« Nulla si crea,
nulla si distrugge, tutto si trasforma »
Una prima
chiave di lettura, potrebbe essere la
seguente: ogni Entità cela dentro di sé non solo il germe del suo sviluppo ma
anche quello della sua putrefazione, sia questa Entità l’Individuo oppure
un’Organizzazione di singoli individui. Ci siamo mai chiesti perché in tutte
le cose c’è un inizio ed una fine ? E come se la natura ogni volta si
preoccupasse di voler terminare un ciclo in cui però la fine non è esattamente
identica all’inizio, anzi la sua unicità è tale che non potrà essercene un
altro nelle stesse condizioni. Ma la fine di un ciclo potrebbe essere appunto
l’inizio di un nuovo ciclo che procede in natura con una sorta di “finalismo”. Quando
Giovanni, nell’Apocalisse, fa dire al suo Cristo:”Io sono il Primo e l’Ultimo,
l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine, l’Origine e il Punto d’arrivo”, voleva
forse dirci che questo processo lo si riscontra nell’esistenza dell’uomo e
degli organismi viventi in generale? A
dissolvere la materia ed interrompere il funzionamento meccanico di un
organismo vivente possono certo concorrere incidentalmente anche agenti esterni
imprevedibili, si pensi ad esempio il proiettile sparato da un’arma da fuoco
che lede gli organi vitali oppure agli esiti di un incidente stradale o più in
generale tutte le volte in cui l’organismo non è in grado di fronteggiare forze
naturali di origine a lui esterna (un crollo, un naufragio ecc..). Escludendo però
tali eventi incidentali scopriremmo
che in tutti gli altri casi, che rappresentano una netta maggioranza, la
putrefazione del corpo è causata da malattie
originate da agenti interni all’organismo stesso; la Vita che un giorno è
germinata grazie alla fusione degli elementi maschile e femminile nel mondo
animale e dalla fusione del seme con gli altri elementi della Natura nel mondo
vegetale, anche si potessero neutralizzare tutte le cause incidentali, è già stato codificato e programmato ad origine che un
giorno la Vita stessa abbandoni ineluttabilmente la materia che temporaneamente
l’ha ospitata.
Gli uomini
muoiono e le istituzioni si sciolgono, ma ciò accade senza che individui e
organizzazioni svaniscano nel nulla: l’Umanità continua a sussistere con la
necessità invariabile di progredire e il progresso avviene sempre incorporando e
integrando necessariamente “la
putrefazione” del singolo o di una comunità.
“Nulla si
crea o si distrugge, tutto si trasforma” .
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