domenica 17 luglio 2022

LA GESTECO TRA PASSATO (RECENTE) E FUTURO (PROSSIMO)

E’ trascorso poco meno di un mese dal 22 giugno 2022, la serata che ha consegnato alla storia della pallacanestro friulana l’impresa delle United Eagles Basketball targata Gesteco che, battendo 82-63 Vigevano a Cividale in gara 5 della finale play-off, ha conquistato dopo solo due anni di vita il diritto ad iscriversi nella serie A2 2022/23 a fianco di piazze storiche del basket italiano come lo sono Bologna, sponda Fortitudo, Cantù e Udine. Un’impresa che negli anni a venire è veramente destinata a “fare storia”, perché pensare di dare concretezza ad un progetto di così ampio respiro in un momento drammatico come quello in cui ci si trovava nel giugno 2020, non solo richiedeva tanto coraggio ma probabilmente anche quel “quid” di follia che compone la materia di cui sono fatti i sogni. L’impresa clamorosa era già stata sfiorata lo scorso anno, quando Fabriano a gara 5 della finale aveva fermato il volo delle Aquile gialloblù e allora, il coach Stefano Pillastrini, uno dei pilastri su cui si è fondata la storia vincente della squadra cividalese, aveva profeticamente dichiarato, smorzando la fresca delusione per il traguardo sfumato all’ultimo passo: “La mia è una squadra giovane: prima di vincere le finali bisogna perderne qualcuna.” La dichiarazione dell’esperto coach bolognese poteva sembrare il classico zuccherino per rendere meno amaro il calice di quello che sembrava un treno perso e che difficilmente sarebbe passato di nuovo tanto presto, ed invece, solo un anno dopo, aveva il crisma di un programma più che di una previsione. Durante l’estate 2021 il presidente Micalich e suoi più stretti collaboratori, potendo contare sul sicuro e convinto appoggio della famiglia Luci, main sponsor con lo storico – per Cividale – marchio Gesteco e di un numero crescente di partners finanziatori, hanno potenziato il roster di partenza inserendo giocatori navigati per la categoria come Alessandro Paesano e Stefano Laudoni e un giovane di “belle speranze” come Simone Rocchi per prendere il posto del capitano Fattori, di Cipolla e Hassan. lasciati liberi di trovare altre destinazioni. La filosofia di fondo del mercato era quella di puntare in primis sullo “zoccolo duro” di un gruppo che si è valutato avesse ampi margini di miglioramento e i fatti hanno dato ragione a Davide Micalich e a Stefano Pillastrini: perse le finali di Supercoppa contro Faenza e di Coppa Italia contro Roseto, salutati sollecitamente prima della conclusione del girone di andata Simone Rocchi e a metà di quello di ritorno Stefano Laudoni, è stato il solo Alessandro Paesano a dare un contributo importante e continuativo al gruppo “storico” formato dal capitano Adrian Chiera, dal mvp della regular season Eugenio Rota, dal mastino Alessandro Cassese, dal bomber Battistini e dal pivot di Codroipo Miani. Apprezzabile durante lo svolgimento dei play-off è stato anche l’apporto dei due giovani prospetti arrivati in corso d’opera come Almansi e Mouaha, giunti in tempo per rimpiazzare i partenti, ma soprattutto importanti sono stati i progressi del pivot nostrano Daniel Ohenhen mentre non è andato al di là di un fattivo contributo nella chimica dello spogliatoio l’inserimento, sempre a metà stagione, dell’esperto Frassineti. L’annata 2021/22 si consegna agli archivi con dati che non hanno bisogno di molti commenti: finale raggiunta in tutte e tre le competizioni (Supercoppa, Coppa Italia e Play-off Promozione), primo posto nella regular season con uno score di 26 incontri vinti su 30 e campo casalingo inviolato e rimasto imbattuto per 28 incontri consecutivi dall’aprile 2021 sino al 14/06/2021, quando Vigevano ha espugnato il Palagesteco in gara 2 della finale play-off, facendo temere a tutto l’ambiente lo sfumare della promozione. E proprio nella serie di finale sono emersi con evidenza tutta la forza “morale” e le potenzialità del progetto “Eagles”: solo una squadra e un ambiente di categoria superiore sarebbero stati in grado di ribaltare la situazione, dovendo annullare un match point agli avversari in una palazzetto caldissimo come quello di Vigevano, per poi strapazzarli a gara 5 a Cividale davanti al primo sold-out della breve storia e ad una marea di magliette gialle entusiaste e provenienti da tutta la provincia di Udine. La sbornia per i lunghi e meritati festeggiamenti non era ancora del tutto smaltita quando lo scorso 13 luglio in un’apposita conferenza stampa indetta presso i locali del Loft 23 in Udine, il Presidente Davide Micalich ha presentato il nuovo organigramma societario e svelato i programmi per la prossima stagione e le nuove impegnative sfide che