lunedì 23 ottobre 2023

POST DERBY: AVANTI CON FIDUCIA



A meno di 24 ore dalla grandinata di triple che si è abbattuta sulla Gesteco Cividale nel tardo pomeriggio di ieri sul parquet del Carnera ad opera di APU più Wild West che mai, proviamo a fare qualche considerazione in prospettiva, anche in vista della gara di sabato prossimo contro i pugliesi di Nardò. 

Un po' di delusione serpeggiava tra i tanti supporters gialloblù all'uscita al termine della gara perché, nonostante la sconfitta alla vigilia fosse un risultato ritenuto probabile vista la forza dell'avversario, il tifoso culla sempre il desiderio inconfessato di uscirne comunque vincitore, specialmente in un derby. 
Gli amici udinesi alla vigilia del match invece fondavano il loro ottimismo anche sul fatto che "Cividale non è più lo squadrone dell'anno scorso" e "Udine quest'anno è una squadra fatta con cervello e con tutti gli uomini giusti al posto giusto."
Quanto si è visto nella bolgia dei Rizzi ha confermato le previsioni dei padroni di casa relativamente ai loro beniamini, perché al di là del valore dei singoli e del gioco collettivo che hanno sciorinato, se manterranno le percentuali al tiro da tre punti osservate ieri (19/48), faticheranno molto a perdere qualche partita da qui alla fine.
Veniamo a Cividale. Che non fosse la squadra dello scorso anno era cosa arcinota, perché la società ducale già in estate aveva dichiarato di considerare chiuso il ciclo che dalla nascita l'aveva portata in tre anni ai play-off di A2 e di voler aprirne uno nuovo puntando sulla formazione di un nuovo gruppo, aggiungendo ai 5 "superstiti" una pattuglia di giovani prospetti giunti sulle rive del Natisone per crescere, facendo sbocciare il loro talento, grazie alle indubbie qualità di un Maestro in panchina come Stefano Pillastrini.
Lo stesso coach in pre-season aveva ammonito tutti dicendo a chiare lettere che andavano evitati i paragoni con quanto già visto e di portare pazienza perché l'operazione avrebbe necessitato tempi adeguati.
Dopo le prime 5 giornate di campionato tutto procede secondo quanto ragionevolmente ci si potesse attendere, con i ducali capaci di vincere le partite che "dovevano" vincere (Chiusi e Orzinuovi) e perdere contro avversari alla vigilia più quotati, alternando fasi di gioco decisamente efficaci ed interessanti ad altre caratterizzate da improvvisi cali di concentrazione e personalità in momenti chiave.
Ciò che fa davvero notizia relativamente a quanto si è visto ieri, sono due cose: la prima, l'evidente prestazione al tiro dall'arco di Udine, favorita anche dalla scelta tattica di Cividale, unita all'intensità difensiva degli uomini di Vertemati ben diversa di quella messa in campo l'anno passato e la ritrovata "garra" di Cividale che per tutti i quaranta minuti non ha mai mollato la voglia di rimanere nel match, nonostante i colpi continui che era costretta ad incassare dagli avversari e che avrebbero steso a più riprese un toro. In fin dei conti, con una percentuale stellare come quella di ieri con ben 48 conclusioni da tre il risultato finale di "soli" 10 punti di margine è un dato da non prendere alla leggera,
Alla luce di queste considerazioni entrambe le squadre friulane possono guardare avanti con fiducia e continuare la marcia verso i loro diversi obiettivi, per Cividale però con la necessità di interrompere la serie negativa di risultati ed incamerare i due punti contro una diretta concorrente ai posti che evitano il girone salvezza.
E se il processo di crescita dovesse subire qualche intoppo o dovesse richiedere il tempo che questo campionato e questi avversari non concedono, intervenire prontamente con i correttivi del caso.


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