martedì 14 marzo 2023

MITROPA CUP 1979/80

"Il calcio italiano mette a segno un filotto incredibile! Vince la coppa UEFA con la Juventus, finalista la Fiorentina, la Coppa delle Coppe con la Sampdoria, la Coppa dei Campioni con il MIlan e, già che c’era, ha vinto anche la Mitropa Cup con il Bari!" Così chiosava Bruno Pizzul, 23 maggio 1990, Vienna, al termine di Milan-Benfica 1-0, finale di Coppa dei Campioni. Il 9 aprile 1980, con una retrocessione sul campo praticamente già acquisita, con una doppietta del bomber di Nerio Ulivieri, l’Udinese guidata dal tecnico Dino D’Alessi da poco subentrato a Corrado Orrico, sconfisse gli ungheresi del Debrecen in uno stadio Friuli deserto e mise nella sua “misera” bacheca una coppa europea tra l’indifferenza generale, tifosi compresi. Il motivo è semplice: si trattava di una coppa che da quell’anno veniva contesa tra le vincitrici del campionato di seconda serie dell’anno precedente nelle nazioni dell’area danubiana-mitteleuropea, area che in quel periodo era priva di appeal internazionale, anche per il fatto di far parte del sistema socialista di oltrecortina, sistema politico-sociale che non prevedeva il professionismo nello sport. Pochi sapevano che in realtà quella coppa era carica di storia e di antico prestigio, essendo stato il primo torneo europeo per squadre di club. Di seguito riporto il tabellino della stagione 1979/80 e poi cercherò di soddisfare i più curiosi fornendo alcune note sulla storia di questa manifestazione che ha “chiuso i battenti” nel 1991. Partecipanti: Rudá Hvězda Cheb (1º campionato di Cecoslovacchia 2. liga gruppo A 1978-79), Udinese (1º campionato d’Italia serie B 1978-79) Čelik Zenica (1º campionato di Jugoslavia Druga Liga Girone Ovest 1978-79) Debreceni VSC (1º campionato d’Ungheria Nemzeti Bajnokság II 1978-79) Gare giocate il 19 settembre Udinese - Rudá Hvězda Cheb 3–2; Čelik Zenica - Debreceni VSC 2–0 Gare giocate il 3 ottobre Rudá Hvězda Cheb - Debreceni VSC 2–1; Udinese - Čelik Zenica 0-0; Gare giocate il 24 ottobre Debreceni VSC - Udinese 0–0; Čelik Zenica - Rudá Hvězda Cheb 3–1 Gare giocate il 7 novembre Rudá Hvězda Cheb - Udinese 2–0; Debreceni VSC-Čelik Zenica 0–0 Gare giocate il 19 marzo Čelik Zenica - Udinese 2–3; Debreceni VSC - Rudá Hvězda Cheb 2–1 Gare giocate il 9 aprile Udinese - Debreceni VSC 2–0; Rudá Hvězda Cheb - Čelik Zenica 2–1 Classifica finale Udinese 8, Čelik Zenica 6, Rudá Hvězda Cheb 6, Debreceni VSC 4. Capocannoniere con 4 reti Nerio Ulivieri (Udinese) Tutti gli appassionati del gioco del calcio, gli addetti ai lavori ed anche i profani sanno come oggi la massima competizione europea tra squadre di club sia la Champions League, anche se molti e tra questi chi vi scrive, continuano a chiamarla Coppa dei Campioni, ovvero con la denominazione che questo Torneo, riservato esclusivamente alle migliori squadre di ciascuna nazione d’Europa, aveva mantenuto dalla sua prima edizione disputata nel 1955 sino al 1992. Altrettanto è noto come il più importante torneo calcistico internazionale per squadre nazionali sia la Coppa del Mondo e che dalla prima edizione organizzata nel 1930 sino al 1970 questa manifestazione fosse denominata Coppa Rimet, in onore del suo ideatore il francese Jules Rimet. La conoscenza diffusa di queste “curiosità” sportive dipende dalla grande popolarità che il gioco del calcio ha avuto ininterrottamente in Europa dalla sua comparsa, risalente agli anni che vanno a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, ad oggi. Questa popolarità è via via cresciuta esponenzialmente un po’ in tutti gli angoli del pianeta a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso, parallelamente alla diffusione dei sistemi di comunicazione di massa ed in modo particolare della radio prima e della televisione poi. Tale enorme popolarità ha fatto si che oggi questi eventi e le competizioni calcistiche in genere, abbiano perso la connotazione sportiva che li aveva caratterizzati sino alla fine degli anni ’90, per diventare principalmente un business miliardario (anche in Euro e non solo in vecchio conio), in cui gran parte dei lauti proventi sono appannaggio di un ristretto numero di operatori economici e di sedicenti sportivi… ma questa è un’altra vicenda. Pochi invece sanno che il primo torneo internazionale della storia calcistica è stato la Mitropa Cup, la cui prima edizione ebbe luogo nel 1927 e sicuramente il numero di coloro che conoscono