mercoledì 3 aprile 2024

LA BILANCIA DI ANUBI

"Sono stufa, Rubèn! Questa è l'ultima vacanza che facciamo da soli insieme!" Con queste parole Dolores aveva colto di sorpresa il pittore spagnolo sul ponte del battello quando questo aveva appena lasciato alle spalle Luxor e, solcando le calme e piatte acque del Nilo, era iniziata la navigazione in direzione di Aswan, dove la vacanza, come quella ormai di milioni di turisti prima di loro, sarebbe continuata, via aria, verso l'ultima tappa di quel soggiorno nella terra dei faraoni: il tempio di Abu Simbel. Rubèn rimase tra il sorpreso e l'infastidito nell'udire l'intimazione della donna perché nel voltarsi verso di lei, lasciando per un attimo la vista del fiume che si tingeva dei colori di un tramonto reso ancor più spettacolare dalle nubi all'orizzonte, non aveva trovato sul volto di Dolores il sorriso che manifestava la sua solita sottile ironia ma bensì una smorfia di sincero disappunto.

 "E adesso che succede? Non mi avrai mica preso sul serio tutte le volte che in questi giorni ti ho detto che non voglio più nessuno tra i piedi e che desidero continuare a bearmi della mia solitudine? Era chiaro che si trattava di "presenti esclusi", sei come una sorella per me, Dolores!" replicò Rubèn, cercando di minimizzare la cosa e volgendo di nuovo lo sguardo verso il sole che ormai era quasi del tutto scomparso sotto la linea di navigazione, mentre la donna si avvicinò a lui ed iniziò a parlare guardando anch'essa in direzione del tramonto. 

"E' proprio questo il punto, caro mio! Sono stufa di dover giustificare ogni volta a gente estranea che io e te non stiamo insieme e che siamo solo amici! Nessuno ci crede... e mi danno della bugiarda ogni volta che dico che dormiamo persino insieme senza sfiorarci, a parte le notti in cui tu ti agiti come un indiavolato nel sonno e mi svegli scalciando, svegliandomi e costringendomi a spostarmi sul divano, dove c'è!! Ogni volta che vedo i sorrisini di nascosto di chi dice che siamo amanti e non lo possiamo confessare! Oppure sentire dal sapientone di turno dire che  - se è vero che siete amici non è sano - che una reale amicizia tra un uomo e una donna non è contemplata nella natura umana. Basta! Ieri sera a cena, la nostra vicina di stanza, mi ha detto - non si offenda ma se non siete marito e moglie, oppure due amanti clandestini, allora uno dei due o tutti siete dell'altra sponda e questa storia dell'amicizia è una copertura! Basta, non ne posso più! Rubén é ora che io e te la smettiamo di consolarci a vicenda e torniamo di nuovo a navigare in mare aperto, accettando i rischi dell'amore." 

"Chi? Io e te insieme? Stai scherzando vero? Dopo tanti anni, pure se m'innamorassi di te - cosa ovviamente impossibile - non ci proverei neanche se fosse l'incarnazione di Osiride ad impormelo,  fosse solo per non confermare tutti quei luoghi comuni che mi hai rovesciato e che ho già sentito un milione di altre volte volte! E, post scriptum, se io scalcio la notte, tu invece ti svegli sempre troppo presto e regolarmente interrompi il mio sonno e soprattutto i miei sogni!"  Disse invece Rubén, mentre vicino allo scafo del battello si stavano avvicinando delle piccole imbarcazioni a motore condotte da ragazzini che in tutte le lingue del mondo proponevano la vendita di falsi reperti archeologici e papiri destinati a fare bella mostra in tanti salotti dell'Europa e del Nord America.

La replica di Dolores non si fece attendere: "Ma smettila! Io con te non ci starei neanche sotto tortura! Lo sai bene, neanche se fosse il medico ad ordinarmelo come rimedio ad un male incurabile! Io credo che sia davvero arrivato il momento per me di allontanarmi e di rimettermi in gioco. Accettare i rischi, lasciare da parte tutta la "pesantezza" che mi tiene ancorata nel porto sicuro della nostra Amicizia e che mi fa immediatamente vedere tutti i difetti e le controindicazioni in qualsiasi uomo che si avvicina a me, prima che io regolarmente lo scaraventi in mezzo al deserto e che io sigilli i miei sentimenti e soprattutto i miei istinti nella camera mortuaria della grande Piramide."

