Nel complesso bianconeri friulani e liguri si sono sfidati 14 volte, con gli spezzini vincenti in 9 occasioni a fronte di 4 successi udinesi e un solo pareggio; se lo sguardo poi si sposta sulle 6 gare disputate all'Alberto Picco di La Spezia, il dato si fa ancora più preoccupante: ben 5 successi liguri contro uno solo dei friulani.
Ed è proprio a quell'unico successo che voglio aggrappare le speranze "cabalistiche" da affiancare alla già menzionata dose di scongiuri per confidare in un risultato positivo dell'Udinese nella delicata ed importante sfida di domenica prossima in Liguria, facendo anche finta di dimenticare che negl'ultimi due incontri in ordine temporale, disputati entrambe sul terreno del Friuli gli spezzini ci hanno estromesso al primo turno della Coppa Italia (2-3) nell'agosto 2016 e battuti per 2-0 nella prima gara di questo campionato tra le "mura amiche".
Quell'unica vittoria friulana risale addirittura al 10 novembre 1940, sesta di andata del campionato di serie B 1940/41, in pieno periodo bellico, quando gli uomini del presidente Enea Caine e allenati da Pietro Piselli violarono lo stadio Alberto Picco di La Spezia con un rotondo 2-0, fissato dalla doppietta del bomber Walter D'Odorico.
Il campionato 2020/21 si svolge nel bel mezzo di una pandemia che, assieme ad una guerra mondiale, è sicuramente circostanza da annoverarsi tra le peggiori sciagure con cui l'umanità si debba confrontare: altro elemento di contatto con quel lontano precedente su cui fondare il proprio ottimismo in vista di domenica.
Non ci resta che incrociare le dita - o qualsiasi altra forma di scongiuro ammesso dalla magia bianca e nera - e magari trovarci alla fine del pranzo domenicale con un altro 2-0 a favore dell'Udinese, magari con il nuovo arrivato bomber Fernando Llorente ad esordire con una doppietta e a vestire quindi i panni che furono di Walter D'Odorico.
Troppa grazia? Forse si, ma se mettiamo limiti anche i sogni, cosa ci resta?
Per i curiosi, in quel campionato di serie B di ottant'anni fa, Udinese e Spezia, si piazzarono a braccetto a metà classifica, rispettivamente all'11mo e 12posto con 31 e 30 punti e proprio con quello scontro diretto a fare la differenza; il campionato, a 18 squadre, registrò al termine la promozione in serie A di Liguria e Modena e la retrocessione in C di Verona, Anconitana, Maceratese e Pro Vercelli.
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