quali siano state le ragioni che hanno portato alla nascita di questa competizione è ancora minore. L’idea di organizzare una manifestazione internazionale permanente tra squadre di club fu dell’austriaco Hugo Meisl, un ex arbitro di passaporto austriaco ma moravo di nascita ed ebreo d’origine, che propose alle federazioni calcistiche dei neonati stati nazionali sorti dalla dissoluzione dell’Austria-Ungheria dopo la fine del primo conflitto mondiale, di permettere la continuazione degli incontri di calcio e delle relazioni tra i clubs delle città che sino a poco tempo prima si sfidavano regolarmente e con grande seguito, anche in considerazione del fatto che all’epoca, l’area danubiana era in Europa probabilmente la più “evoluta” in campo calcistico. A questo proposito giova ricordare che, sempre all’ appassionata opera di Hugo Meisl, la prima nazione europea ad introdurre il professionismo nel gioco del calcio fu l’Austria nel 1924, seguita poi dalla Cecoslovacchia nel 1925 e dall’Ungheria nel 1926.Il 17 luglio 1927 almeno nello sport, gli effetti e le clausole di Saint-Germain vennero completamente annullate, quando a Venezia fu formalmente deciso di organizzare annualmente un Torneo calcistico fra le migliori squadre delle federazioni calcistiche di Austria, Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia e con efficienza ed affidabilità “absburgica” già un mese e mezzo dopo, il 14 agosto 1927 i giocatori boemi dello Sparta Praha sollevarono per la prima volta il trofeo, avendo largamente sconfitto nella finale per 6-2 gli austriaci del Rapid Wien. La manifestazione, che vide già nel 1929 l’allargamento della partecipazione anche ai migliori club italiani, rappresentò il più importante e prestigioso trofeo calcistico europeo per squadre di club e venne disputata ininterrottamente ogni anno sino al 1940, quando fu sospesa per motivi bellici. Il torneo fu ripreso nel 1955 e disputato ogni anno fino al 1978 perdendo progressivamente importanza, in relazione alla nascita della Coppa dei Campioni e di altre manifestazioni che contemplavano la partecipazione di club provenienti da tutta Europa, nonché dalla crisi di risultati che colpì i paesi dell’area danubiana a partire dagli anni 70’.Dal 1980 al 1992 la manifestazione fu riservata alle squadre vincenti i campionati di seconda divisione delle federazioni di Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Italia: la Mitropa Cup, quella che fu la Champions League degli anni 30’, era diventata definitivamente una coppa di serie “B”, una materia per pochi cultori di curiosità calcistiche. Se la dissoluzione dell’Impero Asburgico era stata la molla che aveva spinto gli organizzatori a creare la prima competizione calcistica internazionale negli anni 20’, la disintegrazione della Jugoslavia, la separazione tra cechi e slovacchi, nonché le turbolenze economico-sociali nell’Est Europa immediatamente successivi alla dissoluzione di un altro Impero, quello sovietico, decretarono nell’indifferenza generale, la fine della Mitropa Cup. Gli ultimi ad aggiudicarsi il piu’ antico trofeo calcistico internazionale europeo furono, nel maggio del 1992, allo stadio Zaccheria di Foggia davanti a spalti deserti, gli ex-jugoslavi (dati i tempi) del Borac Banja Luka, che nella finale sconfissero per 5-3, dopo i calci di rigore, gli ungheresi del VSC Budapest. Per gli amanti delle statistiche, nelle 49 edizioni disputate, 16 volte la vittoria arrise a squadre ungheresi, 11 volte a clubs italiani, 8 volte a compagini cecoslovacche e 7 volte a testa ad team austriaci e jugoslavi, mentre il club che si aggiudicò piu’ volte la manifestazione fu il Vasas Budapest, capace di vincere 6 edizioni (1956, 1957, 1959, 1965, 1970, 1983); per quanto riguarda la partecipazione delle squadre italiane, queste hanno fatto la parte del leone solamente negli anni in cui il torneo stava “agonizzando”: ben 7 degli 11 successi complessivi sono stati ottenuti nelle ultime 12 edizioni, ovvero quelle riservate a squadre di seconda divisione. In ogni caso, le squadre di “casa nostra” che possono vantare nella loro bacheca la Mitropa Cup sono: il Bologna, vincitore di tre edizioni (1932, 1934, 1961), il Pisa, vittorioso nei tornei 1986 e 1988 ed infine, con un successo ciascuno, la Fiorentina (1966), l’Udinese (1980), il Milan (1982), l’Ascoli (1987), il Bari (1990) ed il Torino (1991).

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