domenica 31 marzo 2024

DA NATALE A PASQUA UNA VERA RESURREZIONE

 








Alla vigilia di Natale, i ragazzi di Pillastrini reduci da un mese e mezzo in cui avevano perso 6 partite su 7 vincendo solo contro un’incerottata Chiusi, erano stati letteralmente presi « a palle di neve » da Udine che si era imposta in via Perusini infierendo sportivamente in una gara senza storia sui gialloblù di casa. Come in ogni racconto mitologico che si rispetti « l’eroe » era stato fatto a pezzi dai « mostri » di turno e, come da copione, non mancavano i cantori del « de profundis ». Oggettivamente, per chi non conosce a fondo l’ambiente ducale, era doveroso emettere sentenze dai toni definitivi, ovvero che Cividale, (s)combinata com’era potesse ambire a mantenere la categoria solo al termine di complicatissimi play-out, da fare tutti in salita per giunta.

Invece in quella sorta di Natale che pareva più un venerdì santo per squadra, tecnici, dirigenti e tifosi si stava piantando il seme che ha iniziato a germogliare il giorno dell’ epifania in una crescita che nel 2024 ha visto le Aquile risorgere dalle proprie ceneri come la mitica Araba Fenice e vincere ben 10 delle 12 successive gare, piegando, tra tutte le altre, la prima del girone rosso Forlì, la prima del girone verde e invitta da 17 giornate Trapani, la lanciatissima terza Torino e ieri, strapazzando alla vigilia di Pasqua la blasonata Cantù, seconda forza del girone.

C’è un segreto in questa rinascita, che possiede tutti i connotati del mito letterario e se c’è, qual è? 

Forse bisogna proprio ritornare a quell’infausta vigilia di Natale per trovare gli elementi della riscossa: qualche giocatore disse di essere uscito incazzato nero e carico di vergogna perché dopo una disfatta del genere dalla curva non piovevano fischi ma continuavano a sentirsi gli applausi, probabilmente cosa unica ìn qualsiasi parte del mondo.

La dirigenza e il coach ci misero la fa faccia e ammisero gli errori del progetto estivo e di fatto del suo fallimento, si assunsero le responsabilità e lasciati lavorare in pace da un’ambiente che fa della gratitudine e del senso della misura ancora dei valori base, nonché da un gruppo di sponsor che nutre fiducia negli uomini e della bontà del progetto, hanno apportato i correttivi necessari per far riprendere il volo alle Aquile.

Il tutto senza isteria o piagnistei, bisogna dirlo a chiare lettere.

Primo correttivo, decisivo, l’arrivo di un giocatore dello spessore di Doron Lamb, un professionista di livello assoluto che ha dato quel quid di esperienza e classe necessari per sgravare l’altro fenomeno, il « Sindaco « Lucio Redivo dall’insostenibile compito di dover fare ogni volta pentole coperchi e, soprattutto, ridare al resto della truppa quella fiducia necessaria per sprigionare di nuovo « lo spirto guerrier che entro mi rugge » che tanta parte ha avuto nei successi ducali di questi formidabili anni.

L’americano di Brooklyn, nelle « mani » di Stefano Pillastrini e del suo staff è diventato il vero « equilibratore » di questa squadra, l’anello che mancava al gruppo per poter fare il salto di qualità sognato alla fine della scorsa stagione da tutto l’ambiente.

Pare quasi assente per diversi tratti del match, spesso siede in panchina, ma quando il match entra nei momenti chiave lui dispensa tutto l’abc della pallacanestro, sbagliando raramente quella che è la soluzione migliore da adottare dato il contesto del momento: un passaggio, un blocco, un tiro dall’arco o una penetrazione a difesa schierata. 

In questo modo gli altri sono riusciti ad avvicinarsi « alla migliore versione di se stessi », vedasi il crescendo di resa e prestazioni di Berti e Mastellari in primis e il ritorno sui livelli agonistici noti di Miani e Rota, quest’ultimo capace di calarsi nel nuovo minutaggio che gli viene dato e di cui sta beneficiando in lucidità. 

Discorso a parte per Jack Dell’Agnello e Lucio Redivo, che dall’inizio della stagione hanno sciorinato prestazioni costanti mettendo in risalto i rispettivi e diversi punti di forza.

Al tutto si aggiungano i minuti e l’esperienza di Campani, la crescita costante del talento classe 2005 Leonardo Marangon dagli grandi margini di ulteriore maturazione e il cocktail della Gesteco è bello che servito, con il sapore inconfondibile di chi a tutti i costi vuole centrare anche per quest’anno un’impresa memorabile.

Senza dimenticare l’ingrediente « sesto uomo » in maglia gialloblù: se diversi addetti ai lavori dal resto d’Italia hanno dichiarato che  « qui dentro oggi Cividale è ingiocabile per qualsiasi avversario » , tanto merito va anche a quella Marea gialla che continuò ad applaudire dopo che Monaldi e compagni avevano sepolto la Gesteco sotto una grandinata di triple infliggendo ai ducali il peggior passivo della loro storia.

Ieri sera l’ex arbitro Gorlato, durante l’intervallo mi ha confessato: « vengo qui ogni volta che posso perché mi sono innamorato di questo ambiente, c’è entusiasmo, freschezza, passione e rispetto. Ne ho visti di posti e di cose nellla mia carriera e credimi… se quelli là - indicando il centinaio di tifosi canturini presenti nel settore ospiti - se ne stanno tranquilli è tutto merito vostro ».

Nonostante questa vera e propria resurrezione dal sapore mitologico ed una Pasqua di festa sul ponte del Diavolo, il lieto fine è tutt’altro che raggiunto o scontato, bisognerà continuare a vincere sempre e comunque, a partire da sabato prossimo in un altro « tempio » della pallacanestro italiana: l’ex Palalido di Milano, oggi non più tana delle scarpette rosse griffate Simmenthal ma della più abbordabile Urania.

sabato 30 marzo 2024

CIVIDALE - CANTU' 82-59: LE PAGELLE

 

MARANGON 6

In una partita fisica e ad alta tensione ci mette muscoli e difesa, mezzo punto in meno per qualche conclusione fuori misura di troppo.

Minuti 19   punti 2 -  1/4 da due,  0/2 da tre  - 3 rimbalzi  

LAMB 8

Parte in sordina e sembra non essere in partita, poi quando nella seconda metà si “accende” sono guai per la difesa canturina: esperienza e classe sono specialità della casa e spingono Cividale verso il “settebello”.

Minuti 25 – punti 18 -  4/5 da due, 3/6 da tre, 1/1 ai liberi -  2 rimbalzi - 3 assist

REDIVO 7,5

Il Sindaco in avvio è braccato dalla difesa ospite molto aggressiva e lui innesta Mastellari, poi all’inizio della ripresa determina il primo allungo con triple e soluzioni vincenti, mantenendosi glaciale dalla lunetta. Mezzo punto in meno per qualche pallone perso di troppo.

Minuti 33 – punti 18 - 2/4 da due 2/9 da tre 4/4 ai liberi - 2 rimbalzi -  2 assist

MIANI 6,5

Grande applicazione difensiva, contribuisce all’importante successo con ottimi movimenti sia in attacco che in difesa.

Minuti 26 – punti 8 - 3/5 da due, 2/2 ai liberi  - 4 rimbalzi – 2 assist 

MASTELLARI 8

Miglior prestazione stagionale per il cecchino bolognese, che quando entra in campo risulta determinate per sbloccare la situazione con i compagni sotto 2-10 e invertire la rotta a suon di triple uscendo a tutto gas dai blocchi che gli preparano; anche nell’ultimo quarto mette lo zampino con conclusioni sempre azzeccate. Fattore.

