mercoledì 20 dicembre 2017

L'INTRAMONTABILE LEZIONE DI MILAN KUNDERA. E LA MENO APPRESA.



PRAGA, gennaio 1970

AMICO          Non ci posso credere! Tu sei un pazzo… e adesso? Che fai?

PAVEL           Per adesso il facchino. In una cooperativa, beninteso.

AMICO       Ma perché tutto questo Pavel? In nome di Dio, cosa può essere così importante per distruggere una vita, la tua vita!

PAVEL        Mio caro Milo, in primo luogo non volevo essere complice della condanna di quel Edvard Vodla, un innocente che tra l’altro, non ho mai visto né conosciuto… E quindi dovevo anticipare le mie dimissioni, per non dare alla polizia nessuna possibilità di ulteriore ricatto.

AMICO          Ed in secondo luogo?

PAVEL           Non voglio una vita protetta da una menzogna! Che me ne faccio del mio lavoro, della mia carriera quando debbo essere la maschera di me stesso? In una società in maschera…

AMICO          …e così meglio fare il lavavetri senza violentare sé stessi? Più ti ascolto e più mi convinco tu sia un pazzo scatenato. Perché non te sei andato allora? Perché non hai abbandonato subito il paese per esercitare la tua professione all’estero?

PAVEL           … perché io lo amo il mio paese… e non lo cambierei con nessun altro posto al mondo, anche così imprigionato… perché dovrei andarmene? Credi che saranno in grado di rubarmi anche i colori del tramonto quando illuminano fiammeggianti le cupole dei palazzi della città d’oro? O pensi che possano pure mettere sotto vuoto gli odori di Malastrana dopo una nevicata? è qui che voglio vivere ed è qui che voglio morire! Io non voglio fuggire.. né dal mio paese né da me stesso, caro Milo: possono cercare di togliermi tutto: il mio lavoro, i miei amici… ma non avranno mai il mio paese ed il mio diritto di dire no, quando voglio dire no. Mi costerà la vita dici? Non lo so, ma di una vita in maschera o peggio, di muta rassegnazione, non so che farmene. Meglio “essere” un medico che per vivere in pace con la sua anima ha deciso di fare il lavavetri… che perdere la stima di se stessi per “fare” il medico ed evitare di “fare” il lavavetri!

AMICO          Non so che dire Pavel, non so se provare vergogna per la mia piccola anima che non riesce a seguirti o sentire sollievo, sapendo di essere in grado di vivere in pace con me stesso. come dici tu, avendo imparato a nuotare bene nel mare del conformismo. Se tu veramente ritieni di aver fatto la cosa giusta…

PAVEL           La cosa giusta? Qual è il metro per misurare qual è la cosa giusta? Nel 1618 la nostra nobiltà decise di gettare dalla finestra del Castello i delegati imperiali e per mantenere il diritto alla propria libertà di religione causarono l’inizio della guerra dei trent'anni…

AMICO          Che si risolse con lutti e distruzioni in tutta Europa e per la nostra nazione significò la perdita della sovranità per 300 anni… Come sempre non ti seguo…

PAVEL           Questa volta non mi segui perché vai di fretta: nel 1968, 350 anni dopo, abbiamo deciso che resistere ad un’invasione avrebbe causato inutilmente lutti e distruzioni e abbiamo di nuovo perso la nostra sovranità; 350 anni fa abbiamo creduto più nel coraggio che nella prudenza, oggi più alla voce della prudenza che a quella del  coraggio…

AMICO          … ma il destino della nostra sovranità non è cambiato… e dunque?

PAVEL           … e dunque ognuno deve seguire la “sua” strada senza mai voltarsi indietro e senza mai dimenticare nulla…

AMICO          .. e senza cercare scorciatoie o deviazioni…


PAVEL         Proprio così, perché tanto scorciatoie o deviazioni ci riporterebbero inevitabilmente sulla nostra strada…. Finalmenti mi segui… (ESTRAE DALLA TASCA UNA LATTINA DI BIRRA E LA APRE)… Na Zdravi!!!



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