venerdì 9 giugno 2017

CITTA' ETERNA

29 agosto 1984 - Oggi ho visitato per la prima volta i Musei Vaticani. Opere d'arte di ogni genere: dalle mummie egiziane così affascinanti nel loro mistero alle statue dell'antichità classica così perfette nella loro armonia, ai magnifici dipinti rinascimentali, alla Cappella Sistina per arrivare all'arte moderna, parente veramente povera al cospetto dei capolavori che l'hanno preceduta. Nel pomeriggio invece, dopo la consueta "pennicchella" ho conosciuto un altro aspetto di Roma, quella che le guide non segnalano e i turisti non vedono: gli ospedali! Visitando il nonno di Stefano ho potuto mettere man o ad una delle piaghe di questa città: le condizioni igieniche ridicole, chi entra in un ospedale così rischia di prendersi qualche altra malattia invece di guarire e per non parlare dell'assistenza medica: dire che lascia a desiderare è un complimento! Insomma un macello al di là di ogni mia aspettativa negativa. Nelle borgate poi si possono trovare ammassamenti di rifiuti, case a volte sovrappopolate, nettezza urbana inesistente, traffico caotico a qualsiasi ora del giorno che ti fa anche pensare: "Ma qui chi è che lavora?". Eppure il fascino di Roma è proprio questo continuum di nobiltà e miseria, di splendore e orrore.   

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