giovedì 17 maggio 2018

ALCUNE INFORMAZIONI SUL POPOLO RUSSO 1941/1945

Terminata la fase iniziale dell'offensiva germanica, dove nei villaggi ucraini i tedeschi venivano accolti quasi come liberatori, il popolo russo fa fronte con grande tenacia ed in modo compatto nella lotta contro l'invasore; 150.000 studenti e mezzo milione di casalinghe entrano nelle fabbriche, si aboliscono le ferie e si impongono 3 ore al giorno di straordinario… durante il conflitto 120 milioni di russi consumeranno meno beni di consumo di 48 milioni di inglesi e ogni russo riceverà un terzo del grasso, della carne e dello zucchero di un suddito di Sua Maestà.
La guerra provoca una seconda rivoluzione industriale e costringe il Paese ad affrontare sforzi produttivi ritenuti impossibili: in 5 giorni vengono smontati impianti industriali e trasferiti su carri ferroviari a centinaia di km di distanza, mentre migliaia di operai si spostano anche di 30 km al giorno per raggiungere le stazioni più vicine.
La pausa invernale permette di raddoppiare il numero delle divisioni, vengono chiamati alle armi le classi dal 1905 al 1918, si producono 4.550 nuovi carri armati, 3000 aerei, 4000 cannoni e 50 mila mortai: si sta formando l'esercito e l'aviazione più potente del mondo, animato senza precedenti dalla propaganda di Regime ad una lotta patriottica per la salvezza della Patria e del Socialismo.
Lo stop alle operazioni belliche imposto dalle proibitive condizioni climatiche invece ha un duro effetto sul morale e sulle forze degli eserciti invasori, che contano 100.000 congelati, di cui 2.000 da amputare sul posto.
In quel vero e proprio inferno dei vivi, il nostro contingente, essendo stato coinvolto fino ad allora in pochi scontri di retrovia, ha appena saggiato in quale tragedia sia stato scaraventato ed incomincia ad apprendere con chiarezza l'entità del dramma solo al momento dell'arrivo del "Generale Inverno"…

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