lunedì 22 aprile 2024

L'OROLOGIO HA SCANDITO LE DIECI. ADESSO SI SALE SUL TRENO PLAY-OFF

 

Ieri si è conclusa la regular season del campionato di serie A2 2023/24 con lo scoccare dell'ultimo turno della fase ad "orologio" che ha fatto incrociare le squadre dei due gironi rosso e verde e determinato la classifica finale degli stessi per la fase finale della stagione; da domenica 5 maggio quindi si aprirà la post season che sancirà le due promozioni nel "paradiso" della massima serie con i play-off e le rimanenti 4 retrocessioni nell' "inferno" della serie B nazionale, insieme ad Orzinuovi e Casale Monferrato che, piazzandosi all'ultimo posto dei rispettivi gruppi, hanno già salutato la serie A2.

"Orologio" che ha fatto discutere molti sulla sua opportunità, visto l'andamento non proprio "svizzero" delle sue lancette per diverse compagini che, vuoi alcune perché già con la pancia piena" di obiettivi stagionali già raggiunti e altre per supposti calcoli di convenienza circa accoppiamenti più o meno desiderati in divenire nella post-season, mentre hanno fatto la gioia di altre come Cividale e Rimini che si sono rese protagoniste di due scalate notevoli, mutando faccia al loro campionato.

Record di 10 vittorie su 10 per le Aquile ducali e score di 9 su 10 per i romagnoli, risultati difficilmente pronosticabili e che hanno portato i rispettivi club al settimo e sesto posto finale, dopo che avevano terminato la prima fase con l'acqua alla alla gola i friulani  - terz'ultimi a 14 punti e in piena zona play-out - e appena due punti sopra i riminesi invischiati anch'essi nella bagarre di coda.

Comunque sia la formula "cervellotica" andrà in pensione, perché dalla prossima stagione il format sarà quello di un girone unico nazionale con 20 squadre a darsi battaglia; prima di salutarla definitivamente resta sotto gli occhi di tutti la diversa competitività dei due gironi e suona stonato il verdetto finale in cui l'ottava del girone verde - Vigevano - con 22 punti disputerà i play-off, mentre Cento  - con 30 punti nona del girone rosso - dovrà giocarsi ben 10 partite di play-out per certificare la salvezza, che a quanto è lecito prevedere lascerà in lotta Nardò con una miracolosa Chiusi, rispettivamente con 24 e 20 punti per conquistare il secondo posto che vale la conferma in A2, mentre lascerà poco altro che il ruolo di sparring partner alle tre squadre del girone verde - Luiss Roma (18 punti), Agrigento e Latina (16 punti). 

Agli uomini di Stefano Pillastrini ora il tabellone prevede l'incrocio contro Cantù, con il fattore campo a favore dei lombardi - secondi del loro girone ma strapazzati la vigilia di Pasqua in via Perusini dalle Aquile Gialloblù; la sfida è sicuramente tutta in salita per Cividale se non altro per la necessità di dover violare almeno una volta il palazzetto canturino - si gioca a Desio - che rappresenta uno dei fortini più "caldi" ed ostici per gli avversari, al cospetto di una società ricca di antico blasone che l'attuale dirigenza vuole rinverdire risalendo al piano nobile.

I play-off rappresentano da sempre un "torneo" a sé stante dove le indicazioni maturate nella stagione regolare spesso perdono di significato, con l'esplosione a sorpresa di outsider oppure con la rinascita di roster importanti che avevano "dormito" e che si accendono proprio in vista delle partite da "dentro o fuori" che in un mese regalano la promozione.

Cosa aspettarsi dunque adesso da Cividale, ora che l'obiettivo stagionale della salvezza è stato raggiunto ed in più con l'accumulo di un nuovo prestigioso record e di entusiasmo sulle rive del Natisone? Una gita celebrativa in Brianza con la  "pancia piena" e il piede che molla l'acceleratore  dopo due mesi di corsa a tutto gas, poi tutti in ferie a godersi il meritato riposo?

Oppure una sfida giocata senza risparmio, con il coltello tra i denti sorretta da quella voglia di stupire ribaltando i pronostici che sembra far parte del DNA del club del Presidente Micalich?

Chi conosce Stefano Pillastrini sà bene che lui è "animale da Play-off" e si diverte solo quando prova vincere tutte le partite - spesso riuscendoci - ed in più  la circostanza che un eventuale scalpo dei blasonati canturini vorrebbe dire regalare alla Marea Gialla e a tutto l'ambiente friulano con ogni probabilità un derby con Udine in semifinale, può rappresentare ulteriore benzina nel motore della sua squadra per fare una nuova impresa sportiva.

Per cui è ragionevole attendersi che Cantù, il passaggio del turno, se lo dovrà sudare partita dopo partita.

Per le Eagleas non è arrivato ancora il momento di festeggiare tra canti e balli, come ormai tradizione da tre anni a questa parte, l'ennesima stagione da ricordare. Comunque vada. 

E che dire delle altre due regionali?

Udine arriva nel tabellone desiderato - quello dove non c'è Trapani - e incrocia un avversario non proprio irresistibile  - la Juvi Cremona sesta nel girone verde con 28 punti e ben 8 sconfitte su 10 nella fase ad orologio mentre Trieste con uno scatto di reni a Rieti nell'ultimo turno conserva il quinti posto e sfiderà Torino in fase calante ma con il fattore campo a favore dei piemontesi.

Per gli ambiziosi friulani ora che il cammino è sul sentiero desiderato il focus sarà quello di recuperare fisicamente i suoi acciaccati uomini chiave Clark e Caroti e ritrovare mentalmente lo spirito di gruppo che fino a qualche settimana fa li ha fatti disputare una stagione da protagonisti, prima di incassare sconfitte in serie nella chiusura della regular season.

Trieste invece appare una scheggia impazzita sulla quale è meglio astenersi da qualsiasi previsione: il rischio di sbagliare è vicino all'unità sia per chi pronostica un'immediata ed incolore uscita di scena sia per chi giura invece che il suo indiscutibile talento diffuso e le sue individualità sapranno mettersi in equilibrio solo adesso che il giuoco "si fa duro".

E i duri iniziano a giocare.

   

   

   

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