Minuti 19 – punti 18 –3/4 da due  4/5 da tre  – 2 rimbalzi

ROTA 7

Hickey è un brutto cliente ma il capitano riesce a limitarlo e a poi a gestire con i giusti tempi i ritmi del gioco ducale, contribuendo al successo in maniera importante.

Minuti 23 -  punti 2-  0/2 da due - 2/2 ai liberi  – 4 rimbalzi - 4 assist   

CAMPANI 6,5

Impiegato nella seconda parte del match, contribuisce a creare la diga difensiva su cui sbatte Cantù nel finale; mezzo punto in più per una tripla importante nell’economia del match.

Minuti 9 - punti 3  - 0/1 da due  - 1/1 da tre - 2 rimbalzi

BERTI 7

Un altro giocatore rispetto a inizio stagione, ora ben integrato e decisivo sotto le plance, dove fa sentire la “stazza” sia in attacco che in difesa.

Minuti 23 minuti,  punti 6 - 1/2 da due – 2/4 ai liberi – 4 rimbalzi  

DELL’AGNELLO 6

Nel clima infuocato di via Perusini Jack è sempre a suo agio e non fa mancare il suo contributo nella muraglia difensiva costruita dalla Gesteco, anche in una serata caratterizzata da errori sotto misura e sofferenza sotto canestro.

Minuti 19– punti 4 - 1/4 da due – 2/2 ai liberi - 2 rimbalzi

BAREL n.g.

Mandato in campo per partecipare alla festa finale, Brenno infila la tripla che chiude il referto.

Minuti 1– punti 3 – 1/1 da tre  

PILLASTRINI 10

Cividale resta l’unica imbattuta della serie A2 nella fase ad orologio e si conferma l’ammazza grandi del campionato; rimedia alla partenza lenta dei suoi che lo ripagano mantenendo un’intensità difensiva al top per tutta la durata della gara; ruota tutti gli uomini a disposizione come un orologio svizzero e si avvicina ad una nuova “impresa” da ricordare sulle sponde del Natisone.


CIVIDALE SCHIANTA ANCHE LA "STORIA" E VEDE I PLAY-OFF

 

Per continuare l’inseguimento ai play-off, reso una vera e cronoscalata degna del Tour de France da dirette concorrenti agguerrite  che non cedono un passo, la tappa odierna prevedeva per gli uomini di Stefano Pillastrini un’altra salita da far tremare i polsi: la sfida alla seconda forza del girone verde, l’Acqua San Bernardo Cantù. La compagine canturina, pur portando oggi solo il blasone del lontano passato che negl’anni 70 e 80 la vedeva primeggiare in Italia e in Europa, si presentava in via Perusini con l’intento di difendere il secondo posto dall’assalto della Reale Mutua Torino e con un roster tra i più attrezzati del campionato per tentare la risalita al piano più consono di una società che dal 1936 ha scritto in provincia tra le pagine più belle della pallacanestro italiana.

Alla resa dei conti non poteva esserci Pasqua più dolce sulle sponde del Natisone, con una Gesteco che gioca un match vicino alla perfezione in difesa e schianta anche Cantù, risultato che la porta ora davvero vicina al coronamento di un’impresa davvero difficile da pronosticare solo alla vigilia di Natale.

Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani per Cividale mentre coach Gagnardi sceglie Baldi Rossi, Hickey, Bucarelli, Nikolic, Nwohuocha con i ducali che sbloccano subito con Miani ma poi subiscono la difesa canturina e il tiro dalla distanza dagli ospiti che sono avanti 2-10 a 6’02”; l’ingresso di Mastellari si rivela determinante e con due triple consecutive del nuovo entrato Cividale prima impatta il 10-10 a 4’01” e alzando anche l’intensità difensiva poi chiude avanti 21-17 alla prima sirena grazie ancora ad una tripla di uno scatenato Mastellari. Il match si snoda sul filo dell’equilibrio nella prima metà della seconda frazione prima che Redivo e Lamb si accendano dall’arco e lancino Cividale sul + 8 (33-25) a 6’09” con coach Gagnardi che chiama minuto per fermare l’inerzia sfavorevole ai suoi che faticano a trovare soluzioni in attacco diverse dalle giocate Hickey; al rientro in campo gli uomini di Pillastrini falliscono il possesso del + 10 e sprecano alcuni contropiede, permettendo così a Cantù di rifarsi sotto sul 35-34 a 2’36” dall’intervallo lungo, a cui si arriva poi sul 43-39 perché Lamb risponde alle triple degli ospiti. Al rientro in campo si accende il “Sindaco” e in amen porta la Gesteco sul + 10 (49-39) a 8’05” e poi regge il tentativo di rimonta di Cantù con Lamb che con un’azione da tre punti riporta Cividale sul 54-46 a 4’20” e poi Rota manda Berti a concludere per il + 13 (59-46) a 2’25” dalla penultima sirena in un palazzetto diventato letteralmente una bolgia che spinge la Gesteco a mantenere il vantaggio. L’ultimo periodo vede i padroni di casa ancora on-fire dall’arco con Redivo e Campani e il tabellone sul 67-52 a 7’34” dalla fine di un match giocato con grande intensità su entrambe i fronti; la Gesteco ora sente il profumo del “settebello” e si produce nel massimo sforzo che la conduce sul + 19 a 5’49” (71-52) che ipoteca la conclusione della contesa, sigillata da una tripla di Lamb a 3’15” per il 77-56  e gli ospiti ormai in confusione. Il finale è una passerella fino all’82-59 siglato da una tripla del giovane Barel.

UEB GESTECO CIVIDALE – ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 82-59

(21-17, 43-39, 61-48)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon 2, Lamb 18, Redivo 18, Miani 8, Mastellari 18, Rota (k) 2, Campani 3, Dri n.e., Barel 3, Berti 6, Isotta n.e., Dell’Agnello 4.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 20/23, Tiri da due 13/27, Tiri da tre 12/23, Rimbalzi 30 (23 dif. 7 off.).

ACQUA SAN BERNARDO CANTU’

Baldi Rossi 10, Berdini, Nikolic 11, Nwohuocha, Tarallo, Bucarelli 7, Hickey 10, Burns 8, Moraschini, Young 13, Cesana

Allenatore: Devis Gagnardi

Vice: Mattia Costacurta e Tommaso Sacchetti

Tiri liberi 6/10, Tiri da due 19/35, Tiri da tre 5/18, Rimbalzi 29 (21 dif. 8 off.)

 Arbitri: Stefano De Biase, Marco Attard, Luca Attard

Spettatori 2.700 circa

 


giovedì 28 marzo 2024

LA STORIA (ANTICA) FA TAPPA IN VIA PERUSINI

 


Non è vero che ogni partita vale sempre e solo due punti o che c'è uno che vince e l'altro che perde. Non è così solo per i tecnici, per i giocatori, per i dirigenti ma anche per i giornalisti e per i tifosi.

Nonostante il mondo tenda sempre di più ad omologarsi alle regole dei sistemi informatici e a quelle dello show business e quindi sempre più a doversi orientare al gelido ma misurabile potere dei numeri, siano questi sugli euro in entrata in uscita, che sui risultati di classifica oppure si tratti di abbonamenti sottoscritti, biglietti venduti, bacini d'utenza, merchandising, ci sono partite che "valgono" più di altre.

