mercoledì 31 gennaio 2018

LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE - TELEMATICAMENTE E NON - NELL' A.D.E.

Questa storiella inizia con la morte di un genitore: un fatto della vita che la maggior parte di tutti gli esseri umani si trova prima o poi a dover fronteggiare ad ogni latitudine del pianeta, ma in Italia, per la circostanza, la burocrazia di stato vuole distogliere i superstiti dall'elaborazione del lutto, regalando il meglio di sè. Cercherò di risparmiare allo sfortunato lettore, per quanto possibile, i tecnicismi avvertendolo nel contempo che purtroppo, se interessato alla storia, un po' del linguaggio ermetico per soli iniziati alle frequentazioni abituali dell'A.D.E. (Agenzia delle Entrate a scanso di equivoci, tanto è la stessa cosa) lo dovrà necessariamente subire. Bene. Anzi male, malissimo: in una giornata di metà febbraio un uomo lascia questa valle di lacrime e in tempo zero la banca blocca il suo conto corrente. La vedova ottantenne a cui resta il 60% della pensione del coniuge - e meno male direte voi, di che si lamenta -  per poter sbloccare il conto corrente necessita di depositare alla banca la dichiarazione di successione, altrimenti "rien a faire".  Fin qui niente di eclatante, si dirà - basta rivolgersi ad un CAF o ad un professionista. L'anziana signora non vuole sostenere costi aggiuntivi e decide di farsi aiutare dal figlio coerede. Non è la successione di un petroliere, ma di un pensionato che lascia solo un c/c e una porzione dell'abitazione in cui viveva con la moglie. Un cittadino nell'era del fisco "precompilato, digitale, semplice e amico del contribuente" dovrebbe potercela fare da solo, specialmente se lavora da sempre in un ufficio amministrativo come addetto alla contabilità. Ok. Dopo fatiche di cui vi tralascio i dettagli tecnici, il nostro volonteroso "erede" riesce con l'aiuto e le "bestemmie" di un informatico di professione con esperienza  ultradecennale a scaricare i software necessari per la compilazione e l'invio telematico del documento digitale. Ore impiegate per la compilazione del documento: 0,5 - Ore necessarie per il rilascio delle password e la predisposizione del proprio pc per riuscire nell'intento: 3 ore di trasferta e permesso dal lavoro, previo appuntamento, all'ADE per ricevere l'abilitazione a FISCOTRONIC, 5 ore di lavoro per scaricare il software di cui 2 da parte di tecnico abilitato con numero di bestemmie del suddetto non quantificabile. La procedura telematica - obbliga - il contribuente ad effettuare il pagamento on-line delle imposte liquidate in automatico (655 euro circa) indicando un IBAN ed il Codice Fiscale del contribuente abilitato a FISCOTRONIC e che presenta la dichiarazione. Tutto questo viene compiuto il 15 marzo marzo e già due giorni dopo, la dichiarazione è stampabile con i numeri di registrazione dell'Ufficio competente e pronta per essere portata in Banca. Bene. Male, anzi malissimo: il giorno 17 marzo la Banca contatta la vedova e comunica di non aver potuto eseguire il pagamento perché codice fiscale del presentatore ed IBAN del conto non sono allineati, benché il presentatore (figlio) sia delegato ad operare sul conto. Il figlio, interrompe le ferie, si reca presso l'Istituto ed effettua il pagamento dei tributi utilizzando la procedura cartacea, come da istruzioni della banca stessa. Il giorno 31/03 gli eredi ricevono, ognuno al loro domicilio, due "amichevoli" buste verdi delle dimensioni di un pacco - questo si non solo metaforico - in cui l'A.D.E. liquida imposta sulla successione e le sanzioni per tardivo pagamento richiedendo il pagamento entro 60 giorni di 805 euro, comprensivi dei diritti di notifica (25,16 euro). Trascorsi infruttuosamente i 60 giorni - avvisano - si procederà con la riscossione con aumento di interessi e spese. OK. L'erede, abituato alle stranezze che si sviluppano nei meandri dell'A.D.E. non si scompone più di tanto e la cosa più complessa si rivela calmare la madre ottantenne dallo shock della notifica della simpatica busta verde "ATTI GIUDIZIARI", spiegandole che è tutto a posto e che la notifica dipende probabilmente da incomunicabilità temporale tra sistemi informatici e banche-dati. Insomma per la serie - tranquilla mamma, prendo un giorno di ferie vado all'ADE, evidenzio che il pagamento era già stato effettuato e la cosa si sistema. Bene. Male. Anzi malissimo. Dopo una mattinata intera passata nell'ADE con tre code diverse e il colloquio con tre "demoni" diversi fino ad arrivare al Demone massimo (il capoufficio) l'unico risultato è stato quello di sentirsi dire: "Il pagamento è tardivo e le sanzioni sono dovute, l'unica cosa che posso fare è abbinare il pagamento cartaceo alla dichiarazione telematica. La banca non doveva scartare il pagamento, vedetevela con loro." E la buona fede del contribuente sancita quale esimente dallo Statuto del contribuente approvato con Legge n. 212/2000? ??   - Risatina del Demone - "Faccia istanza di annullamento delle sanzioni in autotutela ma le dico già che non le rispondiamo. Il sistema informatico non mi permette l'annullamento delle sanzioni e per casi come questo non abbiamo istruzioni superiori in tal senso. Può però sempre fare ricorso." - Si, per 200 euro e per poi dover pagare bolli e professionista un importo almeno 5 volte superiore e aspettare l'esito tra 5 anni, se va bene ?  Questa volta  a ridere è stato l'erede. Pagherà la sanzione. Male? No, bene anzi benissimo. Fare da solo gli è costato comunque molto di meno che rivolgersi ad un professionista per svolgere tutta la pratica. Bene. No, male, anzi malissimo se si considera la scrotociclosi insorta nel periodo pre e post natalizio al malcapitato erede fiducioso nel fisco amico. E se penso alle condizioni in cui si trova il cittadino-contribuente nel nostro caro e amato paese mi viene la nausea. Niente di nuovo si dirà. Vero. Nonostante sia un bel po' che sono fuori dal giro, sentire storie come questa non hanno mai smesso di farmi impressione. 

Viva l'Italia

L'Italia liberata
L'Italia del valzer
L'Italia del caffè
L'Italia derubata e colpita al cuore
Viva l'Italia
L'Italia che non muore.
Viva l'Italia presa a tradimento
L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento
L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura
Viva l'Italia
L'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia
L'Italia che è in mezzo al mare
L'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare
L'Italia metà giardino e metà galera
Viva l'Italia
L'Italia tutta intera.
Viva l'Italia
L'Italia che lavora
L'Italia che si dispera e l'Italia che s'innamora
L'Italia metà dovere e metà fortuna
Viva l'Italia
L'Italia sulla luna.
Viva l'Italia
L'Italia del 12 dicembre
L'Italia con le bandiere
L'Italia nuda come sempre
L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste
Viva l'Italia

L'Italia che resiste.


FRANCESCO DE GREGORI









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