martedì 18 luglio 2017

METAFORE NAVIGANDO TRA AMORE E SPORT

Un giorno senza conoscere nulla l’uno dell’altra saltarono insieme su di una barca senza neppure aver idea di quale fosse la loro destinazione … sapevano solamente che ci volevano salire e che non volevano affondare; poi pensarono che quella era la barca sulla quale da sempre avevano sognato di salire, successivamente si convinsero che anche la barca era stata sempre lì ad aspettarli e che la sua destinazione era la Salvezza. In seguito amaramente scoprirono che troppo avevano fatto aspettare la barca e che la navigazione verso la salvezza perciò sarebbe stata più che agitata. Infine le tempeste lungo la rotta furono così violente da superare le previsioni e il porto di arrivo divenne solo un lontano miraggio.  In mezzo alla furia degli elementi lei smise di parlare e lui invece di guardare la realtà preferì affidarsi al sogno e così, lentamente andarono alla deriva, fino a che lei, si portò sul bordo e si gettò tra i flutti mentre lui la lasciò andare rimanendo da solo sulla barca.
L’Amore è dono incondizionato ma non può diventare qualcosa a senso unico: ha bisogno che il destinatario dia libera accettazione per poter vivere! Qui non si tratta di pensare che in una coppia o in una relazione affinché funzioni ognuno debba dare alla pari, ci sono momenti in cui rema più uno e fasi in cui lo fa l’altro, ma fondamentalmente nessuno mai si sogna di chiedere all’altro di non remare più! 
E’ la metafora di Bearzot e Paolo Rossi: Bearzot credeva in Rossi contro ciò che sembrava evidente e contro l’opinione saccente e stizzita del mondo intero e Paolo Rossi lo ripagò sbloccandosi al momento decisivo: ma Paolo, pur sfiduciato e ancora fuori forma, voleva dimostrare con tutto se stesso di non essere finito e non  si sognava nemmeno per un attimo di chiedere lui a Bearzot, di essere sostituito e messo da parte; se ne fosse solo accorto indirettamente, Bearzot non avrebbe esitato a spedirlo, neanche in panchina tra le prime riserve, ma addirittura in tribuna, tra chi non aveva neanche la possibilità teorica di scendere in campo, come fece poi in Messico quattro anni dopo.

Il fatto di essere innamorato di qualcuno non dà per questo alcun diritto, né può dare nessuna aspettativa.  

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...