Il tramonto sta colorando il cielo sopra il Mar dei Caraibi, tingendo le acque di un blu profondo che sfuma nel porpora. Le barche a vela si allontanano lentamente dalla riva, mentre qualche palma ondeggia al ritmo del vento. Il bar di legno, costruito a ridosso della spiaggia, è un angolo di tranquillità nella vivace Cozumel, dove le risate dei turisti e il rumore delle onde si mescolano a un’armonia senza tempo.
L’italiano è già seduto da qualche minuto, con la camicia sbottonata che lascia intravedere una pelle bruciata dal sole e un sorriso un po’ stanco ma soddisfatto. Il bicchiere di rum in mano riflette la luce calda del tramonto. L'aria è tiepida, ma la brezza marina che accarezza la pelle dà sollievo. È il tipo di posto dove ogni ora sembra la stessa, dove il tempo non ha fretta di andare avanti.
L’inglese arriva qualche istante dopo, con la pelle un po’ più pallida e gli occhiali da sole appoggiati in testa. Si siede accanto all’italiano, senza dire nulla, ma alza il bicchiere in un saluto. Il rumore delle onde, il vento che porta il profumo di mare e l’atmosfera rilassata rendono subito chiaro che i due hanno trovato un piccolo angolo di mondo da condividere.
L’italiano prende la parola, rompendo il silenzio.
— “Anche tu sei scappato dall’ordine, eh?” chiede con un sorriso ironico.
L’inglese lo guarda e fa un cenno di assenso. Poi, sorseggiando il rum, risponde con un misto tra italiano stetanto e un inglese fluente senza troppa enfasi:
— “ Order, mate? I’ve had too much of it in London. Bloody meetings, calendars, rules. Cozumel is the place to get away from it all. Total dis-order, like Mexico at all. Non dispiacere se rispondo nella mia lingua? Capisci inglese? Io capire italiano bene, ma non essere in grado di parlare bene... ”
L’italiano annuisce e, divertito, risponde.
"Of course i can understand english, man... anyway i prefer speaking italian" E poi diventa più serio.
— “Sai cosa diceva Paul Valéry?” chiede, riflettendo.
L’inglese lo guarda stupito e, facendo un altro sorso, risponde con un sorriso:
— “The Poet, right? Tell me.”
L’italiano sorride e riprende:
— “Sì, esatto. The French Poet Paul Valéry diceva che il mondo è sempre minacciato da due pericoli: l’ordine e il disordine.”
L’inglese si ferma un attimo, come se la frase lo stesse facendo riflettere. Poi, alza il bicchiere con un sorriso di complicità.
— “And here we are... escaping both.”
L’italiano ride e scuote la testa.
— “Eh no, mio caro,” ribatte, “la Natura ha creato il sonno per farci sfuggire al disordine… e l’uomo ha inventato il rum — o la birra, if you prefer — per liberarsi dall’ordine: non abbiamo bisogno del Messico.”
L’inglese annuisce con entusiasmo, sorseggiando un altro drink. Poi si ferma a osservare l’orizzonte, dove il cielo e il mare si confondono in una sfumatura sempre più intensa.
— “Touché.” Dice con aria di complicità.
Nel frattempo, il sole scivola lentamente dietro le palme, tingendo l'acqua del mare di un rosso morbido. Cozumel sembra il posto ideale per dimenticare tutto ciò che è stato: una sensazione di pace che nasce da un equilibrio perfetto tra bellezza naturale e rilassamento totale.
L’inglese, però, non riesce a trattenersi e, con un sorriso malizioso, domanda:
— “And women?”
L’italiano lo guarda, come se stesse aspettando proprio quella domanda.
— “Le donne?” ripete lentamente, mettendo un accento curioso sul termine. “Ah... le donne sono il vero miracolo: ordine e disordine insieme, nello stesso momento.” Gli occhi brillano di una complicità che fa da eco a ciò che si intende senza dirlo troppo chiaramente.
L’inglese scoppia a ridere, lanciando uno sguardo verso l’orizzonte.
— “Shakespeare?” chiede, pensandoci per un attimo.
L’italiano scoppia a ridere anche lui, ma poi scuote la testa con un sorriso sornione.
— “No, Man” risponde, “Anonimo. Come tutte le verità che nessuno ha il coraggio di firmare.”
A quel punto, i due si fermano. Il rum scivola giù con naturalezza, mentre la brezza marina sembra portare via ogni pensiero. La sabbia sotto i piedi è ancora calda, ma la pace che regna intorno a loro è quasi surreale. Gli ultimi raggi di sole si mescolano con la luce delle lampade del bar e tutto sembra smettere di muoversi per un attimo.
L’italiano prende un altro sorso, poi si rivolge all’inglese, alzando il bicchiere.
— “Alla... fuga.”
— “Alla fuga” risponde l’inglese, con un sorriso soddisfatto. Entrambi si guardano per un istante, complici in una verità che nessuno dei due ha bisogno di esplicitare, mentre il cielo di Cozumel diventa sempre più scuro, e la loro conversazione continua a svolgersi al ritmo del mare.
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