E quali sono? Sono quelle permeate dal Pathos, ossia da quell'elemento che rende avvincenti le competizioni sportive e ci fanno provare tutte le emozioni del mondo al loro climax, a dispetto di ogni ragionamento economico-contabile e della logica razionale che vuole dare dignità a solo quello che risulta misurabile e spiegabile con i numeri.

Pathos nel significato proprio del termine greco πάθος, dal verbo πάσχειν (paschein), ossia "soffrire" o "emozionarsi" per una situazione in cui siamo in grado di immedesimarci e che ci riporta ad un personale vissuto che in qualche modo ci definisce e in cui ci riconosciamo. Quella forza istintuale innata che si oppone appunto al λόγος (logos), la componente razionale che insieme si combinano e costituiscono l'animo umano.

Personalmente domani sarà la partita più "importante" fin qui di tutta la storia della UEB, perché assolutamente la più ricca di Pathos/πάθος.

Il 25 marzo 1982 la Pallacanestro Cantù griffata Squibb batteva a Colonia il Maccabi Tel Aviv e conquistava la sua prima Coppa dei Campioni. Sabato 30 marzo 2024 Cantù calcherà il parquet di Via Perusini per incontrare la Gesteco Cividale nel campionato di A2. Quando nella primavera del 1975 feci l‘incontro con la palla a spicchi al minibasket dell‘Oratorio San Lorenzo di Rorai Grande la mia prima squadra del cuore divenne la Forst Cantù di Marzorati, amore“ rimasto inalterato nel tempo, nonostante dopo i tanti trionfi italiani ed europei (3 scudetti, 2 coppe dei campioni, 2 coppe intercontinentali, 4 coppe delle coppe e 4 coppe Korač) siano seguiti anni di inarrestabile declino. Solo l‘idea che sabato potrò raccontare un match di campionato di A2 tra Cantù e Cividale, a Cividale, mi provoca una stupida ma sincera commozione. Pathos, appunto. Già oggi, figuriamoci alla palla a due. Non di solo pane vive l‘uomo.

Concluso questo personale outing, che il benevolo lettore vorrà perdonare, passo alla presentazione della gara di domani ricorrendo doverosamente anche al Logos/λόγος; Cividale è attesa all'ennesimo "miracolo" della sua corsa tutta in salita con il sacco appesantito dagli scontri diretti a sfavore con le dirette concorrenti al salvifico ottavo posto, ovvero rimandare a casa con le mani vuote anche i canturini, centrando il settebello di vittorie nella fase ad orologio.

Gli uomini di Pillastrini certo non si faranno condizionare dalla Storia del Club rivale e da un blasone oramai sbiadito e valido a creare Pathos solo tra gli "old boys" che probabilmente rimarranno delusi quando non vedranno uscire degli spogliatoi degli ospiti Marzorati, Bariviera, Recalcati, Antonello Riva, Wingo, Flowers, Lienhard guidati da Arnaldo Taurisano o dal "Vate" Valerio Bianchini.

Li attende comunque un compito arduo, perché oggi l'Acqua San Bernardo Cantù, orchestrata dalla vecchia conoscenza coach Devis Cagnardi,  è la seconda forza del girone verde con uno score sin qui di 20 vittorie e 8 sconfitte e può contare su di un roster costruito per tentare di salire al piano più consono ai trascorsi della vecchia società e alle ambizioni della sua attuale dirigenza e nel quale spiccano Filippo Rossi Baldi, Riccardo Moraschini, Luca Cesana, Stefan Nikolic ed il centro Young Solomon.

Poco importa: in questo momento Cividale, con la migliore difesa di tutte le 24 squadre del torneo, sta davvero affrontando ogni gara come se fosse la finale disputata dai vecchi canturini il 25 marzo 1982 in quel di Colonia al cospetto di un altro mostro sacro della storia della pallacanestro europea, il Maccabi Tel Aviv.

Dal canto suo la Marea Gialla è altrettanto pronta a sostenere i Pilla‘s Boys con crescente entusiasmo e calore, ricreando quell’altrettanto potente elemento, non descrivibile con il Logos, che genera il sesto uomo in campo con la maglia gialloblù e fa del palazzo di via Perusini uno dei „fortini“ più temuti (e ammirati) per gli avversari sul parquet e sugli spalti che arrivano da tutt‘Italia.

Proprio nessuno sabato 30 marzo vorrà mancare in via Perusini a questo nuovo appuntamento con la Storia e al nuovo comizio del Sindaco Lucio Redivo e dei suoi Assessori. 


lunedì 25 marzo 2024

UN MOMENTO D'ORO IN VIA PERUSINI

 

Nel nido delle Aquile cividalesi è stato un sabato da registrare nel Libro d'Oro, a coronamento di una primavera davvero ricca di soddisfazioni per lo sport nella Città Ducale in genere, alla luce anche del comportamento della Forum Julii nel calcio dilettanti.

Questa volta la prima pagina se la meritano i ragazzi del Presidente Kevin Gaddi e del Mister Pittini, che ancora una volta ha confermato sul campo l'epiteto di "Mourinho" del Futsal con il quale era stato salutato ad inizio stagione.

La neonata società ha infatti messo il punto al suo campionato, conquistando sabato in via Perusini la certezza matematica della promozione nella serie B nazionale: praticamente una formalità dopo una stagione con numeri impressionanti - 1 sola sconfitta in campionato - maramaldeggiando in lungo e in largo sui malcapitati avversari di turno.

Alla fine, visto appunto lo score dei gialloblù, il risultato poteva apparire scontato alla vigilia ma chi ha fatto sport sa bene che di certo non c'è mai nulla nell'agone di qualsiasi disciplina sportiva, neppure quando programmi bene in anticipo e non lasci nulla d'intentato sia a livello di roster che di supporto tecnico, ingaggiando quanto di meglio ti offre il contesto in cui operi.

Per cui, incarnando il DNA dei gemelli della palla a spicchi, le Eagles Futsal hanno subito bruciato le tappe e al primo anno di attività hanno centrato l'obiettivo che avevano annunciato all'inizio della contesa; ora è il tempo della meritata festa, finita la quale al Presidente Gaddi spetterà il compito di dare seguito all'impresa al piano più alto e più in generale, a suon di risultati, continuare ad avvicinare a questa disciplina sempre più interesse ed appassionati sulle tribune di Via Perusini.

A completare il sabato "perfetto" ci hanno poi pensato le Aquile del Presidente Micaliche e di coach Pillastrini, conquistando sul prestigioso parquet di viale Tiziano a Roma con maturità ed autorevolezza due punti fondamentali nella loro rincorsa ai play-off, anche alla luce del fatto che le dirette concorrenti continuano a loro volta a macinare punti e risultati di rilievo in trasferta.

Le vittorie di Cento a Milano e soprattutto quella di Piacenza sul terreno di Rieti, alzano ulteriormente l'asticella e costringono la Gesteco a correre in apnea con l'imperativo di portare il suo percorso netto - unica delle 24 squadre di A2 ad aver vinto tutte e 6 le partite della fase ad orologio sin qui dispute - fino al termine centrando l'impresa di fare 10 su 10.

Si, perché purtroppo la zavorra accumulata nella prima parte della stagione regolare, quando la "banda" ducale incassava "colpi" un po' dappertutto, si è rivelata molto pesante al cospetto di avversari molto competitivi e di una formula del campionato che alla prova dei fatti è oltremodo penalizzante per chi ha avuto in sorte di finire  nel "girone rosso".

