Questa dichiarazione dà la misura di quale considerazione goda oggi la creatura di Davide Micalich nel panorama cestistico nazionale e la simbiosi tra squadra e il caldissimo ambiente che si crea tra le mura di via Perusini, dove chi vuole tentare di portar via i due punti deve dar fondo davvero a tutte le sue energie, proprio come fu costretta a fare la corazzata canturina lo scorso mese di maggio per evitare gara 5 nei quarti di finale del play-off promozione.
Certo, qualcuno potrà obiettare che la conclusione di Brienza, uno dei tecnici emergenti già capace di guidare Pistoia alla promozione nella massima serie solo due stagioni fa, sia una sorta di atto dovuto e faccia parte del "politicamente corretto" che ormai, a parte qualche rara eccezione - vedi Boniciolli - aleggia in qualsiasi conferenza stampa.
E' altrettanto ragionevole pensare invece che il tecnico di una delle più antiche e prestigiose società che in passato hanno fatto la storia della pallacanestro Cantù, consideri nella giusta misura una squadra che sembra maturata al punto tale da vincere anche "giocando male" le partite "sporche e cattive", come ha saputo fare la Gesteco lo scorso venerdì contro la coriacea e aggressiva difesa di Vigevano.
Sia quello che sia, è certo che la quarta sfida che andrà in scena al PalaGesteco nella serata di venerdì 1 novembre tra Cividale e Cantù - i precedenti ci dicono 2-1 a favore dei ragazzi di Pillastrini - sia da considerarsi, classifica alla mano, un vero e proprio big-match di questa prima parte di campionato, dove l'attuale capolista a 12 punti assieme a Rimini e Rieti, dovrà respingere l'assalto di una delle due immediate inseguitrici staccate di due sole lunghezze.
E siamo altrettanto certi che tra i superstiti nelle file canturine - il capitano Baldi Rossi, Moraschini , Burns su tutti - si ricordano ancora che fu solo il "ferro" ad impedire al tiro dall'arco di Lucio Redivo sulla sirena di gara 4 di centrare il bersaglio e mandare tutti a gara 5, dopo che le Aquile gialloblù a distanza di soli tre giorni li avevano costretti a prolungare la serie.
Se Cividale ha mantenuto praticamente inalterato il roster rispetto a maggio - e i più si ricorderanno che le due gare in via Perusini furono disputate senza il "pregiato" apporto di Doron Lamb fermo per squalifica - Cantù ha fatto una mezza rivoluzione, cambiando la guida tecnica salutando coach Cagnardi accasatosi alla Fortitudo e inserendo giocatori del calibro di Valentini, De Nicolao, Possamai e gli americani McGee e Grant Basile.
Cividale potrà godere solo in apparenza dell'assenza di McGee, ai box per infortunio muscolare almeno le prossime sette gare, perché il complesso di coach Brienza ha già dimostrato sul campo di essere la favorita numero uno per il primo posto che garantirà il salto di categoria senza passare per "l'inferno" dei play-off; senza dimenticarsi che sul parquet ci sarà regolarmente quel Grant Basile, capace lo scorso campionato con la maglia della pericolante Orzinuovi, di far vedere i proverbiali sorci verdi a Rota e compagni guidando quasi da solo la squadra lombarda ad espugnare il PalaGesteco, sconfitta che mise in allarme tutto l'ambiente ducale che in quel momento a fatica cercava di fare punti dopo l'avvio deficitario della scorsa stagione.
Notte post Halloween da vivere intensamente in via Perusini dunque, dove in un ambiente che si preannuncia per l'ennesima volta una polveriera balcanica e si prepara ad accogliere con la consueta correttezza svedese i tanti e altrettanto "caldi" tifosi canturini, ci si augura di poter vivere un "dia de los muertos" da celebrare poi secondo la festosa tradizione messicana.
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