martedì 10 aprile 2018

OMAHA BEACH

Ruben aveva lasciato l'auto a noleggio davanti all'ingresso del cimitero americano di Coleville sur mer e si era avviato con passo sicuro lungo il sentiero che si perdeva nella boscaglia; dopo venti minuti, superata l'ultima collinetta sferzata dal vento, si era trovato davanti a sé il mare e la spiaggia di Omaha. Il passo si arrestò e lo spagnolo rimase impietrito, come un monumento alla memoria sulla cima dell'ultima altura. Alla vista di quel paesaggio fu impossibile per Ruben non inondare tutte le sue reti neurali con il dilemma che lo stava "tormentando" in quei giorni. Il Passato. Peso o Risorsa? Zavorra che imprigiona rendendo di fatto impossibile il cambiamento o ancora di salvezza contro il pericolo percepito della dissoluzione, considerata l'indecifrabilità del futuro e l'insipidezza del presente? C'erano momenti in cui la bilancia pendeva da una parte e altri in cui invece si spostava repentinamente dall'altra. Nell'impossibilità di ricevere una risposta dalle immagini che penetravano la retina, Ruben realizzò che, nonostante tutto, era più il tempo che impiegava cercando di concentrarsi sulle azioni del presente. Era l'unico modo per trovare una pacifica convivenza con il "male di vivere", avendo compreso che, in fondo, quello era davvero il suo più fedele "compagno di viaggio".  

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...