Oramai mancano solo 3 giorni e 65 km per raggiungere la meta finale, lasciando alle spalle i tanti km di cammino compiuto con passo spedito in un'alternanza di paesaggi meravigliosi, sole, vento, pioggia, nebbia ... altipiani assolati e percorsi in cui le salite e le discese si alternano in mezzo a boschi di querce tappezzati di felci, piccoli villaggi con case dai tetti di pietra, antiche chiese, pascoli e odori di bosco. Un passo dietro all'altro con le braccia che accompagnano il movimento in modo armonico, testa e corpo che si fondono in questa dimensione mai provata ... di pace, di annullamento automatico di qualsiasi cattivo pensiero. In superficie le giornate sono di una monotonia stucchevole: sveglia all'alba provocata dai rumori della camerata, in velocità preparare sempre allo stesso modo lo zaino, rapida toeletta, stessi vestiti e via per 7-8 ore di cammino, arrivo a destinazione alla meno peggio negli angusti spazi consentiti per i propri effetti personali, doccia ristoratrice, riposo, passeggiata defaticante nel paese di arrivo, cena comunitaria e notte più o meno agevole tra zaini, odori e rumori umani vari, sacchi a pelo che se indossati ti fanno risvegliare per il calore e se non indossati ti fanno poi risvegliare per il freddo ed il giorno dopo si ricomincia il copione trovando sulla strada le persone che avevi incontrato sin dal primo giorno di cammino. Credo che nello stupore a cui ogni giornata porta comunque questo ripetersi incessante risieda uno dei segreti rivelati del cammino compiuto fino ad oggi. Il resto? E' presto per svelare altre carte, ci sono ancora da "giocare" le giornate finali di questo "Mundial" di Spagna 2012. Il viaggio alla ricerca di "San Giuseppe" è ben lontano dall'essere terminato: posso però già dire che l'idea, tanto sofferta e contrastata, di fare questo Viaggio è stata un'idea meravigliosa.
Sport, Memoria, Pensieri & Arte varia oltre il Natisone dall'antica capitale del Friuli
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