martedì 1 settembre 2020

PATENTE NAUTICA

Il termine governare nasce in mare, traendo il suo etimo dal latino gubernare = reggere il timone (gubernum - timone, timoniere), a sua volta derivato dal greco antico κυβερνάω (kubernao) - tenere la "testa" di una nave, mantenere la rotta. 

L’etimo è comune in tutte le lingue romanze, per cui abbiamo il francese gouverner, lo spagnolo gobernar, il portoghese governar e il rumeno a guverna; le cose assumono sfumature più “terrestri” nelle lingue anglosassoni dove l’inglese to rule origina dal francese antico riule a sua volta derivante dal latino rēgularegolo o squadra, asticella oggetto necessario per tracciare linee e confini, mentre il tedesco regieren affonda le radici direttamente nel latino rĕgĕre, participio passato del verbo rĕgo - regolare, correggere, fissare, tracciare i confini. 

Se vuoi conoscere un popolo impara la sua lingua, dicevano saggiamente gli studiosi di linguistica. 

Che la si voglia vedere alla latina – saper tenere la rotta di una nave in mezzo alle bizze del mare – oppure come gli anglosassoni – mettere i paletti e fissare le regole tra territori diversi e magari contesi, il “mestiere” di governare richiede la capacità di saper prendere decisioni coerenti con il percorso stabilito e aver poi la competenza e l'abilità di procurarsi le risorse necessarie per mettere in pratica le decisioni. 

Lasciando da parte tanto gli slogan e la facile demagogia, così come la negazione dei problemi o la minimizzazione degli stessi, per cercare da abili timonieri quale possa essere, se non il più sicuro, almeno il miglior porto d’arrivo date le condizioni.

In caso contrario, ogni azione sarà vana, costosa e inefficace, come ci ricorda da qualche millennio Lucio Anneo Seneca: ignoranti quem portut petat nullus suus ventus est - nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa in quale porto vuole approdare (Lettere a Lucilio - LXXI, 3).

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