Ci si limita ad osservare che sarebbe un vero peccato che una squadra capace nel 2024 di vincere ben 9 delle 11 partite disputate, mettendo in "saccoccia" anche gli scalpi di entrambe le capolista dei gironi Forlì e Trapani, nonché quello della Reale Mutua Torino, resti fuori dai play-off e debba timbrare la salvezza nei play-out.

Purtroppo una delle due sconfitte patite, quella di un solo punto in casa contro Cento, rischia  di pesare a bocce ferme davvero come un macigno e confermare un detto che gli appassionati della pallacanestro, oltre a quelli della briscola, conoscono fin troppo bene: per un punto martin perse la capa. 

Sono considerazioni davvero di stile, perché l'unico calcolo che devono fare i ragazzi di Pillastrini è non pensarci proprio e fare troppi calcoli ma vincere tutte le partite; a partire dalla vigilia di Pasqua quando in via Perusini la Marea Gialla avrà l'occasione di vedere i propri beniamini sfidare ciò che resta di uno dei miti della storia della Pallacanestro italiana: quella Cantù che nel periodo d'oro dei vari Marzorati, Antonello Riva, Bariviera, Recalcati, Bob Lienhard e Bruce Flowers (solo per citarne i più rappresentativi) fu capace di conquistare 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe delle Coppe e 4 Coppe Korac.

In questi anni gli appassionati cividalesi si sono abituati nel partecipare ad imprese ritenute impossibili e pertanto possono guardare con fiducia al prossimo mese di aprile, applaudendo oggi le Aquile del Futsal, preparandosi domani a fare altrettanto con quelle del basket.

E per chi segue dall'esterno le vicende gialloblù, è doveroso rivolgere anche un ulteriore applauso: quello ad una tifoseria che non fa mai mancare ovunque, con correttezza, passione e spirito goliardico, il proprio sostegno a chi scende in campo. 

Proprio "su e giù per lo stivale" come recita uno dei loro canti abituali.

  

sabato 23 marzo 2024

LUISS ROMA - GESTECO CIVIDALE 68-88: LE PAGELLE

 

MARANGON 7,5

Decisivo nel terzo quarto dopo un avvio in cui sbaglia alcune conclusioni, in crescita costante sta diventando un fattore.

Minuti 21 –  punti 15 -  2/5 da due,  3/5 da tre  - 3 rimbalzi -1 assist

LAMB n.g.

Gioca imbottito di Tachipirina, il suo apporto consente le giuste rotazioni in un match in cui quasi ogni attacco si conclude con un fallo fischiato.

Minuti 14 – 0/2 da tre -  1 rimbalzo - 1 assist

REDIVO 7

Non disputa una delle migliori partite sbagliando diverse conclusioni, ma come sempre decisivo nel caricare di falli gli avversari e poi confermarsi glaciale dalla lunetta.

Minuti 31 – punti 14 - 2/4 da due 2/9 da tre 4/4 ai liberi - 2 rimbalzi -  2 assist

MIANI 6

Mezzo punto in meno per alcuni errori facili banali sotto canestro, non fa mancare l’intensità difensiva che fa di Cividale la miglior difesa della fase ad orologio.

Minuti 22 – punti 5 - 1/3 da due, 0/1 da tre, ¾ dai liberi  - 3 rimbalzi – 2 assist 

MASTELLARI 6,5

Mezzo punto in meno per alcune leggerezze in attacco, ma davvero importanti nell’econmia del match sono alcune sue soluzioni al tiro; in crescita.

Minuti 14 – punti 12 –3/4 da due  1/4 da tre –3/4 ai liberi  – 4 rimbalzi

ROTA 7,5

Una delle migliori prestazioni del capitano, sempre attento a dettare i giusti tempi, preciso al tiro e glaciale dalla lunetta.

Minuti 22 – punti 14 - 1/1 da due 2/3 da tre – 6/6 dai liberi  – 1 rimbalzo 2 assist  

CAMPANI 6,5

Nei minuti che gli concede il coach fa sentire la sua esperienza nei momenti caldi della gara, dando sicurezza ai compagni sotto il canestro.

Minuti 11 – punti 2 -  0/1 da due - 2/2 ai liberi   – 4 rimbalzi

BERTI 7,5

Fa sentire eccome la sua presenza sotto il canestro della Luiss e assieme ai compagni costruisce la muraglia su cui s’infrangono tutti i tentativi, anche scomposti, dei padroni di casa. Crescita costante.

Minuti 21 punti 6 - 3/3 da due - 9 rimbalzi  

DELL’AGNELLO 6,5

Mezzo punto in meno per una prima parte di gara giocata sotto tono rispetto ai suoi standard e con troppi errori sottomisura; decisivo invece nel clima di bagarre finale, quando Roma la mette in battaglia e lui non può che esaltarsi, mantenendo la calma e la precisione dalla lunetta.

Minuti 24– punti 10 - 2/8 da due – 6/7 ai liberi - 6 rimbalzi

ISOTTA 7

Mezzo punto in più per la sicurezza con cui si destreggia in avvio quando il coach lo schiera a sorpresa in quintetto, contribuendo poi al successo ducale con intensità e precisione nelle conclusioni.

Minuti 15– punti 10 - 1/2 da due – 274 da tre  – 2/4 ai liberi - 1 rimbalzo -2 assist,

PILLASTRINI 9

La sua squadra è tornata ad essere la mina vagante della serie A2, lui la conduce in porto da par suo quando l’ambiente si fa bollente e i suoi non si fanno innervosire dei fischi continui del metro arbitrale, pure in una serata in cui deve praticamente rinunciare a Lamb e Redivo è braccato dall’inizio alla fine.

A CIVIDALE RIESCE ANCHE IL SACCO DI ROMA: LUISS-GESTECO 68-88

 

Il prestigioso palazzo capitolino di viale Tiziano, dopo aver ospitato la scorsa settimana le final four di coppa Italia della Lnp, questo pomeriggio era il teatro in cui la “truppa” di Coach Pillastrini cercava di continuare il suo percorso netto nella fase ad orologio ed incamerare altri due punti vitali nell’ottica di acchiappare il treno dei Play-off. L’ostacolo da superare, “gli universitari” della Luiss, dall’altra parte erano altrettanto affamati di punti salvezza, vista la striscia negativa in corso e l’ultimo posto utile per i play-off nel girone verde, detenuto attualmente da Vigevano, che si sta allontanando pericolosamente.

Sotto gli occhi dell’ex Mouaha in tribuna, con un Lamb febbricitante e sorretti anche nella capitale da un folto seguito di appassionati che hanno fatto sentire la loro voce al cospetto di un pubblico locale molto caldo ma non molto numeroso, riescono nel “sacco di Roma” e danno sempre più concretezza al sogno “Play-off”.

