giovedì 7 giugno 2018

MILESTONE

Che sabato, "quel" sabato! L'atmosfera di quella fantastica giornata è la cosa che più mi ha colpito: c'era qualcosa di non so che nell'aria, prima la grande attesa e la grande tensione, poi via che lo spettacolo procedeva, la certezza che la vittoria non ci sarebbe sfuggita maturava in modo sempre più convinto, ed infine, nel momento del mio discorso, quel successo tanto sperato si materializzava ai nostri occhi! Ora tutto appartiene già ai ricordi: l'interminabile pomeriggio in teatro, la preoccupazione di vedere la sala semi-deserta, il "chi si estranea dalla lotta è un gran figlio di mignotta" urlato insieme nei camerini prima di iniziare, i complimenti di tutti dopo il trionfo, la nostra esaltazione alla chiusura del sipario del primo atto, gli inchini finali, gli applausi a scena aperta, gli abbracci, la maxi bevuta in pizzeria con tutto il cast finalmente unito. 
Come dimenticare quelle sensazioni così profonde, quelle emozioni così forti? Non devo fare niente, perbacco! guai a dimenticarle: dovranno rappresentare, come benissimo hanno fatto quelle de "LA GIARA", il risultato dei sacrifici e dovranno essere per sempre uno stimolo per il futuro.
Ora però bisognerà dimostrare che la nostra è "vera gloria" ed è qui, che inizia il difficile; si dovrà sempre rispettare quel principio di umiltà e di spirito di sacrificio che sono la ricetta del successo, nutrendosi di quello spirito di "non appagamento" e di "lotta continua" che ci animano ora e che non dovremmo perdere neanche in seguito.

23 DICEMBRE 1983

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