi affanni fino al termine.

BERTI 6

Anche lui si trova a che fare con brutti clienti quali sono gli americani di Piacenza, ma dimostra di essere un fattore sia in difesa che in attacco fino a che la “benzina” regge e i compagni tengono il ritmo nei primi due quarti. Sfiora la doppia doppia con 9 punti (4/5 dal campo) e 8 rimbalzi.

ISOTTA 5,5

Nei 20 minuti in cui il coach lo manda sul parquet infila una bella tripla nel momento migliore di Cividale, mentre soffre anche lui il ritmo di Piacenza nella seconda parte di gara ed in qualche occasione appare un po’ disordinato nella gestione della palla.

DELL’AGNELLO 6,5

Sbaglia diversi tiri sottomisura che solitamente per lui sono una sentenza, ma è uno degli ultimi ad arrendersi lottando come sempre da par suo, confermando la sua importanza nel sistema ducale con 12 punti, 5 rimbalzi e 4 assist a referto in quasi 30 minuti.

PILLASTRINI 6,5

Prepara bene la partita, perché i suoi tengono bene in pugno la gara nonostante la sofferenza sotto i tabelloni fino all’intervallo lungo, dando l’impressione di potersela giocare fino alla fine contro un avversario di valore assoluto. Nella seconda parte del match invece la zona non riesce ad arginare i tiratori di casa e i suoi in avanti perdono troppi palloni e recuperano poche seconde palle per riuscire nell’impresa.

AI: AUGURI!


Ogni volta che esprimo perplessità e preoccupazione sugli effetti che la delega sempre più invasiva (e ancora non abbiamo visto niente) alle varie forme di AI delle funzioni decisionali umane sta determinando (e determinerà) sull’umano, gli amici informatici mi irridono, bollandomi come un pavido conservatore vintage. Poi, più bonariamente, cercano di tranquillizzarmi dicendomi che sempre e comunque l’uomo sarà in grado di governare l’AI secondo indirizzi etici e favorevoli allo sviluppo ordinato della specie umana, chiosando che in ogni caso niente e nessuno può fermare lo sviluppo della tecnica e quindi dell’AI. 

Su quest’ultimo punto sono assolutamente d’accordo con loro, il processo è avviato e non arrestabile, ogni tentativo di fermarlo è forse romantico, ma assolutamente inutile. Quanto alla tesi che pretende di dare tranquillità altro non fa che ampliare all’ennesima potenza la preoccupazione: a dare algoritmi “etici” e “gestire” eticamente le potenzialità crescenti dell’AI sarebbero sempre illuminati membri di una specie naturale, “l’uomo”? Ovvero sempre membri di quella specie illuminata che ha realizzato la Shoah, che ogni 3X2 risolve i conflitti con guerre sempre più sanguinose, che ogni giorno si macchia da quando è comparsa sulla Terra di ogni genere di atrocità sugli elementi più deboli, senza che niente e nessuno, Gesù, Mosè, Confucio, Maometto, Buddha compresi, sia riuscito ad invertire la tendenza nei secoli dei secoli? Auguri. 

L’unica circostanza che mi dà un po’ di tranquillità è il ridotto orizzonte temporale che ho a disposizione e che probabilmente non mi consentirà di assistere alla sostituzione totale. 

La civiltà greca ci aveva ben descritto con largo anticipo cos’è la υβρις e quale sono i suoi effetti su chi la pratica.

Ma alla fine della fiera, forse non è neppure il caso di preoccuparsi troppo… quando avrà preso il totale controllo delle “operazioni” che cosa di peggio potrà fare o tentare l’AI, rispetto a ciò che ha saputo fare e disfare l’intelligenza che l’ha preceduta e che l’ha creata?

mercoledì 11 ottobre 2023

CIVIDALE - CHIUSI: LE PAGELLE

MARANGON n.g.

Coach Pillastrini gli concede gli ultimi 3 minuti per trovare fiducia in vista dei prossimi impegni.

REDIVO 8

Lucio conferma, se ce ne fosse bisogno, una volta di più di essere un fuoriclasse, mettendo il marchio in tutti i momenti caldi del match con la solita mitragliata di triple (6/10)  e il 58% dal campo per 23 punti totali, il tutto condito con ben 5 assist sfornati a favore dei compagni.

MIANI 7

Festeggia il suo compleanno con un’altra prova di sostanza nei 23 minuti in cui è sceso sul parquet dopo l’ottima prestazione di Orzinuovi, timbrando 12 punti con il 50% dal campo. Peccato per qualche palla persa di troppo.

MASTELLARI 7

L’eloquente 3/6 dall’arco con cui chiude la sua prestazione evidenzia la sua crescita e il sempre miglior inserimento negli schemi di gioco dei suoi nuovi compagni.

