lunedì 17 marzo 2025

GRAZIE RAGAZZI

 

Anche se  la Marea Gialla “non risale in disordine e senza speranza le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza” come l’esercito austroungarico sconfitto e descritto dal generalissimo Diaz nel celebre bollettino del 4 novembre 1918, è inutile nascondere che la delusione che ha accompagnato il rientro della carovana gialloblù dalla tre giorni bolognese per le final four di Coppa Italia Lnp è forte.
Non aiuta molto il pensiero dell’impresa comunque compiuta nel raggiungere la finale della competizione dopo soli 5 anni di vita del club e dell’assoluta non pronosticabilità dell’evento alla vigilia della stagione, per non dire dei tanti complimenti alla squadra, alla società e ai suoi sostenitori ricevuti dai tanti osservatori “neutrali” presenti al PalaDozza e poi dalla comunità bolognese per il clima di festa distribuito nella giornata e soprattutto nella serata di sabato nei locali del centro della città felsinea.
Come aveva detto il Presidente Davide Micalich alla vigilia della finale, ci sono treni che passano raramente e quando accade non bisogna lasciarseli sfuggire e ieri sera sul parquet del Madison di Piazzale Azzarita tutto sembrava “apparecchiato” per far salire Cividale sullo storico convoglio che avrebbe portato il suo nome nell’Albo d’oro della competizione e la coccarda tricolore ad ornare la canotta gialloblù nella prossima stagione. 
Oltre che dare il via ad una festa di popolo memorabile in via Perusini, sul Ponte del Diavolo e nelle Valli del Natisone. 
La convincente vittoria nella semifinale contro Rimini, il massiccio esodo, l’entusiasmo e l’incessante sostegno della Marea Gialla assiepata nientemeno che nella Fossa dei Leoni “concessa” dalla tifoseria della Effe a fronte della presenza di poche decine di tifosi canturini, sembravano essere ingredienti sufficienti per centrare l’appuntamento con la Storia. 
Purtroppo i ragazzi di Pillastrini si sono “incartati” proprio sul più bello al cospetto di un avversario dal blasone come quello di Cantù, che nella sua ricchissima bacheca la Coppa Italia di Serie A2 ora troverà lo stesso spazio che trovò la Mitropa Cup in quella del Milan, ben nascosta dietro scudetti, Coppe europee ed Intercontinentali. 
La squadra di Brienza, senza strafare e ben limitata dai ducali in attacco, è riuscita a vincere la sfida grazie al maggior tasso tecnico e alla fisicità dei suoi interpreti (in particolare degli ispirati McGee e Moraschini) e a sua volta con una solida prestazione difensiva di squadra, ha indotto Cividale a percentuali al tiro assolutamente insufficienti per poter ambire a risalire la china,  quando a metà del secondo quarto Cantù ha rotto l’equilibrio creando un margine di 10 punti mai più recuperato dai gialloblù. 
L’insufficiente prestazione dei fischietti, che nell’ultimo periodo hanno fischiato in maniera spesso stonata per i ducali, non ha comunque certo determinato l’esito della gara.
L’impresa che attende ora la Gesteco sarà quella di smaltire la delusione e di riprendersi dal grande dispendio di energie psico-fisiche di questo weekend per cercare di farsi trovare pronta nella serie di scontri diretti che l’ attendono senza respiro nelle ultime sette gare della regular season, per blindare i playoff e finire bene questa, fino ad oggi, esaltante stagione. 
Cosa proprio non banale, a partire già da mercoledì e sabato, quando a in via Perusini arriveranno due squadre motivatissime nella corsa ai posti migliori per la post season come Verona e Torino.
Alla Marea Gialla il compito di aiutare la squadra a leccarsi le ferite e ritrovare lo slancio e l’entusiasmo necessari in questa nuova e impegnativa sfida. 
In ogni caso, grazie ragazzi. 
Come disse il Prof. Martinelli/Faletti in “Notte prima degli esami”, non importa quello trovi alla fine della corsa ma cosa hai provato mentre correvi.

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