L’anno nuovo si apriva subito con un’altra
“mission impossible” per gli uomini di Pillastrini, dovendo la Gesteco ospitare
in via Perusini la capolista Forlì in arrivo con il vento in poppa di una scia aperta
di 6 successi consecutivi, mentre ai ducali non erano bastati i segnali di
riscossa in quel Nardò per riuscire a smuovere la classifica ed alimentare le
speranza di risalire la china.
Le Aquile questa volta riescono ad
emulare Ethan Hunt e con una gara di grande generosità, con il contributo di
tutti, assieme ad un Redivo in versione “play-off”, raccolgono due punti
importantissimi nella loro rincorsa alla salvezza.
Si parte a sorpresa per Cividale con il
capitano Rota in panchina e Redivo, Cole, Mastellari, Dell’Agnello e Miani sul
parquet, mentre Martino propone Valentini, Pollone, Zilli, Allen e Johnson con
un avvio di gara all’insegna dell’equilibrio (8-9 a 4’20”) perché i ducali
difendono con attenzione, pur palesando le solite difficoltà a centrare il
canestro avversario sottomisura e i gli ospiti costretti a rinunciare ad Allen (esce
in barella per rientrare solo nel terzo quarto), contuso in uno scontro di gioco
con Miani; la frazione si conclude invece con Forlì che allunga sul 13-20, perché
riesce a mantenere la capacità realizzativa che i padroni di casa perdono del
tutto nelle fasi finali. Nel secondo periodo Forlì si porta subito sul + 10 ma
le Aquile riescono a parare il colpo con una tripla di Miani e un bel canestro
sottomisura di Cole rientrando sul 18-23, prima di essere di nuovo ricacciate
indietro 18-28 per troppi errori vicino al canestro e Pillastrini costretto a
chiama minuto a 7’21”; i suoi rispondono bene ancora con Miani e una tripla di
Rota che li rilanciano sul meno 5 (23-28) e coach Martino stavolta a fermare l’inerzia
con una sospensione a 6’28”; la mossa non funziona perché Cividale prima aggancia
il 30-30 con una bella iniziativa di Cole e poi resta attaccata al nuovo
tentativo di allungo con una tripla di Dell’Agnello per il 33-34 a 3’21” e poi guadagna
il vantaggio 36-34 dopo tre liberi di Rota a 2’22", per arrivare infine all’intervallo lungo sul 38-39. Il terzo tempo vede il rientrante Allen
prendersi sulle spalle i suoi e replicare colpo su colpo ad una Gesteco ritornata
in campo con l’ardore dei tempi migliori, con un Redivo sugli scudi che con due
triple consecutive manda Cividale a 6’39” sul + 4 (48-44) e fa infuriare il coach
ospite pronto a chiamare minuto; Cividale tocca il + 7 (53-46) dopo un’azione
da tre punti di Marangon ma la capolista in un amen si rifà sotto (53-51) a 3’50”
e si arriva alla penultima sirena con il tabellone sul 66-56 perché Lucio
Redivo fa esplodere il palazzo con una tripla allo scadere dopo un finale tutto
gas dei suoi.
L’inizio dell’ultima frazione vede
ancora il “Gaucho” di Bahia Blanca scatenato che porta le Aquile avanti di 14
punti (73-59) a 8’40” con una tripla e una magia in penetrazione che fa sognare
il pubblico di casa; Forlì però non ci stà e dimezza lo svantaggio (73-66) a 5’50” grazie a un Johnson letale nel
pitturato e fa temere l’aggancio che però non si concretizza, perché stasera
Cividale lotta veramente con il coltello tra i denti e riesce finalmente ad
essere concreta anche in attacco, riuscendo a mantenere il vantaggio (80-70 a 2’10”), beneficiando di una serata “stellare” di Lucio Redivo che in tutti i momenti
caldi del match tiene a galla i suoi per l’86-77 finale.
UEB GESTECO CIVIDALE – UNIEURO FORLI’
86-77
(13-20, 38-39, 66-56)
UEB GESTECO CIVIDALE
Marangon 5, Redivo 28, Miani 12, Mastellari
3, Rota (k) 11, Furin, Vivi n.e., Begni n.e., Berti 2, Isotta n.e., Cole 14, Dell’Agnello
11.
Allenatore: Stefano Pillastrini
Vice: Federico Vecchi e Alessandro
Zamparini
Tiri liberi 16/20, Tiri da due 17/34,
Tiri da tre 12/27, Rimbalzi 38 (24 dif. 14 off.).
UNIEURO
FORLI’
Allen
11, Cinciarini (k) 5, Valentini 9, Zampini 9, Tassone, Johnson 19, Pascolo 6,
Zilli 4, Pollone 14, Radonjic.
Allenatore:
Antimo Martino
Vice:
Andrea Fabrizi e Paolo Ruggeri
Tiri
liberi 14/20, Tiri da due 21/43, Tiri da tre 7/20, Rimbalzi 36 (21 dif. 15 off.)
Spettatori 2.000 circa
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