Pillastrini manda in campo Isotta, Redivo, Marangon, Dell’Agnello e Miani mentre per la Luiss coach Paccariè schiera Pasqualin, Jovovic, Miska, Cucci, Sabin e Isotta rompe subito il ghiaccio con una tripla imitato a stretto giro da Redivo per il 2-8 a 7’01” prima che le “polveri” si bagnino e tra numerosi errori il punteggio giunga sul 7-11 a 3’47” dopo una “bimane” di Berti ben servito sottomisura e con la prima frazione che va poi in archivio sul 13-18. Il secondo periodo si apre con 6 punti consecutivi di Rota che portano i friulani sul 17-24 a 8’02” ma poi ci pensa Sabin in un “amen” a riportare il match in parità con un’azione da 4 punti (24-24) a 7’30” e coach Pillastrini che poco dopo chiama minuto quando Roma a 6’08” dall’intervallo lungo ha in mano il possesso del primo vantaggio, sfruttando un sensibile calo delle Aquile che faticano a trovare la giusta fluidità nelle soluzioni d’attacco; in questa fase si mette in luce Marangon che firma 5 punti consecutivi e ridà il vantaggio ai gialloblù a 4’21” (29-31) che però sprecano diverse possibilità per aumentare lo scarto e vanno anche in bonus, arrivando così a metà gara con un solo punto di vantaggio sul 40-41. Si riparte con Cividale che beneficia ancora di un Marangon estremamente positivo in attacco che porta i gialloblù sul + 12  (42-54) a 6’34” e dà lo slancio per il 42-57 firmato da una tripla di Isotta; a questo punto il match si scalda perché la squadra di casa “la mette in bagarre” e Cividale s’innervosisce, anche per una serie di fischi arbitrali molto fiscali  che la mandano sollecitamente in bonus e consente ai romani di rimanere in una partita certo non bella e molto nervosa, con il tabellone che segna 48-59 a 1’04” dalla penultima sirena, a cui si perviene poi sul 50-62. Il copione non cambia all’inizio dell’ultimo periodo con la Gesteco già caricata di 4 falli quando mancano 7’33” alla fine sul 55-65 e palla in mano ai padroni di casa che giocano con grande aggressività sospinti dal loro pubblico; Cividale non perde la testa e mantiene il + 12 a 5’ dalla sirena conclusiva; le battute finali sono una “corrida” con Roma che continua a giocare con grande determinazione ma anche con poca lucidità in avanti mentre le Aquile non perdono la concentrazione e mantengono il vantaggio su numeri rassicuranti (+19 a 3’09”) per volare sino al 68-88 finale, in un match caratterizzato da ben 64 tiri liberi complessivi. E la sera romana diventa dolce per la Marea Gialla.

LUISS ROMA - UEB GESTECO CIVIDALE  68-88

(13-18, 40-41, 50-62)

 LUISS ROMA

Murri (k), Villa n.e, Fallucca 7, Pasqualin 8, D’Argenzio 5, Jovovic 2, Sabin 21, Miska 6, Cucci 10, Salvioni 6, Legnini 3.

Allenatore: Andrea Paccariè

Vice: Riccardo Massimo Esposito

Tiri liberi 22/29, Tiri da due 11/26, Tiri da tre 8/28, Rimbalzi 35 (23 dif. 12 off.)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon 15, Lamb, Redivo 14, Miani 5, Mastellari 12, Rota (k) 14, Campani 2, Berti 6, Isotta 10, Dell’Agnello 10.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 28/35, Tiri da due 15/31, Tiri da tre 10/28, Rimbalzi 39 (25 dif. 14 off.).

Arbitri: Mauro Moretti, Matteo Roiaz e Antonio Giunta

Spettatori 1.500 circa

 


venerdì 15 marzo 2024

CIVIDALE - TORINO 78-68: LE PAGELLE

 

MARANGON 7

In una gara al “calor bianco” Leonardo dà un apporto importante con la sua freschezza ed esplosività che frutta rimbalzi, difesa e punti in momenti importanti.

Minuti 23 –  punti 5 -  1/4 da due,  1/2 da tre  - 7 rimbalzi -1 assist

LAMB 8,5

Mezzo punto in più per l’intelligenza con cui gioca tutti i palloni che scottano, soprattutto nel finale dove si procura falli e con freddezza realizza dalla lunetta; “solita” gara in cui fa emergere le doti di terminale offensivo e di equilibratore in ogni attacco ducale. Fondamentale.

Minuti 26 – punti 21 - 2/5 da due 3/7 da tre 8/9 ai liberi - 2 rimbalzi

REDIVO 9

Il Sindaco stasera sentiva l’importanza della partita e si produce in uno dei suoi migliori “discorsi” stagionali, fatto del solito condensato di triple, penetrazioni, assist, facendo ammattire i suoi marcatori caricandoli di falli e nervosismo. Da antologia il 14/14 dalla lunetta. Monumentale. .

Minuti 33 – punti 31 - 4/7 da due 3/8 da tre  14/14 ai liberi - 5 rimbalzo 4 assist

MIANI 7

Grande prova difensiva nella serata in cui tutte le Aquile mordono gli avversari dall’inizio alla fine senza cali di intensità; peccato per qualche errore sottomisura che non premia dei movimenti importanti fatti nell’area piemontese.

Minuti 26 – punti 7 - 1/5 da due, 1/1 da tre,  2/2 ai liberi - 5 rimbalzi   

MASTELLARI 6,5

Non molto impiegato perché si carica di falli nella foga difensiva che lo contagia; mezzo punto in più per una tripla centrata all’ingresso in campo che contribuisce a caricare l’ambiente.

Minuti 10 – punti 3 -  0/1 da due – 1/2 da tre – rimbalzi 2  

ROTA 7

In una partita giocata da tutti con il coltello tra i denti il capitano non poteva che farsi notare, catturando ben 7 rimbalzi e assecondando bene la manovra al servizio delle bocche da fuoco Lamb e Redivo. Mezzo punto in meno per l’imprecisione in alcuni tiri aperti dall’arco.

Minuti 27 – punti 6 - 2/2 da due 0/5 da tre – 7 rimbalzi – 3 assist.  

CAMPANI 7

Al rientro dopo uno stop di due settimane nei 10 minuti sul campo dà un apporto importante ben oltre i numeri , procurandosi falli e contribuendo sotto canestro ad alzare la muraglia difensiva che sarà la chiave del match, oltre all’apporto dei due fuoriclasse in maglia gialloblù cividalese.

Minuti 11 – punti 2 -  2/4 dai liberi  – 4 rimbalzi – 1 assist

BERTI 6,5

Pur non incidendo a referto come nelle precedenti ultime prestazioni Matteo lotta in difesa, conquista importanti palloni in attacco e ben si integra nella “garra” con cui tutti i giocatori sul parquet interpretano il match.

Minuti 18 punti 2 - 0/1 da due  - 2/4 ai liberi -  4 rimbalzi  

DELL’AGNELLO 6,5

Nella corrida andata in scena stasera a Cividale Jack lascia il segno con assistenze e rimbalzi, nonché con l’astuzia che lo ha reso “famoso”: nel prendersi falli irritendo gli avversari ha pochi eguali.

Mezzo punto in meno per i falli che ne limitano l’apporto e per un’insolita imprecisione nelle conclusioni sotto misura..

Minuti 25 – punti 1 - 0/3 da due 0/2 da tre  – 1/2 ai liberi - 9 rimbalzi – 3 assist

 PILLASTRINI 10

La sua squadra è tornata ad essere, in meglio, “l’ammazza grandi” e via Perusini un fortino inviolabile per tutti e i meriti del coach sono evidenti, per come impiega il gruppo al netto dell’impatto fondamentale di un “califfo” come Lamb nel roster.

Torino aveva la seconda miglior difesa, arrivava a Cividale avendo violato l’invitto campo forlivese e voleva portare a casa i due punti a  tutti i costi: i suoi ragazzi non hanno permesso agli ospiti neppure per un secondo ad avere un punto di vantaggio conducendo il match dall’inizio alla fine, resistendo a tutti i tentativi di ritorno dei torinesi.


