venerdì 6 aprile 2018

PASSO D'ADDIO, 2 MARZO 2018

E' arrivato il passo d'addio al Palcoscenico. e l'atto finale è buon testimone di come si è sviluppata la mia "carriera": anche questa volta congiunzioni astrali avverse, come la settimana più fredda dell'anno e l'ospite principale che comunica il forfait la sera prima. Fui morso dal demone per il palcoscenico mentre frequentavo la scuola elementare e, come tutti coloro che vengono morsi da qualche demone, sognavo di raggiungere i vertici e di poter vivere grazie ai talenti che il demone mi aveva assegnato o più semplicemente di dedicargli le migliori energie per tutta la vita. Oggi posso dire di aver dedicato da allora, erano gli anni '70, tante energie e di essere riuscito nella mia Vita a fare le cose migliori probabilmente proprio in quest'Arte, anche se non sono riuscito neanche per un attimo ad avere la possibilità di diventare un'artista "professionista" e tutte le volte che sono riuscito solo a sfiorare questa opportunità, le "congiunzioni astrali" sono state avverse, mancando a volte solo il "centesimo per fare l'euro".
Voglio usare una metafora calcistica, oggi che mi appresto a giocare la mia "ultima partita".
Tutti i ragazzini che s'innamorano del calcio sognano un giorno di poter partecipare alla coppa del mondo per i colori nazionali e vincere il trofeo. Anche per me e nella mia Arte è stato così.
Non ci sono andato neanche lontanamente vicino, ma in ogni singola "partita" sono sicuro di aver dato sempre il massimo e anche se davvero fossi riuscito ad arrivare sotto i riflettori del "Bernabeu" per la finale, nulla sarebbe potuto cambiare nell'impegno profuso e probabilmente neanche nelle emozioni che ho provato.
Come stasera, al passo d'addio.

Cividale del Friuli, 2 marzo 2018

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