In occasione del 51° compleanno voglio regalare a tutti gli amici un po' della mia fragilità, in particolare l'incapacità nell'aver saputo difendere il proprio sogno.
16 gennaio 1985
... tornando
al Teatro, sono preoccupato perché sono consapevole che questo mio grande amore
è destinato a diventare platonico: a Cividale non ci sono sbocchi, mi ci
vorrebbe uno di quei colpi di fortuna che quando ti capitano ti cambiano la
vita; un vero peccato, perché sento forte dentro di me la "vocazione"
per il Teatro.Devo
continuare, ma come? ci saranno gli esami di maturità, poi il servizio militare
ed infine il lavoro a fare in modo che, come scrisse Dante nella Divina
Commedia "il mar fu, sopra di noi richiuso". Che rabbia! In ogni modo,
cercherò di giocare tutte le mie carte sino in fondo: ora che ho capito qual è
la mia "missione" sarebbe da stronzi mollare, prima che il destino
avverso si dimostri più forte dei miei sogni.
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