Tutti gli appassionati del gioco del calcio, gli addetti ai
lavori ed anche i profani sanno come oggi la massima competizione europea tra
squadre di club sia la Chanpions League, anche se molti e tra questi chi vi
scrive, continuano a chiamarla Coppa dei Campioni, ovvero con la denominazione
che questo Torneo, riservato esclusivamente alle migliori squadre di ciascuna
nazione d’Europa, aveva mantenuto dalla sua prima edizione disputata nel 1955
sino al 1992. Altrettanto è noto come il piu’ importante torneo calcistico
internazionale per squadre nazionali sia la Coppa del Mondo e che dalla prima
edizione organizzata nel 1930 sino al 1970 questa manifestazione fosse
denominata Coppa Rimet, in onore del suo ideatore il francese Jules Rimet.
La conoscenza diffusa di queste “curiosità” sportive
dipende dalla grande popolarità che il gioco del calcio ha avuto
ininterrottamente in Europa dalla sua
comparsa, risalente agli anni che vanno a cavallo tra il XIX ed il XX secolo,
ad oggi. Questa popolarità è via via cresciuta esponenzialmente un po’ in tutti
gli angoli del pianeta a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso,
parallelamente alla diffusione dei sistemi di comunicazione di massa ed in modo
particolare della radio prima e della televisione poi.
Tale enorme popolarità ha fatto si che oggi questi
eventi e le competizioni calcistiche in genere, abbiano perso la connotazione
sportiva che li aveva caratterizzati sino alla fine degli anni ’90, per
diventare principalmente un business miliardario (anche in Euro e non solo in
vecchio conio), in cui gran parte dei lauti proventi sono appannaggio di un
ristretto numero di operatori economici e di sedicenti sportivi... ma questa è
un’altra vicenda.
Pochi invece sanno che il primo torneo
internazionale della storia calcistica è stato la Mitropa Cup, la cui prima
edizione ebbe luogo nel 1927 e sicuramente il numero di coloro che conoscono
quali siano state le ragioni che hanno portato alla nascita di questa
competizione è ancora minore.
L’idea di organizzare una manifestazione
internazionale permanente tra squadre di club fu dell’austriaco Hugo Meisl, un
ex arbitro di passaporto austriaco ma moravo di nascita ed ebreo d’origine, che
propose alle federazioni calcistiche dei neonati stati nazionali sorti dalla
dissoluzione dell’Austria-Ungheria dopo la fine del primo conflitto mondiale,
di permettere la continuazione degli incontri di calcio e delle relazioni tra i
clubs delle città che sino a poco tempo prima si sfidavano regolarmente e con
grande seguito, anche in considerazione del fatto che all’epoca, l’area
danubiana era in Europa probabilmente la più “evoluta” in campo calcistico.
A questo proposito giova ricordare che, sempre
all’ appassionata opera di Hugo Meisl, la prima nazione europea ad introdurre il
professionismo nel gioco del calcio fu l’Austria nel 1924, seguita poi dalla
Cecoslovacchia nel 1925 e dall’Ungheria nel 1926.
Il 17 luglio 1927 almeno nello sport, gli effetti e
le clausole di Saint-Germain vennero completamente annullate, quando a Venezia
fu formalmente deciso di organizzare annualmente un Torneo calcistico fra le
migliori squadre delle federazioni calcistiche di Austria, Ungheria,
Cecoslovacchia e Jugoslavia e con efficienza ed affidabilità “absburgica” già
un mese e mezzo dopo, il 14 agosto 1927 i giocatori boemi dello Sparta Praha
sollevarono per la prima volta il trofeo, avendo largamente sconfitto nella
finale per 6-2 gli austriaci del Rapid Wien.
La manifestazione, che vide già nel 1929
l’allargamento della partecipazione anche ai migliori clubs italiani,
rappresentò il piu’ importante e prestigioso trofeo calcistico europeo per
squadre di club e venne disputata ininterrottamente ogni anno sino al 1940,
quando fu sospesa per motivi bellici.
Il torneo fu ripreso nel 1955 e disputato ogni anno
fino al 1978 perdendo progressivamente importanza, in relazione alla nascita
della Coppa dei Campioni e di altre manifestazioni che contemplavano la
partecipazione di clubs provenienti da tutta Europa, nonchè dalla crisi di
risultati che colpì i paesi dell’area danubiana a partire dagli anni 70’.
Dal 1980 al 1992 la manifestazione fu riservata alle
squadre vincenti i campionati di seconda divisione delle federazioni di
Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Italia: la Mitropa Cup, quella
che fu la Champions League degli anni 30’, era diventata definitivamente una
coppa di serie “B”, una materia per pochi cultori di curiosità calcistiche.
Se la dissoluzione dell’Impero Asburgico era stata
la molla che aveva spinto gli organizzatori a creare la prima competizione
calcistica internazionale negli anni 20’, la disintegrazione della Jugoslavia,
la separazione tra cechi e slovacchi, nonchè le turbolenze economico-sociali
nell’Est Europa immediatamente successivi alla dissoluzione di un altro Impero,
quello sovietico, decretarono nell’indifferenza generale, la fine della Mitropa
Cup.
Gli ultimi ad aggiudicarsi il piu’ antico trofeo
calcistico internazionale europeo furono, nel maggio del 1992, allo stadio
Zaccheria di Foggia davanti a spalti deserti, gli ex-jugoslavi (dati i tempi)
del Borac Banja Luka, che nella finale sconfissero per 5-3, dopo i calci di
rigore, gli ungheresi del VSC Budapest.
Per gli amanti delle statistiche, nelle 49 edizioni
disputate, 16 volte la vittoria arrise a squadre ungheresi, 11 volte a clubs
italiani, 8 volte a compagini cecoslovacche e 7 volte a testa ad team austriaci
e jugoslavi, mentre il club che si aggiudicò piu’ volte la manifestazione fu il
Vasas Budapest, capace di vincere 6 edizioni (1956, 1957, 1959, 1965, 1970,
1983); per quanto riguarda la partecipazione delle squadre italiane, queste
hanno fatto la parte del leone solamente negli anni in cui il torneo stava
“agonizzando”: ben 7 degli 11 successi complessivi sono stati ottenuti nelle
ultime 12 edizioni, ovvero quelle riservate a squadre di seconda divisione. In ogni caso, le squadre di “casa nostra” che
possono vantare nella loro bacheca la Mitropa Cup sono: il Bologna, vincitore
di tre edizioni (1932, 1934, 1961), il Pisa, vittorioso nei tornei 1986 e 1988
ed infine, con un successo ciascuno, la Fiorentina (1966), l’Udinese (1980), il
Milan (1982), l’Ascoli (1987), il Bari (1990) ed il Torino (1991).
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