attendono la “sua” creatura. La promozione non cambia la filosofia del progetto, per cui dal punto di vista tecnico si continuerà a puntare sul “nucleo storico” delle Aquile che sotto la guida di coach Pillastrini, fresco di rinnovo triennale, si è convinti abbia ancora margine per crescere e con l’innesto di alcuni profili aventi le medesime caratteristiche quali la fame di successi e la voglia di migliorarsi e non quelle di essere dei giocatori “di grido” ma a fine carriera, si possa centrare l’obiettivo di ben figurare e di mantenere la categoria conquistata. Per cui ad oggi, salutati Paesano, Almansi, Frassineti e mandato in prestito a San Miniato in serie B Daniel Ohenhen per ampliare il minutaggio e proseguire nella crescita prima di rientrare a casa, sono stati messi sotto contratto due volti noti per essere stati degni avversari dei cividalesi rispettivamente nei play-off e in coppa Italia: Giacomo Dell’Agnello, ala classe ‘94 di 1,98 che arriva da Bergamo e Aleksa Nikolic, ala classe ‘99 di 2,05, serbo di formazione italiana che lascia Roseto. Confermata la decisione di schierare Adrian Chiera come uno dei due “stranieri” tesserabili, la dirigenza delle Aquile è alla ricerca di un profilo USA esterno adeguato alla categoria, ben consapevole che la scelta è cruciale per il buon esito della stagione, continuando a “guardarsi in giro” per la ricerca di almeno un altro tassello avente le giuste caratteristiche per affiancarsi ai confermatissimi Rota, Battistini, Cassese, Miani, Mouaha e Micalich. Coerentemente con l’ambizione di essere un progetto per il Friuli, le Aquile svolgeranno la loro preparazione in vista della nuova stagione spostandosi tra Cividale, Lignano Sabbiadoro, Arta Terme e Paluzza, mentre continueranno a giocare le gare casalinghe al sabato sera, in modo da permettere agli appassionati di basket friulani di poter seguire gli “home match” sia della Gesteco che dell’APU. Sul punto il Presidente Micalich, sollecitato da Roberto Zanitti ad affrontare il tema della rivalità con Udine, ha di nuovo buttato “acqua sul fuoco”, ribadendo a chiare lettere che il progetto “Eagles” non è nato per togliere ma per aggiungere basket al territorio e che al di là della normale competizione sportiva, non esiste nessun tipo di altra rivalità con l’APU alla quale ha augurato il raggiungimento dei risultati sportivi programmati. E’ stato infine annunciato il nuovo staff tecnico-dirigenziale della Gesteco, che potrà contare ancora su di un rinnovato e accresciuto apporto da parte della famiglia Luci, nonché di più di 100 altri co-finanziatori del territorio: lo staff vede molte conferme e anche diverse novità, come la promozione di Massimo Fontanini nel ruolo di Direttore Sportivo, di Federico Vecchi e Alessandro Zamparini quali assistenti del Coach, di Gabriele Bruni alla direzione generale, Mattia Falomo a Team Manager e Jacopo Fontanini quale addetto stampa. L’energia, l’entusiasmo e la competenza si sono dimostrati nel corso di questo biennio “miracoloso” come degli indiscutibili “asset” di questa società che ambisce a diventare una “matricola” terribile per le più blasonate avversarie ed è attesa, assieme a tutto il movimento di sostegno e simpatia che è cresciuto impetuosamente intorno durante la fantastica cavalcata dei play-off facendosi riconoscere come la “marea gialla” oltre i confini locali, all’esame di maturità che imporrà la nuova categoria, quando bisognerà imparare a saper incassare e gestire altrettanto bene le sconfitte di come si è imparato a convivere in questi due anni con le vittorie a ripetizione. Il tifo sempre a favore e mai contro, la magia che si è annusata ogni volta che si varcavano i cancelli di Via Perusini sono un risultato straordinario, il vero valore aggiunto da conservare e un patrimonio da non disperdere. La Gesteco è stata inserita nel girone “rosso” che comprende: Fortitudo Bologna, Cento, Chieti, Chiusi, Ferrara, Forlì, Mantova, Nardò, Pistoia, Ravenna, Rimini, San Severo e APU Udine; l’inizio del campionato è fissato al 2 ottobre, le prime 8 ai play-off, l’ultima retrocede direttamente in serie B mentre dalla 10ma alla 13ma si disputeranno i play-out incrociati per evitare le altre 2 retrocessioni. Personalmente resta la delusione per aver evitato Cantù e l’Urania Milano: da antico tifoso canturino dai tempi di Marzorati, Recalcati e Antonello Riva ospitare a Cividale i pur decaduti eredi resta per ora ancora solo un sogno, così come quello di poter vedere da bordo campo Chiera e compagni bucare la retina del mitico “Palalido”. Cercherò di consolarmi con il Pala Dozza e…. per i play-off hai visto mai...

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