AGOSTO 1978 ... non dimenticherò mai il salire del battito del mio cuore quando vidi
arrivare verso di me Rivera con il pallone tra i piedi per battere un corner!
Gianni Rivera! L’eroe di Città del Messico… quello di Italia – Germania 4-3…
l’uomo che divenne mito piegando definitivamente i tedeschi con un piattone di
destro che prese in contropiede il grande Sepp Maier nel supplementare della
semifinale mondiale passata alla storia nientemeno come “la partita del
secolo”…
Un tiro che fotografò per sempre
lo stile inimitabile di Gianni Rivera: un colpo di piatto dal centro dell’area
di rigore raccogliendo un cross rasoterra proveniente dalla sinistra, e quindi
effettuato secondo la modalità più semplice e banale del repertorio, il primo
colpo che apprende qualsiasi ragazzino quando incomincia a cimentarsi con il gioco
del calcio… ma non indirizzato sul suo lato destro, quello più libero, come avrebbe fatto l'onesto lavoratore della pedata, bensì a incrociare sul lato sinistro, quello coperto dall’estremo difensore…
però nel momento in cui questi cerca disperatamente di lanciarsi sul lato destro
scoperto, quello dove appunto chiunque avrebbe calciato la palla in quella
situazione… L’immagine di Sepp Maier lanciato verso la sua sinistra, con le
braccia protese ma con la testa rivolta alla sua destra ad osservare la palla che
sfila oltre la linea di porta vicino ai suoi piedi, non veloce, ma in maniera
irreparabile, fu un istante lungo come una vita intera! Un’intuizione geniale
che non poteva non passare alla storia: il tiro più semplice verso l’angolo più
improbabile e lontano! Più che un tiro, una metafora del Genio!
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