Rubèn capì allora che Dolores non stava scherzando e che l'aveva colto davvero di sorpresa, scegliendo quel teatro naturale da mille e una notte per dare una svolta alla sua vita e alla loro amicizia e così, voltando le spalle ai mille colori di quel Nilo insanguinato, si distese su una delle panche poste a prua del battello fissando il cielo che iniziava ad diventare buio, mentre anche il vociare dei ragazzini provenienti da sotto oramai si faceva sempre più lontano.

"Rubén, non posso più accorrere al tuo capezzale ogni volta che ti schianti; tu lo sai che ti voglio bene e sempre te ne vorrò ma sento anche che per te sono una sorta di salvagente e mi sono accorta che io ho finito con trarre piacere e nutrimento nel sentirlo, rendendomi conto di essermi ancorata a te, alla tua vita piena di mille cose nella quale io ho capito di essere in fondo solo una spettatrice. E soprattutto di non voler essere altro che una spettatrice, e questo ora mi va stretto. Adesso mi pesano tutti gli inviti che ho respinto e i tanti sguardi che ho evitato, tutte le volte che altre vite mi erano passate accanto e io non me ne sono nemmeno accorta, ed è un peso che mi toglie l'aria, che mi rende faticoso oltremodo respirare. E' ora di levare le rispettive ancore Rubén: tu imparerai a navigare senza la mia scialuppa ed io a sentirmi libera di prendere tutte le batoste del mondo e dalle quali mi sono sempre tenuta al riparo, grazie a te e alla nostra Amicizia.

Si avvicinò e, bloccando prima con la mano la bocca di Rubèn che voleva replicare,  poi posò lentamente le sue labbra su quelle dell'amico e gli diede un tenero, ma casto bacio.

"Vado a dormire Rubén e mi raccomando stanotte: non scalciare!! Ho bisogno di un sonno pieno di sogni!" 

E così gli voltò le spalle lasciando la prua del battello per infilarsi sottocoperta mentre Rubén si alzò in piedi, si accese il solito sigaro cubano e avvertì il desiderio di un buon bicchiere del suo Brandy Cardenal Mendoza Carta Real, ben consapevole che, date le circostanze, sarebbe rimasto insoddisfatto; si portò sulla murata del battello e fumando, iniziò a portare lo sguardo all'orizzonte, divenuto scuro in quella notte egiziana senza Luna, in un silenzio rotto solo dallo sciabordio delle acque del Nilo che s'infrangevano sul battello in navigazione e sotto un cielo in cui brillavano costellazioni posizionate diversamente dal suo solito punto di osservazione di calle Magdalena, 23 a Toledo.

Era rimasto completamente spiazzato dal discorso e dalle conclusioni della donna.

Mentre lei voleva togliere l'ancora, spiegare le vele verso il mare aperto dell'Amore e della Vita prima di finire divorata dai rimpianti per i troppi no che aveva imposto, lui invece desiderava alleggerire in porto l'animo appesantito dai troppi sguardi che aveva ricambiato e dalla troppa vita a cui aveva detto si. E soprattutto da parecchi no che non era riuscito a dire. Lei pensava che il meglio fosse ancora avanti a sé al di fuori dei sepolcri della Valle delle Regine, mentre lui si stava convincendo che fosse passato e sigillato in qualche tomba della Valle dei Re.

Si erano scoperti essere per l'ennesima volta agli antipodi nei confronti delle richieste del proprio animo e della Vita e per questo, concluse, la loro Amicizia non sarebbe finita mai, anche se ora aveva intrapreso nuovi percorsi e nuove distanze per coronare lo stesso reciproco bisogno: alleggerire le proprie Anime.

Fino al giorno in cui i loro cuori sarebbero stati pesati sulla bilancia di Anubi.

        

  

     

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