Spesso alla vigilia di match importanti o della partecipazione a manifestazioni prestigiose succede che alla squadra che ci arriva da outsider e senza i favori del pronostico i terzi rivolgano un pacioso: "Complimenti, comunque vada sarà un successo." Chi ha fatto sport sa benissimo che quella è la frase più inutile e fastidiosa che si possa sentire perché, poche balle, quando arrivi ad una finale c'è solo un modo per uscirne bene: vincere! e a maggior ragione quando ci arrivi senza averlo programmato ad inizio stagione. Ci sono certi treni che nella vita e nella storia non ripassano, e quando non riesci a salirci su l'unica cosa che puoi sinceramente sentire è una grande delusione che devi vivere fino in fondo. Punto e basta.
Quindi il primo pensiero che va alla Gesteco Cividale in viaggio verso le Marche per l'ultima e decisiva partita che può valere un risultato straordinario, al limite del miracoloso, come la promozione in serie A2 è solo uno: dovete vincere.
Se questo malauguratamente non dovesse accadere, nell'immediato non ci sarà nessuna consolazione e tutti - dirigenti, staff tecnico, giocatori, tifosi e semplici simpatizzanti - cadremmo nella delusione più nera e la frase: "comunque sia è stata una grande stagione" servirebbe solo ad aumentare il fastidio per il traguardo mancato all'ultimo passo.
Poi, dopo qualche giornata l'umore nero se ne andrà e solo allora tornerà in primo piano la straordinaria, epica impresa di Davide Micalich e del suo entourage: quello di riuscire nel momento storico più avverso che ci poteva essere a dare vita ad un progetto vincente e di grande respiro sportivo in una realtà minuscola per dimensioni anagrafiche, ma grande quanto a sete di sport e passione sportiva come Cividale.
In questo senso davvero potremmo anche dimenticarci di gara 5 e di come andrà: questa stagione resterà per sempre scritta nella storia della pallacanestro regionale - e forse oltre - perché rappresenta, tralasciando pure qualsiasi considerazione sotto l'aspetto squisitamente tecnico, un esempio straordinario di che cosa riesce a fare la passione quando si unisce alla competenza, alla determinazione, allo spirito di gruppo e al coraggio di inseguire un sogno, perché solo chi sogna può dar corpo ad un progetto vincente.
E tutti, dagli addetti ai lavori, ai tifosi e a tutto l'ambiente cividalese e regionale avranno una sola parola da dire quando rivolgeranno lo sguardo alla società di Davide Micalich e agli sponsor che hanno creduto nel progetto: Grazie.
La speranza più profonda è che la stagione 2020/21 sia solo l'inizio di una bella e lunga storia sportiva per la UEB e per Cividale: allora si, sarà veramente un Successo con la Esse maiuscola. Quanto a domani: o si vince o si vince.
"Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso".
RispondiEliminaGoethe