I festeggiamenti organizzati dalla società si sono articolati su di un programma di eventi a vari livelli e luoghi, ma quello aperto urbi et orbi per salutare come si deve la stagione che se ne va in archivio e i giocatori e lo staff prima delle meritate vacanze, quest'anno non avrà la "piazza" di Cividale come teatro ma bensì il palcoscenico glamour del Tenda di Lignano, definita dal Presidente Micalich come la seconda casa del team ducale.
Che sia stata dal punto di vista emotivo un'annata per cuori forti nessuno può dubitarne: partenza ancora sotto l'effetto della sbornia allucinogena del fantastico debutto in A2 e della epica serie di play-off con Udine, avvio in cui le coraggiose scelte estive di rinnovo di metà roster e rinuncia al secondo "stranger" presto non si rivelano all'altezza delle aspettative, successivo periodo nero che tocca il punto più basso alla vigilia di Natale quando l'APU Udine maramaldeggia in via Perusini infliggendo un pesantissimo 59-92 - peggior passivo della storia gialloblù - dopo che anche Verona, Nardò, Fortitudo, Orzinuovi e Piacenza avevano già sbancato quello che un tempo era l'inespugnabile fortino cividalese.
Il pubblico continuava ad incitare, ad essere vicino a squadra, staff e dirigenza ma lo stesso coach Pillastrini, in conferenza stampa solitaria dopo l'ennesimo capitombolo dichiarava, assumendosi tutte le responsabilità: "dobbiamo guardarci le spalle per evitare l'ultimo posto e conquistare i play-out".
In quel momento in cui gran parte degli osservatori "neutrali" davano oggettivamente in serio pericolo il mantenimento della categoria per le Aquile è emersa la forza della dirigenza che, sempre a detta del coach - non si è messa alla caccia dei colpevoli ma alla ricerca delle soluzioni - ed ha individuato in Doron Lamb e Luca Campani gli innesti giusti per dare in mano al "Farmacista" Stefano Pillastrini i principi attivi per confezionare il farmaco in grado di curare il gruppo e ridargli "l'antico" vigore.
La compostezza, il rifiuto di qualsiasi isterismo e il senso della misura di tutto l'ambiente che frequenta i seggiolini di Via Perusini hanno fatto poi il resto, lasciando lavorare in tranquillità il gruppo senza fargli nel contempo mai mancare il proprio incitamento.
Così la l'Aquila incenerita è divenuta più simile alla mitologica Araba Fenice, ricomponendosi dalle ceneri ed ha messo in scena una rimonta con i contorni prima della scalata dello Stelvio e poi di un'entusiasmante volata alla "Jonathan Milan", mettendo insieme dal 6 gennaio 2024 tra fine della regular season e la conclusione della fase ad orologio, uno score di ben 13 vittorie e due sole sconfitte.
Conquistata così la salvezza dalla porta principale con la conquista addirittura del settimo posto, il gruppo poi con la testa è rimasto ben focalizzato sul parquet ed ha regalato ai suoi tifosi due memorabili incontri in via Perusini contro la corazzata Cantù nel quarto di finale del play-off, battuta a gara 3 e poi costretta a stare con il cuore sospeso fino all'ultimo secondo di gara 4 seguendo il tiro da tre di Lucio Redivo impattare ancora una volta sul ferro, negando ai gialloblù e al loro "popolo" l'adrenalina di gara 5.
Una stagione che nel suo svolgimento insomma ricalca proprio tutti i canoni del film hollywoodiano, con un gran secondo tempo ed il lieto fine che fa uscire lo spettatore soddisfatto dalla sala, portandosi a casa le ultime belle immagini e dimenticarsi della delusione di un primo tempo non all'altezza delle aspettative.
Finita la festa e il meritato riposo, seguito con interesse il finale dei play-off che decreterà le due promozioni - possibile una finalissima Trieste-Udine - e quello dei play-out che manderà in serie B quattro squadre - segnato il destino di Latina ed Agrigento, praticamente anche quello della Luiss Roma resta da capire se Chiusi riuscirà ad acciuffare per i capelli la salvezza a spese di Nardò, con Cento beatamente già in salvo, per la dirigenza ducale sarà già ora di rimboccarsi le maniche e programmare la stagione 2024/25.
Quella della serie A2 a 20 squadre ad unico girone che vedrà ai nastri di partenza anche piazze storiche come Pesaro e Brindisi appena retrocesse dal piano di sopra e salutare le due che saliranno dalla B, senza più la necessità di interpretare e fare i calcoli di contorte fasi ad orologio.
Salvo sorprese al momento delle iscrizioni con cancellazioni e ripescaggi, quando invece dei risultati sportivi contano solo gli aspetti contabili e fiscali.
L'asticella si alza ancora per la UEB in tutti i sensi, ma sulla scorta di quanto visto e vissuto, l'ambiente gialloblù può andare per qualche mese tranquillamente "in vacanza" da via Perusini, in attesa di riabbracciare vecchi e nuovi beniamini per un'altra, possiamo scommetterci, stagione per "cuori forti".
E il cronista? Anche per lui è arrivato il tempo di chiudere il pc, fare un "bilancio" e pensare al prossimo anno, magari da trascorrere sulle gradinate, lasciando la sedia ai professionisti.
E grazie di cuore, naturalmente, a tutti i lettori che fino a qui hanno dedicato a queste pagine digitali il loro tempo e loro attenzione.
Grazie a te per l estro , il garbo e la creatività con cui hai raccontato questa intensissima stagione .
RispondiEliminaE avere sempre interpretato li spirito di questa avventura
Sono gilbo , lo speaker
RispondiEliminaGrazie Gilbo, e complimenti a te per l'inesauribile carica che infondi a tutto l'ambiente!
EliminaGrazie SIOR BEPPE per tutti i commenti sempre molti obiettivi e coinvolgenti
RispondiEliminaGrazie per il feedback!
EliminaCaro Beppe, le ultime righe non mi sono piaciute. Vuoi dire che dovremo fare a meno dei tuoi commenti, delle tue pagelle! Non se ne parla! Ormai sei diventato il terzo uomo del dopopartita (dopo Davide e stefano) e sei nettamente avanti ai professionisti che hai citato!
RispondiEliminaTi ringrazio per il feedback, in ogni caso sarà una decisione non facile e molto sofferta.
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