Le chiesi di spiegarmi cosa ci fosse di diverso
rispetto al solito e lei ancora più sorpresa mi disse: ma che domande mi
fai? È ovvio che qui sono al sicuro! tu non mi giudichi e mi ascolti! Azzardai: allora potremmo dire che la tua insicurezza
deriva dal fatto di temere il giudizio degli altri e di non riuscire ad essere
ascoltata? Lei rimase un po’ in silenzio e poi esclamò: si,
proprio così! Continuai: Come ti fa sentire questo adesso? – che
dovrei avere meno paura del giudizio degli altri ed essere capace di farmi
rispettare di più! Le rimandai che questo desiderio era emerso molte
volte durante i nostri incontri e lei mi disse che si stava convincendo che
questo era il suo problema principale da risolvere.
Passammo all’analisi del disegno dell’animale
simbolo: aveva scelto un cagnolino e non aveva inserito alcun motto. Le domandai come mai non avesse inserito nessuna
frase e lei mi disse sbrigativamente che l’aveva omesso perché non aveva avuto
il tempo di farlo; allora le dissi se si sentiva di farlo ora e lei mi disse
ridendo: Voglio una casa con giardino tutta per me!.
Lei, continuando a ridere, di buona lena iniziò a
spiegarmi perché aveva scelto il cagnolino quale animale simbolo. Mi
riconosco nel cane perché è un’animale fedele, che sta sempre attaccato al suo
padrone, lo protegge anche a costo di farsi del male .. e quando ne combina
una, le prende, non si ribella e va via con la coda tra le gambe … abbaia ma
non morde il padrone.
Le feci notare che aveva disegnato un cagnolino e
lei mi disse che si sentiva un cagnolino perché il cagnolino è più carino del
cane, perché può ispirare maggiore tenerezza. Le dissi che erano passati quasi due mesi da quando
aveva fatto quel disegno e se oggi si sentisse di confermarlo.
Mi rispose che forse oggi avrebbe disegnato il cane
in maniera diversa, più grande e meno carino perché oggi penso che voglio
meno tenerezza e più rispetto.
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