Con l’avanzare dell’età mi
accorgo sempre più spesso che i miei pensieri viaggiano all’indietro, alla
ricerca dei volti che hanno frequentato la mia vita. Tra i tanti, fa sempre
capolino con prepotenza quello di Aranka Koubikova ed il ricordo di quella
mattina di 38 anni fa su quel piccolo terrazzo affacciato su Vaclavske Nàmesti.
Le scrissi molte volte senza
avere risposta e non ebbi più sue notizie, fino ad una mattina di fine novembre
del 1989, quando il postino mi consegnò un pacchetto proveniente da Sušice; lo aprii e all’interno c’era solo una scatola
di fiammiferi: il retro, in piccoli caratteri, recava la scritta: “Prodotto
dalle industrie Solo – Sušice (CS) – La capitale mondiale dei
fiammiferi”. All’interno, tra i bastoncini trovai un foglietto arrotolato
minuziosamente; lo srotolai e vi lessi: “Nel caso la sua credenza ne fosse
priva – Non smetta di credere alle leggende: l’importante non è raggiungere
Itaca, ma non smettere mai di correrle incontro ”.
Udine, agosto 2017
Il volto di Aranka Koubikova di tanto in tanto fluttua ancora nei miei pensieri ma quando accade è solo una dolce immagine che accende un sorriso colmo di tenerezza: da quella mattina di novembre 2006 ho conosciuto molte nuove leggende di cui ignoravo completamente l'esistenza e non ho mai più smesso di correre incontro a Itaca. Che pur rimanendo sempre la stella polare del mio viaggio, resta ben lontana dall'essere raggiunta. E meno male.
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