CIVIDALE NON SI FERMA PIU': ANCHE TORINO PAGA DAZIO IN VIA PERUSINI


 

Nel recupero della terza giornata della fase ad orologio scendevano sul parquet di via Perusini due delle tre squadre, assieme all’APU Udine, ancora imbattute e sicuramente più in forma del ranking: la Reale Mutua Torino reduce dall’impresa di Forlì che l’ha spinta verso l’aggancio della seconda piazza del girone verde a spese di Cantù e la Gesteco Cividale che non vuole fermare la sua marcia a tappe obbligate verso la “cattura” dell’ultimo posto utile per i play-off e la salvezza alla fine di aprile. Gli ingredienti per assistere ad un match tutto da godere per il caloroso pubblico cividalese c’erano proprio tutti alla vigilia, tra cui anche il piacere di salutare Franco Ciani, la cui carriera ha preso il via proprio sulle sponde del Natisone, negli anni ’80 alla guida della Longobardi Basket in serie C. I ragazzi di Pillastrini lo premiano con la migliore prestazione difensiva stagionale e portano a casa altri due punti pesantissimi nella loro rincorsa senza freni, piegando i piemontesi al termine di una gara combattuta su ogni pallone dal primo all’ultimo secondo.

Pillastrini in avvio si affida come di consueto a Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani e Ciani risponde mandando in campo Schina, De Vico, Poser,  Kennedy e Thomas e il match vede una partenza a razzo di Cividale che si porta sul 5-0 con Lamb e Miani prima che Torino prenda le misure ma impieghi ben 4 minuti per portarsi sul 5-5, in una gara dall’alta intensità difensiva da ambo i lati; Cividale non si scompone e ancora con un Lamb scatenato va sul + 8 (15-7) a 3’41” dalla prima sirena a cui poi si arriva poi  sul 23-11 perché le Aquile disputano uno dei migliori parziali difensivi della stagione e Lucio Redivo timbra nel finale con regolarità le azioni offensive. Nella seconda frazione la difesa ducale regge ancora e il “Sindaco” continua il suo show fatto di triple e incursioni vincenti nell’area piemontese e costringe coach Ciani a chiamare minuto per cercare di arginarlo sul punteggio di 30-18 a 6’24”; la gara continua a vedere protagonisti i due “strangers” di casa che a 3’16” dall’intervallo lungo sul punteggio di 37-29 hanno segnato ben 31 punti in due, con Torino che però si aggrappa alle giocate di Kennedy, già autore di 12 punti e che trascina i suoi ad un lento ma progressivo recupero stringendo le maglie in difesa perché Cividale non trova più soluzioni vincenti dalla distanza e chiude avanti di 5 punti (38-33). Le Aquile riprendono subito quota alla ripresa delle “ostilità” con difesa ancora intensa e incursioni di Redivo, portandosi sul 46-35 a 6’27” dopo una tripla di capitan Rota e poi allungano con un altro missile dell’argentino per il +14 (49-35) a 5’58” e Ciani a cimare minuto per fermare “l’emorragia”; nel break Cividale si è caricata di falli ed è già in bonus in un match che si gioca in campo e sugli spalti con una “garra” da play-off e che arriva alla penultima sirena sul 56-45 grazie all’ennesima giocata di Redivo (già 27 punti nel carniere personale). Nell’ultimo quarto 3 triple consecutive in un amen di Torino riportano i piemontesi a – 4 (58-54) a 7’35” dalla fine e fa temere l’aggancio ma Cividale serra i ranghi, stringe i denti e con una tripla di  Lamb a 5’50” torna sul + 8 (62-54); Torino difende con la massima intensità e si carica anch’essa di falli ed è in bonus a 4’05” sul punteggio di 66-57 e si tiene in scia sfruttando la precisione di Vencato dalla lunetta con il tabellone sul 66-62 a 2’42”, che preannuncia il “solito” drammatico finale in via Perusini. Il quinto fallo di un nervoso Pepe manda Redivo  in lunetta e il Sindaco fissa il 70-62 a 2’05” e incanala questo combattutissimo match sulla sponda ducale che con i suoi due assi Lamb e Redivo gestisce in maniera intelligente il finale procurandosi falli e conclusioni vincenti dalla lunetta per il 78-68 con cui termina la gara e regala un’altra impresa memorabile e uno scalpo eccellente all’ambiente cividalese.

Giuseppe Passoni

 

UEB GESTECO CIVIDALE – REALE MUTUA TORINO 78-68

(23-11, 38-33, 56-45)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon 5, Lamb 21, Redivo 31, Miani 7, Mastellari 3, Rota (k) 6, Campani 2, Dri n.e., Begni n.e., Berti 2, Isotta n.e., Dell’Agnello 1.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 31/37, Tiri da due 10/28, Tiri da tre 9/27, Rimbalzi 46 (36 dif. 10 off.).

REALE MUTUA TORINO

Kennedy 22, Thomas 5, Vencato 6, Ghirlanda 3, Schina 6, Fea, Poser 9, Petruzzi, De Vico (k) 4, Pepe 13.

Allenatore: Franco Ciani

Vice: Alessandro Iacozza e Roberto Marocco

Tiri liberi 14/26, Tiri da due 15/33, Tiri da tre 8/24, Rimbalzi 34 (28 dif. 6 off.)

domenica 10 marzo 2024

CIVIDALE - LATINA 75-58: LE PAGELLE

MARANGON 6

Parte in quintetto e ci mette grande vivacità ed energia, dimostrando grande sicurezza, come quando elargisce una stoppata e cattura 4 rimbalzi di cui ben due in attacco; mezzo punto in meno perché talvolta si dimentica il posizionamento in fase difensiva e spara ancora troppo a salve.

Minuti 16 - 0/1 da 2 0/3 da 3 - 4 rimbalzi - 2 assist 

LAMB 6,5

Gara in do minore per Doron rispetto a quanto ha fatto vedere finora con un'insolita imprecisione al tiro e qualche fallo inutile a referto; il coach se ne accorge e ne limita l'impiego. Mezzo punto in più perché nel momento topico del terzo quarto è lui a piazzare due conclusioni vincenti che tolgono i compagni da una pericolosa anemia in fase offensiva, dando il via allo strappo che gli avversari non riusciranno più a contenere.

Minuti 25 - punti 5 - 1/3 da 2 1/4 da 3 - 1 rimbalzo

REDIVO 7

Quando c'è da prendersi responsabilità in momenti chiave e sfiancare le difese avversarie con raddoppi che finiscono per caricarle di falli e liberare i compagni, Lucio è sempre presente; anche in una serata caratterizzata da alcune soluzioni al tiro fallite che di solito non si è abituati a vedere. 

Minuti 29 - punti 12 - 3/6 da due 2/8 da 3 - 3 rimbalzi - 4 assist

MIANI 8

Doppia doppia di sostanza per il lungo di Codroipo capace stasera anche di gestire bene il rapporto difficile con i falli, in un match giocato con grande costanza di rendimento, senza pause o amnesia. Determinante.

Minuti 30 - punti 18 - 4/7 da 2 3/6 da 3 1/2 ai liberi - 11 rimbalzi 

MASTELLARI 7,5

Migliore prestazione stagionale per Martino, top scorer dei suoi ma soprattutto collezionando il bottino nel momento importante del match, quando lui si prende con esiti felici tutte le soluzioni al tiro e affossa Latina nell'ultimo quarto. Fondamentale.