ROTA 7

Il capitano gioca un ruolo essenziale nella prima metà del match, quando a suon di triple e incursioni dà il via alla svolta del match dopo l’inizio equilibrato. Infila 9 punti, rifiatando 10 minuti in panchina.

FURIN 7

Nei 15 minuti in cui è stato sul parquet, oltre a battersi con la solita grinta nel pitturato, questa sera sfrutta a dovere le assistenze dei compagni e infila 9 punti nella retina toscana.

BARTOLI 6,5

Al di sotto dell’ottima prestazione di Orzinuovi, garantisce in ogni caso aggressività e difesa, di cui Cividale beneficia per bloccare sul nascere ogni tentativo di riscossa da parte degli ospiti. Da rivedere le percentuali al tiro.

BERTI 6

Patisce il dirimpettaio Possamai nei duelli sotto canestro, ma si fa sempre trovare pronto per far funzionare i giochi d’attacco e quando viene servito sotto misura.

ISOTTA 6

Anche lui non trova la precisione al tiro nei 14 minuti in cui il coach lo manda sul parquet, ma non fa mancare corsa, impegno ed intensità difensiva a favore della causa.

DELL’AGNELLO 6,5

Serata tranquilla per il “guastatore” ducale: nei 19 minuti in cui resta in campo garantisce sempre affidabilità difensiva e precisione al tiro sottomisura.

BALLADINO n.g.

Il coach gli regala l’ultimo minuto per la passerella finale.

 

PILLASTRINI 8

D’accordo che i toscani sono penalizzati dalle assenze, ma riesce a far girare i suoi come un orologio alternando diversi quintetti, dando un aspetto camaleontico ma sempre efficace alla squadra che in questa serata non accusa neanche i precedenti cali di tensione nel finale.

CIVIDALE A VALANGA, CHIUSI BATTUTA 82-58

 

Nel primo turno infrasettimanale per la terza giornata di andata del campionato, la Gesteco ospitava l’Umana Chiusi con il duplice intento di dare seguito all’importante successo esterno colto domenica scorsa ad Orzinuovi e “vendicare” lo 0-2 con cui i toscani si erano imposti nella passata stagione, in particolare la bruciante sconfitta con una tripla di “tabella” a fil di sirena che aveva mandato di traverso all’ambiente ducale il panettone natalizio e precluso alle Aquile l’ingresso ai quarti di finale di cappa Italia.

Missione compiuta senza distrazioni e con autorevolezza e che consente adesso alle Aquile di affrontare con il giusto abbrivio ed il pieno di autostima i prossimi due impegnativi incontri a Piacenza e al Carnera per il primo derby regionale del campionato contro la truppa di Vertemati.

Si parte con Rota, Redivo, Mastellari, Dell’Agnello, Berti per Cividale e Dellosto, Tilghman, Martini, Possamai e Spear per Chiusi con il Gaucho di Bahia Blanca a bucare subito dalla distanza la retina toscana e Cividale che cerca subito un sollecito allungo (8-3 a 7’20”); gli ospiti però non si fanno intimidire a grazie ad un Possamai che fa soffrire sottomisura la difesa delle Aquile, prima si riportano in parità (12-12 a 3’50”) e poi avanti di due punti per una chiusura di tempo che vede infine il tabellone segnare 18-16 per Cividale con il ferro che respinge una tripla di Redivo per il +5. In avvio di seconda frazione il match si mantiene equilibrato perché Cividale fatica a trovare il canestro perdendo qualche pallone di troppo e caricandosi di falli, prima che una bomba di Redivo e due consecutive di capitan Rota diano alle Aquile il + 6 (30-24) a 3’03” dall’intervallo lungo, a cui si perviene poi sul 36-29 con una schiacciata di Miani che scarica nel canestro toscano la rabbia per una palla persa banalmente nel possesso precedente. Il terzo periodo si apre con 5 punti consecutivi di Mastellari (tripla da  distanza siderale e tiro da due in sospensione) che danno il + 10 ai ducali (41-31 al 7’50”), ma i toscani anche in questo frangente riescono a rifarsi sotto con un grande lavoro di Possamai sotto il tabellone dei padroni di casa (44-40 a 5’25”); Cividale però non perde la bussola e con la “solita” tripla di Redivo e un assist del Gaucho che aziona nel pitturato Miani si riportano sul + 9 a 4’17” dalla penultima sirena; il momento è quello buono per cercare di “andare via” e dopo essersi portata sul 54-40 a 2’41” conferma il + 15 (59-44) alla fine del parziale, sempre con Redivo e Miani sugli scudi. La parte conclusiva del match inizia con le Aquile che si portano sul + 19 (63-44) con due canestri consecutivi sottomisura di Furin e poi senza mai perdere il “filo del discorso” rintuzzano ogni tentativo dei toscani di rientrare nel match e portano a casa i primi due punti casalinghi della stagione con l’eloquente finale e la Marea gialla in festa.

