La
Gesteco, ancora imbattuta in questo inizio 2024, per la sfida alla capolista
Fortitudo Bologna è scesa nell’infuocata e prestigiosa arena di piazzale Azzarita
incassando all’ultimo momento il forfait di Lamb che ha dato il via libera all’impiego
di Vincent Cole per sostituire il connazionale, bloccato da un risentimento
muscolare al polpaccio sinistro.
Per
i ragazzi di Pillastrini bissare il successo della scorsa stagione con il
supporto di 300 tifosi arrivati da Cividale era più complicato di un sesto
grado esposto, al cospetto di un avversario “ferito” dalla sconfitta patita
sette giorni fa a Cento e alla ricerca dei punti necessari per blindare il
primato e la qualificazione alla coppa Italia, potendo contare anche sul rientro
di Pietro Aradori, mattatore all’andata in via Perusini con un bottino
personale di 30 punti.
Niente
da fare quest’anno, con una Gesteco che è riuscita a rimanere in partita solo
per metà gara, finendo poi per subire nettamente il maggior potenziale dei
rivali, sospinti come al solito dal loro caldissimo pubblico.
Nella
sfida tra due “mostri sacri” delle panchine italiane, Attilio Caja manda sul
parquet Fantinelli, Aradori, Bolpin,
Ogden e Freeman mentre Stefano Pillastrini rilancia con Redivo, Cole,
Mastellari, Dell’Agnello e Miani con l’aria di casa che fa bene a Mastellari
autore subito di una tripla e di una penetrazione con cui tiene in scia
Cividale in avvio (6-5 a 7’07”) prima che i padroni di casa prendano il largo
sfruttando alcune palle perse dei ducali (18-7 a 4’35”); a questo punto è Cole che
con 8 punti consecutivi tiene in partita le Aquile impedendo ai felsinei di
scappare via e chiudere avanti 29-20, perché la difesa gialloblù soffre la
maggiore fisicità della Effe e non riesce a trovare le adeguate contromisure. Nel
secondo periodo Lucio Redivo, tolta la maschera protettiva con cui aveva
iniziato il match, si presenta con una tripla e Rota con altri due punti portano
Cividale a meno 6, ma sottocanestro i bolognesi continuano a colpire nel
pitturato e ricacciano indietro il tentativo di sollecito aggancio, anche perché
la Gesteco non riesce a trovare con continuità la via del canestro e il
punteggio resta sul 34-27 a 5’58”; la seconda parte della frazione vede le
Aquile migliorare le soluzioni difensive e fallire in due occasioni il canestro
del meno tre prima con Dell’Agnello e poi con Marangon, prima che Aradori le
punisca per il 50-40 con cui si va all’intervallo lungo. Alla ripresa del gioco
Aradori con due triple consecutive in un amen scava subito un solco importante (56-40)
e che mette la partita di Cividale su di una salita sempre più ripida; è ancora
Cole con una tripla ad accorciare per cercare di rimettere la Gesteco in
partita (59-47) a 6’40” con coach Caja che chiama minuto, insoddisfatto del
calo di tensione palesato dai suoi. I felsinei al rientro in campo alzano
decisamente l’intensità difensiva e per
Cividale il match fila via (70-51 a 1’46”) senza rimedio, tra molti errori
dalla lunetta e sofferenza difensiva per un eloquente 76-55 con cui si arriva
alla penultima sirena. L’ultima frazione
non muta gli equilibri, con la Fortitudo che gestisce il margine accumulato ed
una Gesteco frastornata che non riesce a trovare il bandolo della matassa per tentare
di rimettere in discussione il match, in un finale in cui si fa comunque notare
Isotta con quattro triple consecutive.
(29-20, 50-40, 76-55)
FORTITUDO FLATS SERVICE BOLOGNA
Giordano, Galantini, Sergio, Aradori 24,
Bolpin 10, Kuznetsov, Panni 5, Fantinelli (k) 10, Freeman 25, Ogden 16,
Morgillo, Taflaj.
Allenatore: Attilio Caja
Tiri liberi 14/25, Tiri da due 29/33,
Tiri da tre 6/24, Rimbalzi 25 (20 dif. 5 off.)
UEB GESTECO CIVIDALE
Marangon 1, Redivo 9, Miani 11, Mastellari
5, Rota (k) 6, Furin n.e., Campani 2, Berti 2, Isotta 12, Cole 18, Dell’Agnello 11.
Allenatore: Stefano Pillastrini
Vice: Federico Vecchi e Alessandro
Zamparini
Tiri liberi 14/25, Tiri da due 17/25,
Tiri da tre 11/26, Rimbalzi 27 (dif. 22 off. 5).
Arbitri: Roberto Radaelli di
Agrigento, Alex D’Amato di Roma e Sebastiano Carascio di Siracusa.
Spettatori 5.000 circa
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