Regalarsi e regalare ai proprio
tifosi un Natale con i fiocchi mettendo sotto l’albero lo scalpo dell’APU OWW
Udine ma soprattutto aggiungendo 2 punti alla propria anemica classifica era
alla vigilia un’impresa degna di rivaleggiare con le prodezze che Tom Cruise
sforna nell’arcinota serie di Mission Impossible, aggiungendoci pure un pizzico
di evoluzioni care al Maverick di Top Gun.
Il verdetto del campo è stato
impietoso, perché la “truppa” di Vertemati non ha fatto sconti e sfoggiando
ancora una volta il suo micidiale tiro dall’arco si è guadagnata altri due
punti utili nel suo inseguimento alla vetta, condannando i ducali a passare
delle festività con poche luci per addobbare l’albero.
Pillastrini si affida in partenza a
Rota, Redivo, Cole, Dell’Agnello e Berti mentre Vertemati risponde con Monaldi,
Clark, Gaspardo, Alibegovic e Delia con i ducali subito molto reattivi sotto il
canestro ospite e match in grande equilibrio (9-10 a 5’26”), perché Udine
sfoggia sempre percentuali dall’arco stile NBA contro la vivacità dei padroni
di casa e guadagna il primo allungo sul 9-15 a 4’10” dopo un’altra tripla di un’implacabile
Monaldi e una penetrazione di Ikangi; le Aquile però non mollano e si riportano
sotto con Miani e Dell’Agnello, con Udine che non si fa impressionare e mantiene
5 punti di vantaggio a 1’06” (20-25) dopo essersi portata sul +9 e chiude ancora
avanti la prima frazione 23-29. Alla ripresa del gioco riprende il “bombardamento”
e Udine vola sul +15 a 7’56” (23-38) sempre grazie al tiro dalla distanza
azionato da un ottima circolazione della palla a cui la Gesteco non riesce a
replicare sul fronte offensivo e Pillastrini chiama minuto per cercare di
fermare l’inerzia; niente da fare, perché i suoi non riescono a trovare
conclusioni pulite e devono attendere 4’51” dalla sirena di metà gara per
smuovere il punteggio con un 1/2 ai liberi di Marangon (24-41) quando la gara è
già compromessa e le squadre che vanno al riposo sul 33-53. Nel terzo quarto
Udine non alza il piede dall’acceleratore, continua a macinare le sue soluzioni
di gioco e costringe i gialloblù a viaggiare in apnea su parziali che si
dilatano fino ai 30 punti di margine, anche perché in campo tra i ducali inizia
a serpeggiare rassegnazione mentre sulle tribune continua incessante il tifo di
casa come se nulla fosse successo. L’ultima frazione è utile solo ai fini
statistici, perché stasera troppo è apparso il divario tra le due squadre anche
solo per contenere il passivo, per un derby che va in archivio sul 59-92 finale
per Udine e che è stato lontano parente dei precedenti solamente per un quarto
di gara.
UEB
GESTECO CIVIDALE – APU OWW UDINE 59 – 92
(23-29, 33-53, 41-71)
UEB GESTECO CIVIDALE
Marangon 9, Redivo 6, Miani 6, Mastellari
3, Rota (k) 12, Furin n.e, Dri n.e., Pittioni n.e., Berti 8, Isotta 6, Cole 2, Dell’Agnello
7.
Allenatore: Stefano Pillastrini
Vice: Federico Vecchi e Alessandro
Zamparini
Tiri liberi 7/8, Tiri da due 17/33,
Tiri da tre 6/27, Rimbalzi 30 (23 dif. 7 off.)
Vedovato
2, Clark 10, Alibegovic 11, Caroti 12, Gaspardo 12, Delia 12, Da Ros 3, Herdic 2, Agostini, Monaldi (k) 24, Ikangi 4.
Allenatore:
Adriano Vertemati
Vice:
Giorgio Gerosa e Lorenzo Pomes
Tiri
liberi 16/19, Tiri da due 14/28, Tiri da tre 16/34, Rimbalzi 39 (29 dif. 10
off.)
Arbitri: Duccio Maschio di Firenze,
Fabio Ferretti di Teramo e Fulvio Grappasonno di Chieti
Spettatori 2.750
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