martedì 24 luglio 2018

LO SGUARDO DI MEDUSA

“Hanno scommesso sulla rovina di questo Paese. E hanno vinto”. 
Cit. Il Capitale Umano, regia di Paolo Virzì, 2014 
Le famiglie italiane: i più ricchi diventano più ricchi, ma se non calpestassero la gente e le leggi perderebbero tutto in meno di 24 ore. Non c'è più middle-class, i più poveri naturalmente rischiano di essere ancora più poveri, e sperano di sbarcare il lunario facendo il grande salto. Possono essere marci e pronti a vendere la loro famiglia con l'illusione di potere e ricchezze in un Paese a cui è rimasto ben poco da offrire. - Recensione da www.film.it 

Naturalmente l'analisi va presa per quello che è: una generalizzazione e come tale ha i limiti di tutte le generalizzazioni. Ci sono anche situazioni diverse. Divenute assolutamente minoritarie, di "nicchia", tanto per usare un'espressione cara ai contemporanei.
La vera Speranza non sta nelle "nicchie" ma è come sempre riposta nei giovani e nella loro capacità di diventare, oggi più che mai, dei novelli "Perseo", tagliando la testa delle Meduse genitoriali che li tengono pietrificati con i loro esempi, più che con i loro sguardi. Al sottoscritto, rientrante fra quelli che sono divenuti, divengono e sono destinati a diventare sempre più poveri, resta solo l'amarezza di aver visto vanificati i personalissimi, fragili, scomposti, ingenui, erronei e tardivi sforzi per evitare questo "presente". Un tempo, per placarmi, mi bastava ricordare una battuta del Sergente Lorusso - Diego Abatantuono in un altro celebre film di Gabriele Salvatores - Mediterraneo: "Avete vinto voi - gli ho detto - ma non vi darò mai la soddisfazione di considerarmi vostro complice. E me ne sono andato via dall'Italia". Non mi basta più, guardando mio figlio e ripensando a tutti i miei allievi con cui negli ultimi anni ho avuto la fortuna di condividere l'aula. Anche perché dall'Italia, me ne sono andato solo con la testa. Chiedo loro Perdono.

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