lunedì 16 luglio 2018

GUFI SFIGATI

Finalmente è finito! Il campionato del mondo di Russia 2018 si è concluso con il trionfo dei "Blues" guidati da "Gastone" Didier Dechamps a spese degli irriducibili croati, costretti a rivestire nell'ultimo atto, loro malgrado, i panni di "Paolino Paperino": fare il pieno di simpatia da parte di tutto il mondo non francofono, o quasi, ma ritornare in Patria a "tasche vuote". E così finalmente noi italiani finiremo di essere costretti ad uscire ogni sera a cena da single con i migliori amici e le loro fidanzate, avendo maturato un'ulteriore consapevolezza: anche come "gufi" siamo proprio sfigati.
Si chiude un mondiale che a tutti noi, orfani dell'Inno di Mameli, ha veramente lasciato un beffardo retrogusto ancora più amaro: è stato il trionfo del tanto bistrattato calcio all'italiana, proprio nell'edizione in cui i suoi massimi - un tempo - esecutori erano assenti. Le due finaliste hanno lastricato la strada verso la finale con prestazioni caratterizzate da una grande capacità di attendere l'avversario tutti dietro la linea della palla, chiudergli ben bene tutti i varchi, per poi infilarlo negli spazi con ripartenze - diciamo pure contropiedi - mortali come il morso improvviso di un serpente. Oppure sfruttando al massimo le palle che, di "inattivo", hanno solo il nome: calci piazzati dalla "tre quarti" per falli subiti in azioni magari di "alleggerimento" e calci d'angolo. Come spesso già accaduto in passato, le squadre che hanno cercato di vincere i match decisivi con il gioco d'attacco, vedi il Belgio o il Brasile o con il possesso palla, vedi Spagna, si sono dovuti accontentare al più dei complimenti degli esteti, ma: "zero tituli." 
Quindi Onore - pure a denti strettissimi e con potentissimo mal di pancia - ai vincitori, capaci nella prima ora di gioco della finale di segnare due gol senza mai tirare in porta per poi buttarne dentro altri due nel giro di qualche minuto ai primi e - forse ultimi - due tentativi! E' il football bellezza! (o la bellezza del football?). Quanto a noi, per l'occasione, sfigati guardoni, è tempo di gioire - forse. Da oggi si riparte in "cerca" di allori con tanta voglia di lasciarci alle spalle questo mese orrendo.
Certo, considerata l'età media della squadra campione del mondo e gli ampi margini di miglioramento di diversi suoi uomini chiave, temo che per un po' saremo costretti a frenare la loro "grandeur" solo opponendogli i nostri datati trionfi che, numericamente, doppiano ancora i loro; quanto al  "tornare a cena" con qualche top model, simpatica ed intelligente... il timore di un lungo digiuno è molto forte al pensiero che al momento tutte le nostre speranze di rispolverare gli "antichi fasti" sembrano basate esclusivamente sulla "rinascita" di Supermario Balotelli.
Urgono idee. Urgono umiltà e facce nuove. E tanta pazienza. E coraggio. E forse di aprire le porte a chi ha fame.

    

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

NOTTI MAGICHE ANTE LITTERAM

25 giugno 1983 – Arrivo al campo mezz’ora prima del fischio d’inizio, di corsa dopo essere riuscito a fuggire da una riunione familiare ...