La Gesteco, reduce dalla scoppola di Rieti e ancora priva del lungodegente
Miani, ospitava una Juvi Cremona arrivata sulle rive del Natisone con due
vittorie consecutive in saccoccia e ben decisa ad incrementare la sua classifica
che attualmente la vede in lizza per evitare la zona rossa dei play-out.
L’obiettivo dei ducali, che recuperavano Berti dopo lo stop imposto da un
male di stagione, era invece quello di sfruttare al massimo il doppio impegno
ravvicinato in via Perusini per difendere il quarto posto, attingendo alle
riserve di energia ed entusiasmo fornite dalla Marea Gialla per compensare le
recenti fatiche accumulate in serie nelle ultime settimane costellate da match
assai impegnativi da un punto di vista psicofisico.
Cividale vendica la sconfitta al supplementare patita all’andata
condannando a fil di sirena gli avversari al termine di un match che a lungo
sembrava poter portare in porto con sicurezza e invece ha dovuto conquistare
con le unghie e con i denti all’ultimo respiro per la gioia dei suoi tifosi che
hanno letteralmente trascinato anche questa volta la squadra di Pillastrini nel
momento di massima difficoltà.
Da segnalare ancora unna volta 5 uomini in doppia cifra per la Gesteco al
cospetto di un avversario mai domo e autore di una prova altrettanto corale e
intensa.
Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Berti e Dell’Agnello per la Gesteco e Bertetti,
Polanco, Massone, Giombini e Morgillo sul fronte lombardo, per un avvio all’insegna
dell’equilibrio con i padroni di casa avanti 11-8 a metà frazione dopo una
bella penetrazione di un concentrato ed efficace Marangon; Cividale in questa fase non riesce
ad allungare per imprecisione al tiro e perché gli ospiti si dimostrano più
reattivi sulle seconde palle, mentre nelle ultime battute all’approssimarsi della
prima sosta una tripla di Mastellari e un gancio di Dell’Agnello fermano il
tabellone sul 25-18.
Al rientro sul parquet una tripla di Barbante e una palla persa di Dell’Agnello
che procura in transizione un gioco da 3 punti a La Torre riportano in un amen Cremona
a meno 1 (25-24), prima che altrettanto celermente Lamb e Redivo riportino sul
+ 8 (32-24) i gialloblù a 7’23” dall’intervallo lungo e coach Becchi a chiamare
subito una sospensione.
In questa fase è il Sindaco Redivo a finalizzare da par suo gli attacchi
ducali e con una serie di canestri tiene Cividale sul + 9 (39-30) nonostante in
avanti la Juvi con Almeida, Barbante e l’ex APU La Torre continui a segnare con
continuità, mentre è Jack Dell’Agnello con 4 punti consecutivi a dare il + 12 a
3’45”. Cremona non ci sta, e sempre sfruttando la vena realizzativa di La Torre
dalla distanza dimezza lo svantaggio (47-41) a 1’52” dall’intervallo di metà
gara a cui si perviene sul 49-43, perché Cividale non concretizza l’ultimo
possesso con Dell’Agnello sotto il canestro lombardo.
Si riparte e la Gesteco ritorna subito sul + 12 sempre con Redivo sugli
scudi (57-45), ma anche stavolta la Juvi
trova nel tiro dalla lunga con Bertetti e Massone la chiave per impedire la
fuga dei padroni casa e rifarsi sotto sul – 5 (61-56) a 5’50” dalla terza
sirena, punendo gli errori offensivi dei gialloblù. La Gesteco non riesce a
ritrovare la precisione in tiri ben costruiti e così gli ospiti accorciano
ancora (65-63) con Massone, autore di 4 punti consecutivi penetrando nel cuore
dell’area ducale ed eludendo la difesa gialloblù che ha perso intensità in
questa fase del match.
Il sorpasso arriva con una tripla di Almeida (69-70) a 1’10” dall’ultima
sosta e resta immutato quando le squadre tornano in panchina sul 71-72, dopo l’ultimo
possesso vincente di Barbante.
L’inerzia è cambiata perché Cremona ha alzato l’intensità difensiva mentre
Cividale non riesce più a chiudere con altrettanta efficacia sugli attacchi dei
lombardi e il punteggio è di 74-76 a 6’16” dalla fine. Da qui in avanti si
viaggia punto a punto, con Marangon a prendersi diversi falli in penetrazione e,
sfruttando il bonus della Ferraroni, dalla lunetta riporta la Gesteco sul 79-78
a 4’31” che annuncia un finale tutto da vivere mettendo a rischio le coronarie.
A 1’46” coach Becchi chiama minuto con Cividale avanti 85-83 e Ferrari a
riprendere poi il gioco con un tiro libero supplementare che va a segno per l’86-83,
con capitan Rota che a seguire recupera un pallone che però i compagni non
riescono a tradurre in un ulteriore vantaggio e così Massone infila l’’86-85 a
59”; Dell’Agnello prima sbaglia in attacco ma poi recupera in difesa subendo
fallo e dalla lunetta è glaciale e porta i suoi sul + 3 (88-85) a 23”. Gli ultimi 17 secondi sono tutti da
raccontare: Massone segna l’88-87 e si guadagna un libero supplementare che
sbaglia ma sul rimbalzo Tortù corregge in canestro per l’89-88, Pillastrini
non chiama minuto e con 3” da giocare Redivo s’incarica di provare la tripla
che non entra, sul rimbalzo fallisce la correzione Marangon e poi è Ferrari che
si eleva per il tocco decisivo sulla sirena per il 90-89 finale che fa
esplodere il palazzo come una polveriera.
UEB GESTECO CIVIDALE – FERRARONI
JUVI CREMONA 90-89
(25-18, 49-43, 71-72)
UEB GESTECO CIVIDALE
Lamb 7, Redivo 17,
Mastellari 3, Rota (k) 2, Superina n.e., Baldares n.e., Devetta n.e., Marangon 11,
Berti 11, Ferrari 17, Dell'Agnello 22, Piccionne n.e.
Allenatore Stefano
Pillastrini
Vice Giovanni Battista
Gerometta, Alessandro Zamparini
Tiri da due 25/41, Tiri da
tre 7/19, Tiri liberi 19/26 Rimbalzi 35 (24 dif. 11 off.)
FERRARONI JUVI CREMONA
Galantini n.e., Zampogna,
Bertetti 6, Polanco 11, La Torre 13, Barbante 11, Tortù 6, Massone 17, Morgillo
8, Giombini 11, Almeida 6
Allenatore: Luca Becchi
Vice Danilo Quaglia e
Mattia Costa
Tiri da due 29/50, Tiri da
tre 8/21, Tiri liberi 7/10 Rimbalzi 33 (21 dif. 12 off.)
Arbitri: Daniele Alfio
Foti di Bareggio (MI), Daniele Yang Yo di Vigasio (VR) e Mauro Davide Barbieri
di Roma.
Spettatori: 2.200 circa
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