UEB  GESTECO CIVIDALE – UMANA CHIUSI 82 – 58

(18-16, 36-29, 59-44)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon, Redivo 23, Miani 12, Balladino, Mastellari 13, Rota (k) 9, Furin 9, Bartoli 3, Berti 6, Isotta, Dell’Agnello 7, D’Onofrio n.e.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 17/21, Tiri da due 16/33, Tiri da tre 11/26, Rimbalzi 41 (30 dif. 11 off.).

UMANA CHIUSI

Tilghman 7, Spear 6, Lorenzoni n.e., Dellosto 11, Chapelli 4, Martini 8, Bozzetto (k), Jerkovic 7, Raffaelli, Possamai 15.

Allenatore: Giovanni Battista Bassi

Vice: Nicolas Zanco e Luca Civinini

Tiri liberi 13/19, Tiri da due 18/39, Tiri da tre 3/20, Rimbalzi 31 (20 dif. 11 off.)

Arbitri: Moreno Almerigogna, Francesco Terranova e Daniele Calella

Spettatori 1.800 circa


domenica 8 ottobre 2023

ORZINUOVI - GESTECO CIVIDALE: LE PAGELLE







MARANGON n.g.

Inizio complicato in campionato per l’azzurrino Under 19: il coach lo manda in campo a inizio del terzo quarto e dopo due minuti lo richiama in panchina perché anche stavolta come sette giorni fa non riesce a trovare il ritmo partita commettendo un paio di ingenuità.

REDIVO 6,5

Fatica anche lui a trovare all’inizio i suoi spazi e i soliti tiri, ma quando riesce ad accendersi sono sempre dolori per le difese avversarie  nei momenti topici. Mette a referto 13 punti con 3/9 dalla distanza nei 30 minuti in cui viene impiegato.

MIANI 7

Pronto riscatto  dopo la serata no all’esordio per il lungo di Codroipo: è lui che dà il primo importante allungo a Cividale alla fine del secondo quarto con tre azioni vincenti consecutive. Chiude da top scorer con 16 punti, 7/11 dal campo e 6 rimbalzi in 27 minuti. Mezzo punto in meno per alcune palle perse evitabili.

MASTELLARI 6

Entra nello starting five e il suo inizio è promettente, prima di perdere ritmo e caricarsi di falli, circostanza che lo tiene a lungo in panchina. Lascia a referto 5 punti con 2/5 dal campo nei 10 minuti che il coach gli concede sul parquet.

ROTA 7

Questa volta Il capitano unisce al solito ardore agonistico migliori percentuali al tiro e gestione dei possessi: timbra 11 punti con 3/8 dall’arco, 7 rimbalzi e 6 assist in 34 minuti; apprezzabile infine la freddezza con cui infila i due liberi che tolgono agli orceani qualsiasi velleità di riacciuffare i ducali a fil di sirena.

FURIN 6

Nei tredici minuti in cui è stato sul parquet si è battuto con la solita grinta sotto le plance catturando 4 carambole, senza però riuscire a contribuire alla fase offensiva.

BARTOLI 6,5

Impiegato per 23 minuti colleziona la sua migliore prestazione dall’inizio della stagione, facendo registrare un eccellente 4/5 dal campo che frutta 10 punti alla causa ducale, assieme a 6 rimbalzi e 3 assist. Anche per lui mezzo punto in meno per una palla persa in modo sanguinoso.

BERTI 6

Con la sua fisicità garantisce più soluzioni di gioco ai compagni e contribuisce a rendere più competitive le Aquile sotto i tabelloni; l’avvio era promettente ma in seguito patisce la fisicità dei lunghi avversari che non gli permettono più di cercare la via del canestro sotto misura.

ISOTTA 6,5

Nei 20 minuti in cui il coach lo manda sul parquet conferma le doti talento ed energia che ha fatto intuire nel pre-campionato. Lascia il segno con 5 punti e un promettente 2/4 dal campo.

DELL’AGNELLO 7

Jack conferma di essere un pilastro del progetto ducale: anche stasera furbizia e “garra” fruttano 10 punti, 4 rimbalzi e diversi falli procurati in momenti importanti del match.

PILLASTRINI 7,5

Fa trovare i suoi ragazzi pronti nella prima importante sfida fuori dal fortino di via Perusini; gestisce con la solita competenza le rotazioni e dirige ben i suoi nel finale, impedendo di farsi scappar via in extremis i primi due punti della stagione dopo una gara condotta davanti, con l’unico neo di non essere riuscito a chiuderla in anticipo.

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...