Minuti 18 - 4/4 da 2 - 2/5 da 3 - 5/5 ai liberi - 2 assist

ROTA 6,5

Non contribuisce con i punti, limitando le conclusioni che infilano la retina avversaria ma non fa mancare tanta intensità difensiva e ben 6 assistenze per i compagni e 2 recuperi.

Minuti 27 - 0/1 da 2 - 0/2 da 3 - 1 rimbalzo - 6 assist

BERTI 7,5

Giocatore decisamente ritrovato, che riesce a dare continuità alle recenti prestazioni già in crescita collezionando la prima doppia doppia stagionale. Schiaccia e stoppa, finalmente un fattore nell'area ducale e sotto il canestro avversario.

Minuti 27 - punti 13 - 5/9 da 2 - 3/4 ai liberi - 10 rimbalzi

DELL'AGNELLO 7

In una serata in cui litiga con il ferro durante le sue incursioni dentro l'area, Jack smazza ben 8 assist e si dimostra ancora una volta glaciale dalla lunetta, dimostrando di aver migliorato decisamente questo fondamentale; conferma di incarnare lo spirito da vero leader quando nell'ultimo periodo esulta in solitaria dopo aver "indovinato" un assist molto lontano dal canestro a favore del compagno Matteo Berti.

Minuti 21 - punti 6 - 1/5 da due - 4/4 ai liberi - 6 rimbalzi - 8 assist 

ISOTTA, CALO, NDIAYE, SUPERINA n.g.

Il coach concede a tutti gli ultimi scampoli di un match in cassaforte e, ai tre under, anche la soddisfazione dell'esordio con Calo che addirittura si guadagfna 2 tiri liberi che realizza con la freddezza di un veterano.

PILLASTRINI 8

Il coach temeva molto alla vigilia questo match che se affrontato senza la giusta determinazione poteva costare caro alle Aquile ducali; l'approccio iniziale infatti non è all'altezza delle ultime uscite e lui riesce subito a far rientrare i suoi nei giusti binari, dosando bene le soste,  le rotazioni e le scelte difensive.
La sua squadra dimostra di essere ritornata un avversario da evitare per tutti, sia per chi guarda in alto che per chi cerca di evitare le sabbie mobili dei bassifondi della classifica.


 







 

sabato 9 marzo 2024

CIVIDALE CALA IL POKER E CONTINUA LA CORSA VERSO I PLAY-OFF: LATINA KO 75-58


L’ostacolo della Gesteco, da superare nel complesso cammino verso una salvezza diretta alla fine della fase orologio, era stasera in via Perusini la classica partita-tranello dovendo affrontare i gialloblù di casa Latina, ultima si nel girone verde ma reduce da due buone prestazioni casalinghe – una sconfitta più che onorevole con Udine ed una vittoria contro Trieste – e rientrata in lizza per cercare di agganciare Agrigento ed evitare la retrocessione immediata in serie B.

Davanti ad un Palazzetto al limite del sold-out e privi di Campani, tenuto precauzionalmente a riposo per recuperare da un risentimento muscolare, la Gesteco evita con autorità “la buccia di banana” e allunga a 4 i successi consecutivi nella fase ad orologio con una prestazione collettiva, mandando ancora quattro uomini in doppia cifra.

Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani per Cividale e Mayfield, Parrillo, Alipiev, Romeo e Moretti per Latina con i laziali che, dopo una partenza contratta, allungano sul 6-14 a 4’17” grazie alle triple di Mayfield e Alipiev e alle polveri bagnate di tutte le bocche da fuoco ducali con Pillastrini che richiama i suoi a bordo campo per riordinare le idee dopo una partenza ben diversa dalle ultime prestazioni; Miani e Redivo rientrano “on-fire” e dall’arco riportano prima in pari le Aquile (17-17 a 1’34”)  e poi avanti 18-17 dopo un libero su due  di Miani con la frazione che si chiude 18-19 perché gli ospiti sfruttano l’ultimo possesso con un’azione vincente sotto canestro. 

Nel secondo periodo la Gesteco cerca di prendere in mano le redini del match con Miani in stato di grazia e un ottimo impatto di Berti sotto il canestro ospite si porta sul 31-22 a 5’12” e stavolta è coach Sacco a chiamare minuto per frenare l’inerzia sfavorevole ai suoi; niente da fare, perché adesso Cividale gioca in scioltezza e maggiore concentrazione raggiungendo i 16 punti di margine (40-24) dopo una tripla di Mastellari a 2’20” ma prima di subire un contro-break di 0-8 dagli ospiti trascinati da un Alipiev decisamente in partita e autore già di 17 punti all’intervallo al quale si arriva sul 40-32. 

Dopo un avvio con errori su entrambe i fronti è Lamb a rompere il ghiaccio con una tripla (43-32) ma è solo un lampo perché i ducali non riescono più a giocare con la necessaria fluidità in avanti e subiscono il rientro degli ospiti che pur senza brillare si portano sul – 6 a 5’14” (43-37); Lamb e Redivo cercano di ridare slancio alla Gesteco riportandola sul + 10 a 3’30” ma anche stavolta i padroni di casa non riescono a dare continuità agli attacchi e Mayfield riporta sotto i laziali (47-41) prima che una tripla di Miani e due liberi di Mastellari intervallati da un canestro di Borra fissino il 52-43 con cui si arriva alla penultima sirena. 

Il tempo conclusivo prende avvio con una tripla di Mastellari e una spettacolare schiacciata di Miani su assist di Dell’Agnello che lanciano la Gesteco sul 59-45 a 8’00” con Sacco pronto a chiamare minuto; il punteggio si dilata sul + 19 (66-47) a 6’10” ancora grazie a continue incursioni di Mastellari alla migliore prestazione stagionale; la pietra tombale sul match la mette Berti con una schiacciata a due mani a 3’20” per il + 20 (71-51) e Cividale sigla il percorso netto nella fase orologio conquistando i due punti con il tabellone alla fine fermo sul 75-58 ed in campo anche gli esordienti Ndaye, Superina e Calò (a referto con due liberi).

 UEB GESTECO CIVIDALE – LATINA BASKET 75-58

(18-19, 40-32, 52-43)

UEB GESTECO CIVIDALE

Marangon, Lamb 5, Redivo 12, Miani 18, Mastellari 19, Rota (k), Superina, Calò 2, Ndiaye, Berti 13, Isotta, Dell’Agnello 6.

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini

Tiri liberi 15/17, Tiri da due 18/39, Tiri da tre 8/28, Rimbalzi 42 (31 dif. 11 off.).

LATINA BASKET

Mayfield 16, Amo, Parrillo (k) 3, Romeo 2, Zangheri 2, Mladenov, Rapetti 2, Viglianisi 1, Moretti 5, Alipiev 23, Borra 4.

Allenatore: Giancarlo Sacco

Vice: Vincenzo Cavazzana

Tiri liberi 13/15, Tiri da due 9/29, Tiri da tre 9/25, Rimbalzi 35 (30 dif. 5 off.)

 Arbitri: Angelo Caforio di Brindisi, Claudio Berlangieri di Milano e Vincenzo Di Martino di Napoli

Spettatori 2.600 circa


venerdì 8 marzo 2024

CIVIDALE - LATINA: UNO DEI POSSIBILI CROCEVIA DELLA STAGIONE

I primi due mesi del 2024 hanno fatto ritornare il sorriso e l'entusiasmo di vecchia data a tutto l'ambiente cividalese (e non solo) che segue con passione e partecipazione le "avventure" dei gialloblù ducali: chi era presente in via Perusini - ed erano in tanti - lo scorso mercoledì a festeggiare il presidente Davide Micalich ha potuto constatare come il legame tra dirigenza - staff tecnico - squadra - tifoseria sia più saldo che mai.

