A meno di 48 ore dall’impresa che ha permesso
ai ragazzi di Pillastrini di allungare la serie, la Gesteco era chiamata a scalare
ancora una volta la “montagna” fatta di muscoli, fisicità e talento diffuso
della squadra canturina, obbligata a spendere tutto il proprio weekend in
Friuli invece di essere già in Brianza a preparare, come programmato, la
semifinale che vedrà opposta la vincente di questo quarto contro la già promossa
OWW Udine.
In tutto l’ambiente gialloblù, a
poche ore dall’inizio di gara 4, l’interrogativo era quello di capire se i
propri beniamini avessero esaurito tutte le energie disponibili nella
spettacolare rimonta nel finale di gara 3, dove avevano ribaltato il + 6 di
Cantù con un sontuoso parziale di 15-2, oppure disponessero ancora della forza
fisica e mentale necessaria per costringere gli avversari a sobbarcarsi, pur
sul terreno amico, i rischi di gara 5, la partita senza un domani.
La risposta del campo è stata che le
Eagles di “birra” ne avevano ancora tanta e hanno concesso il lasciapassare ai
canturini solo al suono dell’ultima sirena, dopo un match combattutissimo in
cui gli ospiti hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere
ragione dei ducali, beneficiando di una prestazione all’altezza della sua fama
da parte di Moraschini e del volere degli Dei del Basket all’ultimo respiro.
Pillastrini in partenza ripropone
Rota, Redivo, Marangon, Dell’Agnello e Miani mentre Cagnardi risponde con i
collaudati Hickey, Bucarelli, Nikolic, Baldi Rossi e Young in un ambiente
elettrico che assiste ad un avvio all’insegna del perfetto equilibrio e il
punteggio sul 7-6 dopo una tripla di Redivo a a 6’17” e Cividale subito a
difendere a tutto campo ed entrambe le contendenti che litigano con il canestro;
il tabellone segna 10-11 a 2’35” dopo un’altra tripla del Sindaco ed i due
coach che rimescolano i quintetti e Cantù prova l’allungo portandosi sul + 6
(10-16), con il tempo che si chiude 15-19 perché Cividale ribatte nell’ultimo
minuto della frazione. Si riparte e gli ospiti pigiano sull’acceleratore e
vanno sul + 8 (15-23) a 8’05” e poi sul
+ 10 (18-28) anche grazie ad un metro arbitrale che agevola la difesa canturina
ma la Gesteco non sbanda e con 4 punti consecutivi di Dell’Agello nel pitturato
costringe Cagnardi a richiamare i suoi per un time out sul 22-28 a 4’55” dall’intervallo
lungo; i suoi ripartono ancora di slancio e tornano sul + 9 (24-33) ma non
riescono nell’intento di scappare via perché il cuore gialloblù batte ancora
forte e in un amen i ducali tornano a – 4 (29-33) a 1’01”, fallendo poi il
possesso del meno – 1, con gli ospiti abili e fortunati ad infilare rocambolescamente
il 29-35 sulla sirena. La seconda parte del match si apre con Redivo che piazza
la tripla del 32-35 subito però imitato da Young a stretto giro e poi inizia un
botta e risposta dall’arco dove l’americano di Cantù spara a raffica e Gabriele
Miani lo segue ed il tabellone sul 40-41 a 5’25 e Cividale con il possesso del
possibile vantaggio che si tramuta nel pareggio con un uno su due di capitan
Rota dalla lunetta (41-41); quando Cagnardi chiama ancora minuto dopo una palla
persa dei suoi a 4’50”, il palazzo è una bolgia assordante e Rota replica prima
con due liberi a segno per il 43-41 e poi con la tripla del 46-44. Cantù però
vuole assolutamente evitare gara 5 e ci mette un attimo a rimettersi in parità
con due liberi di Burns (46-46) a 3’15” dalla penultima sirena, a cui poi si
arriva sul 51-55 perché i brianzoli sfruttano un gioco da 3 punti di Moraschini
e fallisce l’ultimo tentativo dall’arco di Cividale.
L’ultimo periodo si avvia continuando
il copione visto, con Cantù che cerca sempre l’allungo sfruttando il tiro dall’arco
di Moraschini e Cividale che resiste con azioni manovrate e il tabellone che
segna 60-63 a 6’40” dopo una tripla di uno scatenato capitan Rota, alla sua miglior
performance stagionale; due falli tecnici fischiati di seguito a carico dei
ducali mandano Cantù sul 60-65 a 5’50” e il match si avvia al finale in un
clima di battaglia con il punteggio di 63-68 a 3’09” dopo l’uno su due dalla lunetta di
Hickey; Redivo impatta il 68-68 a 2’10” con una tripla delle sue che sfrutta un
recupero di Dell’Agnello e poi il 70-70 a 1’48” con due liberi, mentre l’ultimo
minuto che ne segue è da infarto: Cantù gestisce il possesso a 31” dalla fine e
il tabellone sul 72-73. Hickey sbaglia la tripla ma sul rimbalzo la mischia premia
Cantù per la regola del possesso alternato a 5” e così mantiene il pallone tra
le mani; Dell’Agnello manda Baldi Rossi in lunetta a 4” ed il capitano ospite
realizza solo un punto (72-74) dando così alle Aquile il possesso del possibile
miracolo che però non si realizza perché il ferro respinge sia la tripla di Redivo
che il tentativo di tap-in di Marangon sulla sirena, Alla fine grandi applausi
per tutti in un clima di grande festa e sportività.
UEB GESTECO CIVIDALE – ACQUA SAN BERNARDO CANTU’ 72-74
(15-19, 29-35, 51-55)
UEB GESTECO CIVIDALE
Marangon 5, Balladino n.e., Redivo 17,
Miani 14, Mastellari, Rota (k) 17, Campani, Pittioni n.e., Begni n.e., Berti 3,
Isotta 3, Dell’Agnello 13.
Allenatore: Stefano Pillastrini
Vice: Federico Vecchi e Alessandro
Zamparini
Tiri liberi 16/18, Tiri da due 13/30,
Tiri da tre 10/26, Rimbalzi 31 (25 dif. 6 off.).
ACQUA
SAN BERNARDO CANTU’
Baldi
Rossi 4, Berdini, Nikolic 12, Nwohuocha n.e., Tarallo n.e., Bucarelli 2, Hickey
10, Burns 8, Moraschini 25, Young 13, Cesana.
Allenatore:
Devis Cagnardi
Vice:
Mattia Costacurta e Tommaso Sacchetti
Tiri
liberi 14/18, Tiri da due 15/37, Tiri da tre 10/24, Rimbalzi 40 (27 dif. 13 off.)
Arbitri: Enrico Boscolo di Venezia, Andrea Masi di Firenze, Andrea Coraggio di Roma
Spettatori 2.700 circa
Nessun commento:
Posta un commento