mercoledì 23 novembre 2022

OH CAPITANO, MIO CAPITANO

Con l’atteso arrivo di Rotnei Clarke a Cividale nel pomeriggio odierno si è conclusa nel migliore dei modi una settimana cruciale in casa Gesteco, iniziata sette giorni fa con l’addio doloroso al capitano della promozione Adrian Chiera, passata per il primo storico successo esterno delle Aquile in serie A2, vittoria ottenuta su di un campo caldo come quello di Forlì e al termine di una sfida al cardiopalma dove Eugenio Rota ha ereditato dalla guardia argentina trasferitasi a Montecatini, i galloni di capitano. ”Oh Capitano, mio capitano” recita una delle più famose poesie del poeta americano Walt Whitman, scritta alla memoria di Abramo Lincoln, e l’incipit ben si adatta a questo passaggio di consegne avvenuto nella truppa del condottiero Stefano Pillastrini, perché se da un lato onora la memoria di un capitano che molto ha dato al team del Presidente Micalich e a tutti i tifosi gialloblù, dall’altro saluta e rende il giusto omaggio a quello nuovo, ovvero Eugenio Rota. Non poteva esserci scelta più felice ed obbligata quella di dare i galloni di capitano al play di Portogruaro, classe 1999, segno zodiacale Leone, 178 cm di fosforo, grinta e agilità, mvp della scorsa stagione regolare e Aquila sin dalla prima ora. Eugenio Rota con le sue caratteristiche tecniche e caratteriali, con il desiderio spinto di migliorarsi sempre e sul campo di “non morire mai”, incarna alla perfezione lo “spirit of Eagles”, ovvero quello di essere “outsider” nel senso più nobile del termine. Chi sono gli outsider? Si definiscono tali una persona o un gruppo di persone che, pur non godendo dei favori del pronostico per supposta o reale inferiorità nei mezzi di partenza, riescono tra lo stupore generale a raggiungere straordinari traguardi definiti impossibili a priori dagli osservatori esterni, in campo sportivo e non solo. Sono coloro che ad un certo punto delle umane vicende a sorpresa rivelano doti, qualità, caratteristiche insospettate tali da sbaragliare tutto e tutti, in particolare coloro che godono di vantaggi competitivi e hanno familiarità con il successo e la gestione del potere. Questo è lo spirito che aleggia forte nello spogliatoio e nella stanza dei bottoni del club cividalese e trova una eco formidabile sugli spalti del palazzetto di via Perusini. Eugenio Rota ha voluto subito bagnare l’esordio con i gradi dando un contributo decisivo alla vittoria dei suoi su di un campo importante per la tradizione cestistica italiana come quello di Forlì, spremendo tutte le energie possibili nei 38 minuti in cui è rimasto in campo, mettendo la sua firma come mvp e soprattutto con uno dei suoi colpi migliori, quando con l’astuzia e la velocità di Diabolik ha scippato nel concitato finale il pallone dalle mani di Adrian per involarsi in contropiede e depositare la palla nel cesto forlivese. “Ma come fa a correre così tanto quel Rota? Non si stanca mai?” Così si è rivolto a me lo sconsolato vicino di posto di Forlì che, al termine del match, lasciava deluso il parterre dell’Unieuro Arena domenica scorsa. Giriamo volentieri la domanda al nuovo capitano, assieme alle felicitazioni e agli auguri per la responsabilità che si è caricato sulle spalle. Capitano, mio capitano.

4 commenti:

  1. mi ha ricordato una partita in seconda media di voi contro di noi, tu che mi hai rubato palla, hai dato a un certo Carlo Nobile che è andato a segnare... mi sembra sia finita 85 a 8 ! un trauma che mi ha segnato la vita ! Ivigilando

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  2. Quella di Clarke è una ottima scelta, che testimonia il fatto che la Società voglia migliorarsi, nonostante sia già un grande successo giocare in A, per il Club di una città di 11000 abitanti. Sono abbonato per cercare di sostenere quello che ritengo sia un ottimo progetto, tra l'altro di un Club che ha scelto i simboli regionali (aquila e gialloblu), e si rifà ai "valori Friulani" (temperanza nei toni, zero chiacchere e lavoro duro) per questo pur risiedendo in provincia di Gorizia, li sostengo.

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    1. Grazie per il commento e per il sostegno! :-)

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