Naturalmente gli ottimi risultati dei Pilla Boys a partire dalla "piccola-grande rivoluzione" natalizia con l'arrivo di Lamb e Campani hanno sicuramente contribuito - 6 vittorie tra cui gli scalpi delle corazzate imbattibili Forlì e Trapani e 2 sole sconfitte nel 2024 - ma il segreto di questa risalita probabilmente invece va ricercato nel bui mesi di novembre e dicembre quando si toccò il punto più basso della storia gialloblù con un solo successo - contro una Chiusi incerottata - e ben 6 sconfitte culminate con il peggior passivo subito da sempre proprio nel derby contro Udine nell'antivigilia di Natale davanti ai propri supporters in via Perusini.

Pareva notte fonda, invece la società ed il tecnico assumendosi la responsabilità per il fallimento delle scelte estive senza troppi giri di parole, hanno saputo individuare i correttivi potendo contare su di un ambiente che, pur deluso e frustrato dall'andamento negativo, non ha perso il senso della misura ed è sempre rimasto vicino alla squadra senza isterismi e senza mutare il suo approccio alle gare ed il modo con cui vengono accolti i propri beniamini e gli avversari.

Veramente esempio unico nello Stivale, un vero Patrimonio di questo Club in senso ampio.

E di un gruppo di sponsor evidentemente attento, appassionato che nutre piena fiducia negli uomini che sostiene e che dimostra di condividerne anche la progettualità.

Adesso che all'orizzonte non c'è più l'abisso di una retrocessione dietro l'angolo ma addirittura la ritrovata possibilità di cogliere una difficile ma raggiungibile salvezza diretta a fine aprile accedendo ai play-off e pare di essere ritornati in via Perusini a respirare la frizzante, garibaldina, genuina, antica voglia di stupire e ribaltare i pronostici, il rischio potrebbe essere quello di pensare ora che "il peggio sia alle spalle".

Le Aquile 2.0 hanno dimostrato in maniera convincente di poter volare alto e mordere chiunque, ma solo quando incarnano a pieno lo spirito dell'outsider che deve far saltare il banco: diversamente rischiano di perdere quota altrettanto bruscamente contro qualsiasi avversario.

A partire da domani contro la Cenerentola Latina che giungerà sulle sponde del Natisone per giocarsi le ultime chance di evitare la caduta diretta in serie B, terminando la stagione alla fine della fase ad orologio.

Trappola da evitare ad ogni costo.

Naturalmente ad oggi non è possibile né utile fare dei pronostici su dove si troveranno le Aquile ducali alla conclusione del campionato, ma di una cosa siamo certi: Cividale ha dimostrato ampiamente di meritare la serie A2, sul campo e fuori dal campo.  


  


  

domenica 3 marzo 2024

JUVI CREMONA - CIVIDALE 72-86: LE PAGELLE

 

MARANGON 6,5

Con la sua fisicità è uno dei protagonisti del rush iniziale delle Aquile, una stoppata da urlo; mezzo punto in meno per alcuni falli ingenui e per l'imprecisione al tiro dalla distanza che alcune volte si è preso forse con eccesso di sicurezza.

Minuti 17 –  punti 6 -  2/5 da due,  0/4 da tre  - 6 rimbalzi -1 assist

LAMB 7

Come gli abbiamo visto fare diverse volte fin qui ingrana subito la quarta con precisione al tiro e soluzioni di gioco sempre ottimali, prima di calare e dare segni di dicontinuità e nervosismo nel mezzo del match; mezzo pubnto in più perchè quando il gioco si fa duro nel finale lui non fa mancare il suo apporto decisivo.

Minuti 32 – punti 13 - 3/4 da due 2/6 da tre - 2 rimbalzi - 2 assist

REDIVO 7

Ritorna spremuto dal lungo e "tortuoso" viaggio dal Sudamerica ed il coach prova a dosare l'impiego facendolo giocare "solo" 30 minuti, nei quali Lucio pur non colpendo con la solita precisione, gestisce da par suo i palloni nei momenti chiave del match.

Minuti 30 – punti 10 - 3/7 da due 1/4 da tre - 4 rimbalzi 2 assist

MIANI 7

Grande protagonista assieme a Lamb e Marangon dell'avvio fulminante con cui le Aquile toccano il +22, poi cala e commette qualche fallo di troppo nel periodo in cui Shahid si carica sulle spalle gli avversari e con il controparziale di 19-0 rimette in partita Cremona. Nell'ultima frazione il suo apporto sotto le plance è fondamentale, miglior rimbalzista dei suoi assieme a Jack Dell'Agnello con 7 carambole.

Minuti 23 – punti 12 – 3/6 da due, 1/3 da tre - 7 rimbalzi – 2 assist 

MASTELLARI 6,5

Non in perfette condizioni fisiche il coach lo butta nella mischia in un momento caldo del match e lui lo ripaga con due triple che pesano; mezzo punto in meno per alcune lacune in difesa e una palla persa in modo evitabile.

Minuti 15 – punti 8 -  1/3 da due 2/4 da tre – 2 rimbalzi

ROTA 7,5

Qualche tripla aperta non concretizzata non può macchiare una degli migliori prestazioni stagionali del capitano, che appena entra sul parquet ruba subito un pallone al suo dirimpettaio e poi ci mette l'anima catturando ben 5 rimbalzi di cui 3 in attacco in momenti chiave nella seconda parte di gara, guadagnandosi falli e tiri dalla lunetta che conretizza con freddezza chiudendo la partita.

Minuti 25 – punti 12 - 1/1 da due 1/5 da tre – 5 rimbalzi – 1 assist

BAREL n.g.

Arruolato allultimo momento dalla serie B interregionale per occupare la casella lasciata libera dall'acciacato Campani il coach gli concede 1 minuto e 25 secondi per far rifiatare i compagni e in quello spazio lui riesce a farsi trovare ben posizionato per una buona conclusione dall'angolo che però viene respinta dal ferro.

Minuti 1 – 0/2 da due.

BERTI 7,5

Miglior prova stagionale per il lungo ex Cento, che gioca con grande intensità "elargendo" stoppate, catturando rimbalzi e facendosi trovare sempre pronto per le conclusioni nel pitturato che esegue con perizia e precisione. Giocatore ritrovato.

Minuti 23 punti 10 5/5 da due 6 rimbalzi – 1 assist



DELL’AGNELLO 8

Autentico leader gialloblù, MVP dei suoi, uomo più impiegato dal coach e mente pensante che smazza 5 assist e mette a bersaglio 15 punti. What else?

Minuti 33 – punti 15 - 5/8 da due 1/1 da tre - 7 rimbalzi – 5 assist

 

PILLASTRINI 7,5

La sua squadra entra subito sul parquet con gli occhi della tigre e mette tra sè e gli avversari ben 22 punti e la sua mano si vede e si sente nel momento in cui si tratta di non far perdere "la testa" ai suoi ragazzi quando Cremona compie la rimonta e nel terzo quarto mette la freccia che pare preludio alla fuga decisiva. Quella che invece fanno mettono a segno i suoi in un finale giocato con agonismo ma anche intelligenza, senza sbavature.

Mezzo punto in meno per non essere riuscito a trovare delle contromisure quando Shahid in piena trance agonistica "gioca da solo" e infligge un parziale di 19-0 a Cividale nel secondo quarto.

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...