domenica 25 giugno 2017

MUTAMENTI

« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma »

Una prima chiave di lettura, potrebbe essere la seguente: ogni Entità cela dentro di sé non solo il germe del suo sviluppo ma anche quello della sua putrefazione, sia questa Entità l’Individuo oppure un’Organizzazione di singoli individui. Ci siamo mai chiesti perché in tutte le cose c’è un inizio ed una fine ? E come se la natura ogni volta si preoccupasse di voler terminare un ciclo in cui però la fine non è esattamente identica all’inizio, anzi la sua unicità è tale che non potrà essercene un altro nelle stesse condizioni. Ma la fine di un ciclo potrebbe essere appunto l’inizio di un nuovo ciclo che procede in natura con una sorta di “finalismo”. Quando Giovanni, nell’Apocalisse, fa dire al suo Cristo:”Io sono il Primo e l’Ultimo, l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine, l’Origine e il Punto d’arrivo”, voleva forse dirci che questo processo lo si riscontra nell’esistenza dell’uomo e degli organismi viventi  in generale? A dissolvere la materia ed interrompere il funzionamento meccanico di un organismo vivente possono certo concorrere incidentalmente anche agenti esterni imprevedibili, si pensi ad esempio il proiettile sparato da un’arma da fuoco che lede gli organi vitali oppure agli esiti di un incidente stradale o più in generale tutte le volte in cui l’organismo non è in grado di fronteggiare forze naturali di origine a lui esterna (un crollo, un naufragio ecc..). Escludendo però tali eventi incidentali scopriremmo che in tutti gli altri casi, che rappresentano una netta maggioranza, la putrefazione del corpo è causata da malattie originate da agenti interni all’organismo stesso; la Vita che un giorno è germinata grazie alla fusione degli elementi maschile e femminile nel mondo animale e dalla fusione del seme con gli altri elementi della Natura nel mondo vegetale, anche si potessero neutralizzare tutte le cause incidentali, è già stato codificato e programmato ad origine che un giorno la Vita stessa abbandoni ineluttabilmente la materia che temporaneamente l’ha ospitata.
Gli uomini muoiono e le istituzioni si sciolgono, ma ciò accade senza che individui e organizzazioni svaniscano nel nulla: l’Umanità continua a sussistere con la necessità invariabile di progredire e il progresso avviene sempre incorporando e integrando necessariamente  “la putrefazione” del singolo o di una comunità.
“Nulla si crea o si distrugge, tutto si trasforma” .


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