lunedì 6 gennaio 2025

LE FINAL FOUR DI COPPA ITALIA NELLA CALZA DELLA BEFANA

Il 2025 è iniziato in piena sintonia con la tradizione in casa Gesteco, con l'inversione dei ruoli tra Babbo Natale e la Befana: se infatti il primo ha sempre depositato il carbone sotto l'albero, la simpatica vecchietta non manca mai di depositare nella calza delle Aquile gialloblù doni preziosi.

Fu così già nel 2021, quando i ducali militavano in serie B e il 6 gennaio il capitano di allora, Adrian Chiera, infilò un decisivo 5/6 da tre nel canestro della capolista Vicenza per il 75-70 finale, nel silenzio di un palazzetto "gremito" dai soli addetti ai lavori in stretta osservanza delle restrizioni imposte durante l'era COVID.

E' stato così anche nel 2023 e nel 2024, quando i ragazzi di Pillastrini in serie A2 riuscirono ad interrompere le serie negative aperte e vincere la prima partita dell'anno.

Nel 2023 quello che veniva allora considerato uno scontro salvezza contro Mantova, che coincise con una grande prestazione di Rotnei Clark che s'infortunò e giocò l'ultima partita della sua carriera professionistica creando così le condizioni per l'arrivo di lì a poco di Lucio Redivo mentre nel 2024 fermando la capolista solitaria Forlì, in una sorta di Epifania che diede inizio alla trasformazione di quello che fino allora era stato un brutto anatroccolo relegato nei bassifondi della classifica, in un cigno capace di inanellare una serie di vittorie che lo portarono a centrare addirittura degli impronosticabili play-off.

Il "regalo" di quest'anno è stato, se possibile, ancora più difficile da pronosticare ad inizio stagione, ovvero il quarto posto alla fine del girone di andata che dà diritto alla partecipazione alle Final Four di coppa Italia, in un campionato di A2 equilibratissimo e competitivo a 20 squadre, di cui almeno 10 alla vigilia dichiaravamo di ambire alla promozione diretta, con gli esperti che accreditavano Cividale per una posizione di metà classifica con vista sui play-off, "se tutto andrà bene".

Il risultato è stato conquistato al termine di una prima parte di stagione in cui la Gesteco ha messo a segno uno score di 13 successi e 6 sconfitte, di cui 3 patite all'overtime e un'altra gestendo male l'ultimo possesso della possibile vittoria, con il sigillo decisivo ieri sera al termine di uno dei match più belli che si sono visti quest'anno in via Perusini e maturato ai danni di una VL Pesaro che arrivava sulle rive del Natisone carica, in piena fiducia e con una striscia aperta di 5 successi consecutivi.  

Se nell'ambiente e nella dirigenza ducale si parla di "risultato storico" raggiunto in un contesto quasi "mistico", altri alla vigilia tendevano a derubricare il traguardo ottenuto a "risultato importante" senza necessità di scomodare la Storia.

Il parere, per quello che può valere, di chi qui scrive e segue fin dalla sua prima partita dell'ottobre 2020 l'avventura della società che ha sede in via Perusini, non ha bisogno di essere messa "nero su bianco": già da diverse parti nel passato più o meno recente è stato "censurato" per aver fatto troppo ricorso a termini come "storico" o "strepitoso" perché fuori luogo e ispirati da troppo entusiasmo, se non addirittura della faziosità del tifoso e privi della necessaria "obiettività" che invece deve sempre ispirare un cronista.

Le persone che frequentano il palazzetto cividalese, sia che lo facciano da qualche anno oppure che siano stati conquistati in tempi più recenti dai risultati delle Aquile gialloblù, ritengo che in fondo siano poco interessati da come, a livello locale, vengano descritte le imprese dei loro beniamini perché semplicemente quella Storia la stanno vivendo di persona, si godono in pieno i traguardi sempre più "importanti" che vengono centrati, apprezzandone il valore per una comunità che si fa sempre più ampia e consolidata.

Probabilmente avrà fatto loro molto piacere, invece, come i telecronisti dell'emittente nazionale Rai Sport, estranei alle vicende locali, hanno raccontato a tutt'Italia la partita e soprattutto descritto la tifoseria ducale, il progetto della società del Presidente Micalich e l'ambiente di vera sportività che si respira in via Perusini, definito "un esempio da seguire per tutti", ripetendo a più riprese il "controverso" termine "Storico" a proposito della qualificazione di Cividale alle Final Four di Coppa Italia.     

La stagione è ovviamente ancora molto lunga, il girone di ritorno pieno d'insidie per i ragazzi del coach Pillastrini che dovranno fare visita a tutte le big del campionato in palazzetti "storici" ed infuocati e i valori assoluti di molti roster cresceranno man mano che si entrerà nelle fasi decisive del campionato in vista dei risultati per cui sono stati allestiti: tutte minacce che il condottiero Stefano Pillastrini conosce bene e sulle quali, si può starne certi, sta lavorando con il gruppo.

Quanto alla coppa Italia di serie A2, da alcuni considerato trofeo di prestigio - di solito da chi lo vince -  mentre da altri una pericolosa ed inutile perdita di tempo - di solito da chi non vi partecipa -  Cividale nella probabile sede di Genova sfiderà a metà marzo nella prima semifinale Rimini mentre nell'altra saranno opposte Udine e Cantù.

Il Presidente Micalich nella conferenza stampa post partita con Pesaro ha dichiarato che la Gesteco andrà a Genova per tentare di vincere la Coppa; per qualcuno potrà sembrare un proclama di facciata - nessuno dice che partecipa per perdere - ma chi conosce a fondo questo ambiente e questa squadra, è consapevole che il team gialloblù farà il massimo, con qualsiasi condizione psico-fisica con cui arriverà a marzo.

In fondo "perchè no?", come si sentiva dire ieri sera al palazzetto tra i tanti tifosi entusiasti al termine della partita: lo scalpo di Rimini, Udine e Cantù, Pilla e i suoi, lo hanno già messo in bacheca durante il girone d'andata.   

Lo scopriremo al solito "solo vivendo", con la certezza che, nel capoluogo ligure, dall'antica e dall'attuale capitale del Friuli si assisterà ad un esodo "storico" per poter dire di esserci stato a Genova, nel giorno in cui nell'albo d'Oro della Coppa Italia di Serie A2 veniva magari inciso quello che risultava al termine di una finale Cividale-Udine o Udine-Cividale, se qualcuno si dovesse offendere per l'ordine degli addendi. 

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