Ricordare il 9 novembre 1989 significa per me ripensare ad un momento in cui l’impossibile può diventare non solo possibile ma addirittura reale, contro ogni previsione. Avere 23 anni nella primavera 89/90 e respirare quel clima di ottimismo e slancio verso un futuro che ci pareva pieno di pace, sicurezza, prosperità e abbattimento delle distanze sociali tra ricchi e poveri è stato magnifico. Anche a distanza di 31 anni, quando è sin troppo evidente che quel clima di euforia si è completamente perduto nelle pieghe di un futuro, divenuto presente e passato prossimo, molto diverso da quanto avevamo ritenuto ingenuamente più certo, che possibile. E ogni anno che passa, cresce la nostalgia per quel "sentire" che si è diluito nello scorrere del tempo e del verificarsi dei fatti della Storia e. delle nostre Vite.
Sport, Memoria, Pensieri & Arte varia oltre il Natisone dall'antica capitale del Friuli
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post in evidenza
NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM
25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...
-
"E adesso ci prepariamo per una difficilissima trasferta in quel di Cividale", così il tecnico canturino Nicola Brienza ha conclus...
-
Il 2025 è iniziato in piena sintonia con la tradizione in casa Gesteco, con l'inversione dei ruoli tra Babbo Natale e la Befana: se infa...
-
Nella suggestiva cornice della Fondazione De Claricini Dornpacher di Bottenicco di Moimacco, si è svolta ieri sera la tradizionale Cena di N...
Nessun commento:
Posta un commento