Per il treno lanciato a tutta velocità della Gesteco, reduce da 6 vittorie consecutive, nella nona giornata di andata la stazione da superare per continuare l’inseguimento ravvicinato alla locomotiva Mestre, prima e ancora imbattuta, era rappresentato dalla Virtus Padova, formazione che fatica nella parte bassa della classifica con soli tre successi nelle prime otto gare. Le aquile godevano dei favori del pronostico, anche per il fatto di scendere in campo nel fortino inespugnabile di Via Perusini (una sola sconfitta in oltre 40 gare di campionato disputate dall’ottobre 2020), e sono riuscite alla fine a mantenere l’inviolabità stagionale, nonostante se la siano vista davvero brutta nelle battute finali di un match in cui di certo non hanno offerto una delle prestazioni all’altezza delle loro possibilità.
Pillastrini
rimescola le carte rispetto alle gare precedenti e parte con Chiera, Rota, Battistini,
Ohenhen e Laudoni e i suoi senza troppo dannarsi riescono a portarsi avanti
quasi d’inerzia grazie al contributo importante di Ohenhen e di Chiera in
attacco e dell’inconsistenza dei patavini in fase offensiva ed il punteggio è
di 13-9 a 4’01” quando il coach richiama in panchina Battistini e Rota per
Miani e Cassese. Il cambio non giova ai ducali che stentano al tiro, perdono
concentrazione in difesa, subiscono alcune incursioni di Cecchinato e il
pareggio sul 15-15 è cosa fatta a 1’32”, con il vantaggio esterno che si
concretizza al 59” (15-16) e la prima frazione si chiude sul 16-18 con Rota a
ridurre il vantaggio degli ospiti con un tiro dalla lunetta. L’inizio del
secondo quarto è ancora sottotono per la Gesteco che continua a non trovare la
via del canestro, a giocare contratta e con poca intensità e bisogna attendere
il 7’33” per vedere un canestro di Paesano sottomisura per impattare sul 18-18
e poi una tripla di Cassese e ancora Paesano a riportare avanti le aquile sul 23-20
a 6’13”, con il coach ospite costretto a chiamare minuto per stoppare la
ritrovata vena della Gesteco. Ci pensa ancora Battistini con un gioco da 3+1 a
4’33” ad allungare sul 30-22 per il massimo vantaggio cividalese, ridotto poi a
5 lunghezze da un gioco da 2+1 dell’ex capitano APU Michele Ferrari. Il ritorno
in campo di Ohenhen ha un buon impatto, con il numero 34 ducale che a 2’29”
cattura un bel rimbalzo offensivo e infila la retina ospite e tiene Padova a 7
punti (35-28). Nel finale di tempo la Gesteco spreca alcune occasioni per
allungare ancora e permette ai veneti di riportarsi a meno 3 (35-32) a 5” dall’intervallo
lungo. Due tiri di Rota a seguito di un ingenuo fallo antisportivo degli ospiti
e un canestro di Miani a fil di sirena riportano Cividale avanti di 7 con il
tabellone che segna 39-32.
Il
terzo quarto si apre con la Gesteco che cerca l’allungo decisivo e si trova a
+10 con un bel canestro da sottomisura di Laudoni a 7’02” (44-34), vantaggio
conservato al 6’29” con piazzato di Paesano (46-36); nella seconda parte della
frazione i “pistoleri” ducali s’inceppano per 2 minuti e consentono invece agli
ospiti di rientrare sul 48-44 a 2’24”, prima che una tripla di Miani riporti il
punteggio a 51-44. Nel finale di tempo, sfruttando il maggior tasso tecnico, le
aquile riescono a mantenere il controllo e chiudono avanti 53-46, vantaggio
comunque ancora non rassicurante in vista del finale. L’ultima frazione vede
ancora la Gesteco “sparare” a salve e i veneti che tenacemente si rifanno sotto
sul 53-50 a 7’36” con coach Pillastrini che rimanda in campo Chiera e
Battistini per cercare di far riprendere la “navigazione” ai ducali, mentre
Ferrari avvicina ancora i suoi sul 53-52.
A
questo punto il pubblico che aveva fino ad ora seguito in maniera tiepida i
propri beniamini cerca di dare la scossa con un incitamento più partecipe, ma
sul campo l’equilibrio non si schioda: 55-54 a 4’14” dalla fine. Padova si
porta avanti a 3’57” (55-56) e fa scendere il gelo sul Paladucale per un finale
di match tutto in salita e sicuramente inatteso; a 2'35” è ancora parità
(57-57) dopo un tiro su due di Laudoni dalla lunetta ma un tiro di Ferrari e un
tecnico a Battistini a 1’58” tengono i veneti avanti sul 57-58 a 1’29”.
Purtroppo lo “show” negativo al tiro continua e un altro tecnico a Laudoni a 1’04”
mettono Padova nelle condizioni di mettere a segno il colpaccio che non t’aspetti.
A 41” una penetrazione di Rota fissa il 59-59 e il successivo tiro in lunetta
porta avanti i padroni di casa 60-59 mentre Padova fallisce il tiro del nuovo
sorpasso e ancora Rota si guadagna un fallo che lo manda in lunetta per il
61-59. Il Palagesteco può liberare la gioia per il passato spavento quando la
tripla del successo esterno dell’ex capitano APU Michele Ferrari s’infrange sul
ferro a 2 secondi dalla sirena finale.
Ancora una volta tutto è bene quello che
finisce bene, anche al termine di una prestazione sottotono delle Aquile con
percentuali inusuali al tiro e che stavolta hanno visto davvero da vicino la sconfitta
casalinga e permesso agli avversari di rimanere troppo a lungo nel match, nonostante
la loro sterilità offensiva (1/15 il tiro dall’arco).
UEB
GESTECO Cividale – VIRTUS Padova
61 – 59
(16-18,
39-32, 53-46)
UEB
GESTECO CIVIDALE
Miani
5 (1/4, 1/3), Chiera (k) 10 (1/4, 2/8), Cassese 5 (1/2, 1/5), Laudoni 8 (2/5,
0/3), Rota 7 (1/2, 0/4), Battistini 10 (1/10, 2/3) Balladino n.e., Paesano 8
(4/7), Furin n.e., Rocchi (0/1, 0/5)
Micalich n.e., Ohenhen 8 (3/4)
Allenatore:
Stefano Pillastrini
Vice:
Giovanni Battista Gerometta e Marco Milan
Tiri
liberi 15/23, Tiri da due 14/39, Tiri da tre 6/31, Rimbalzi 51 (30 dif. 21
off.)
VIRTUS
PADOVA
Cecchinato
9 (2/6, 1/5), Pellicano 14 (3/4, 0/2), Bocconcelli 11 (5/10, 0/2), Schiavon (k)
2 (1/3, 0/2), De Nicolao 2 (1/2), Marangon n.e., Ferrari 12 (4/7, 0/1), Lusvarghi
9 (2/7, 0/1), Balducci (0/1), Lovisotto (0/3, 0/2).
Allenatore:
Riccardo De Nicolao
Vice:
Alberto Garon e Luca Pittarello
Tiri
liberi 20/24, Tiri da due 18/43, Tiri da tre 1/15, Rimbalzi 40 (31 dif. 9 off.)
Arbitri:
Federico Barra e Regis Mauro Ferrero
Spettatori
650 circa
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