mercoledì 24 maggio 2023

UDINE E CIVIDALE A GARA 5 DEL PLAY OFF: NE RESTERA' SOLTANTO UNO.

"Ne resterà soltanto uno" tuonava il "cattivo" capoclan Kurgan prima di affrontare il duello conclusivo con il "buono" Connor MacLeod - Cristopher Lambert nella celebre pellicola del 1986 "Highlander - l'ultimo immortale" di Russell Mulcahy, quasi avesse voluto anticipare quello che 37 anni dopo sarebbe accaduto in un palazzetto molto lontano e assai meno noto di New York, al termine di gara 5 del derby friulano del primo turno di play-off di serie A2 2022/23. Nel fortunato, quanto a critica e botteghino, film anglo-americano in molti sanno com'è andata a finire: il potente, temibile e arrogante Kurgan, dopo aver dato l'impressione di poter sbarazzarsi agevolmente del rivale, soccombe sorpreso sotto i colpi del belloccio ma meno aggressivo e romantico MacLeod. Naturalmente in un action-fantasy movie, in cui la sceneggiatura stereotipata aveva già fatto perire nientemeno che Sir Sean Connery per opera del cattivone, l'unico che poteva rimanere in vita era il "buono". Assai meno prevedibili e più complicate invece le cose in gara 5 del "derby" Udine - Cividale per capire chi "resterà" in piedi al suono della sirena finale e raggiungerà presumibilmente Forlì nella semifinale del tabellone che in fondo consegnerà la promozione nella massima serie a solo una delle 8 contendenti che si erano presentate ai nastri di partenza dopo la regular season. Per quanto riguarda invece la fortuna al botteghino e il giudizio della critica, fatte le debite proporzioni, siamo assolutamente in linea con il successo di "Highlander", così come quello che abbiamo visto in campo e sugli spalti nelle quattro gare precedenti ben ricalca l'andamento spettacolare, l'approccio sentimentale, il ritmo infuocato e ricco di suspense e le location suggestive della pellicola diretta da Russell Mulcahy. Chi ha partecipato, sia esso osservatore, tifoso, appassionato, giocatore, tecnico o dirigente ne serberà un ricordo indelebile negli anni a venire. E' chiaro che tutte e due le tifoserie "giurano" da parte loro che il terribile Kurgan si trova nella parte avversa e che sperano di vestire domani sera loro i panni che furono quelli di Cristopher Lambert. Per lo spettatore neutrale in sala in attesa di gustarsi l'ultimo atto - ammesso che si possa rimanere neutrali in una sfida che vede due modi di intendere e fare pallacanestro molto diversi - non può che applaudire tutti i protagonisti per quanto sino qui hanno fatto vedere: palazzetti stracolmi con un tifo entusiasta e generalmente improntato alla massima correttezza, giocatori che si sono dati battaglia senza esclusione di colpi e gesti tecnici apprezzabili con i loro condottieri a far ricorso a tutte le abilità in possesso per mettere in scacco l'avversario, riuscendo entrambe a violare i fortini "nemici". Una vera e propria goduria per tutti gli appassionati di pallacanestro, un vero e proprio spot per questa disciplina sportiva e un sacrosanto sberleffo a chi riteneva dannosa la coesistenza di due club di provincia a soli 17 km di distanza e di cui uno con sede in una cittadina di 11.000 abitanti. Del perchè il favorito alla vigilia di gara 5 resti sempre quello di gara 1 lo hanno spiegato e lo stanno spiegando commentatori ben più autorevoli e su mezzi d'informazione ben più prestigiosi di un blog indipendente, per cui mi astengo dall'aggiungere ulteriore inchiostro o bit nel server. Senza scomodare l'abusato "Davide contro Golia", mi limito ad osservare che ben diversi saranno gli effetti della caduta per chi dovrà cedere il passo a chi sarà l'uno che continuerà la stagione almeno per i prossimi 10 giorni. Quale sia il finale, per molti è già un successo.

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