mercoledì 23 ottobre 2024

GLI ESAMI NON FINISCONO (FINIRANNO) MAI


Il campionato di serie A2 24/25 sta confermando quello che da più parti si sosteneva prima del via, ovvero che sarebbe stato il più competitivo ed appassionante dalla riforma delle Leghe Basket nazionali e capace di rinverdire i fasti degli anni 80' del secolo scorso, quando il torneo cadetto aveva seguito e popolarità agganciate a quelle della serie A1, di cui era una vera e propria anticamera.

Venti squadre in un unico girone (finalmente!) e che rappresentano quasi tutto il territorio nazionale, ad esclusione delle isole, con tante piazze storiche ed altre emergenti che si danno "battaglia" a ritmi serrati in match molto equilibrati e spesso decisi all'ultimo respiro, giocando quasi ogni 4 giorni per una classifica "cortissima" dopo 6 giornate, nessuna squadra ancora imbattuta e la sola Piacenza in grande difficoltà ed uscita sempre sconfitta in tutti gli incontri.

In questo panorama la Gesteco Cividale era attesa alla vigilia da una partenza da "gran premio della montagna", dovendo ospitare nei primi 3 match casalinghi società che puntano al vertice (Forlì, Brindisi e Udine) e lontano dal Natisone Cremona, Verona e Rimini, per cui non erano in tanti quelli che pronosticavano per i gialloblù di Pillastrini a "rendiconto" un bottino di 8 punti e Palagesteco ancora inviolato, tanto che oggi la vera sorpresa è da considerarsi la sconfitta subita all'overtime a Cremona, quando le Aquile si sono lasciate sfuggire di mano una gara che sembrava ormai "in ghiaccio". 

In particolare hanno suscitato "rumore", lontano dal Ponte del Diavolo, gli ultimi due successi conseguiti dai ducali nell'arco di 4 giorni, quelli nell'assai atteso derby con l'APU e a casa dell'ex capolista solitaria e fin lì imbattuta Rimini; due match dallo sviluppo cinematografico, molto simile alla saga di Rocky Balboa, in cui "Rocky" Cividale le prendeva dall'Apollo Creed di turno in tutte le riprese, senza però mai andare al tappeto, fino a piazzare in prossimità del "gong" finale l'uppercut micidiale in grado mettere K.O. l'avversario.

Se infatti i primi due successi casalinghi erano stati "battezzati" dagli osservatori come tutto sommato favoriti dalla giornata no dei nuovi americani di Forlì ancora in rodaggio in terra romagnola e dalle importanti assenze in casa brindisina, Udine invece arrivava in via Perusini con il vento in poppa decisa a far suo il derby e Rimini poteva contare su di un ambiente molto caldo ed entusiasta per l'avvio senza macchia dei suoi beniamini. 

Il successo in Riviera, dove probabilmente faranno gli scongiuri ogni volta che incontreranno i friulani e Lucio Redivo (striscia aperta di 5 successi a zero per gli uomini del Presidente Micalich e argentino protagonista di due canestri decisivi all'ultimo secondo al Pala Flaminio nelle ultime due gare), è stato conquistato dopo soli quattro giorni da un derby che aveva consumato energie fisiche, emotive e nervose importanti e la circostanza autorizza quindi a nutrire legittime aspettative per un torneo ancora una volta "sopra le righe" da parte delle Aquile gialloblù.

Naturalmente il campionato è solo ai primi "vagiti" di una vita che si snoderà ancora per ben 32 partite di regular season, prima di play-off, play-in e play-out ed è condivisibile l'opinione espressa dal coach Pillastrini dopo il successo di Rimini, per cui Cividale ad oggi è riuscita a capitalizzare al massimo il fatto di aver puntato su di un roster che presenta solo alcuni ritocchi rispetto alla stagione precedente e che permette un sistema di gioco che i suoi interpreti conoscono a memoria, rispetto a tante contendenti che invece si trovano ancora in fase di amalgama dopo aver cambiato. in alcuni casi anche completamente, gli effettivi a disposizione.

Fattore che inevitabilmente a lungo andare perderà peso specifico, quando molte delle pretendenti troveranno la loro "quadra" e a questo proposito si pensi alle partenze al rallentatore di piazze come Brindisi, Pesaro o ancora con molti lavori in corso come la Fortitudo.

Ci sentiamo di aggiungere che un fattore importante in questo felice avvio di torneo per la Gesteco risiede nei valori "morali" del gruppo-squadra, che in questi anni ha cementato un rapporto davvero simbiotico con il suo ambiente e il territorio di riferimento (dirigenza, pool di sponsor, tifoseria), tanto che tutti gli osservatori "neutrali" che arrivano da fuori regione sono concordi nel dire che in via Perusini è impresa assai complicata uscire con i due punti, anche perché i ragazzi di Pillastrini sono letteralmente spinti, dal clima che vi si respira, ad andare anche oltre i loro limiti.

Adesso Cividale è attesa ad una delle tante prove "del nove" che troverà sul cammino di questa lunga stagione per verificare la possibilità di vivere, come anticipato, un'altra stagione "against all odds" nei quartieri nobili della classifica: due gare casalinghe nei prossimi due venerdì, la prima contro l'Elachem Vigevano e l'altra contro Cantù.

Due sfide dal grande fascino contro due compagini con cui la Gesteco ha già scritto pagine entusiasmanti nella sua breve ma intensa storia: impossibile non riandare con la memoria alle 5 gare del play-off che decretarono l'ascesa ducale in A2 contro l'Elachem nel giugno 2022 o alle vicinissime immagini delle due sfide casalinghe contro la corazzata canturina nell'ultima post season 2023/24, in cui i brianzoli dovettero sudare parecchio per proseguire la loro rincorsa, poi fallita nella finale di Trieste, alla massima serie.

Fattore PalaGesteco da sfruttare da subito dunque, evitando prima la pericolosa trappola di sottostimare un'avversario già battuto agevolmente in preseason a Lignano e che segue in classifica a 6 punti, riuscendo a superare anche stavolta al meglio il gran dispendio di energie nervose oltre che fisiche che gli ultimi due successi hanno comportato. 

In ogni caso e quest'anno più di sempre, come c'insegnava il grande Eduardo De Filippo, "gli esami non finiscono (e finiranno) mai"; Stefano Pillastrini ed il suo staff, che fino ad oggi di mosse ne hanno sbagliate davvero poche, conoscono bene gli "allievi" e sapranno quali lezioni impartire per farli trovare pronti senza perdere la giusta concentrazione.

E anche come si possono evitare le bucce di banana, tipo Cremona.


  

 

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