martedì 28 novembre 2023

DA DOVE VENIAMO: 28 NOVEMBRE 2020

Sembrano trascorse diverse ere geologiche, sportivamente parlando, dal 28 novembre 2020 quando davanti una ventina di addetti ai lavori e qualche parente, tutti rigorosamente muniti di mascherina e di autocertificazione attestante di non essere venuti a contatto nei 15 giorni precedenti con soggetti affetti da COVID-19, nel Palazzetto di via Perusini debuttava nel campionato nazionale di serie B la UEB Gesteco Cividale contro Senigallia.

Credo che ben in pochi nella Città Ducale erano al corrente di quell'evento che riportava il basket di livello sovraregionale a Cividale dopo 17 anni, tutti presi com'erano dalle severe regole di clausura imposte dalla nota pandemia e da torvi pensieri su quando e come saremmo usciti da quell'incubo.

In qualità di "addetto ai lavori" ebbi il privilegio di assistere all'evento in prima persona fruendo della possibilità di rincasare in deroga al "coprifuoco" delle 22,00 ben oltre quella serata, in cui la società del Presidente Micalich batteva per 91-75 i marchigiani e metteva il primo mattone nella costruzione di un edificio che in soli tre anni da "landa desolata" prendeva la forma di uno splendido palazzo in grado di ospitare quella che è diventata la più "genuina e corretta" tifoseria d'Italia. Oserei dire di più: il vanto di un'intera comunità, legata dal piacere di appartenere ad un gruppo con ideali condivisi, cosa in via di estinzione nell'attuale momento storico nella società occidentale, focalizzata sui desideri e i diritti dell'IO e poco interessata alle necessità del NOI.

Senza timore di smentite.

Non faccio fatica ad ammettere che mai avrei immaginato quello che avrei vissuto nei tre anni successivi, sempre avendo il privilegio quale "addetto ai lavori" di seguire a bordo campo con le mani sulla tastiera del PC: raccontare l'ascesa in un crescendo rossiniano di quel progetto partito a fari spenti è stata una bellissima esperienza professionale mentre vivere le emozioni che i ragazzi in maglia gialloblù hanno saputo regalare non solo a me ma ad una comunità intera sotto la guida del coach e dello staff tecnico-dirigenziale, come più volte ho già scritto, si è risolta in una magia per il cuore.

A prescindere da tutto ciò che sarà.

Ricordare le origini di questa storia è stato un moto spontaneo, più che doveroso, in un momento in cui le Aquile stanno affrontando correnti impetuose che rischiano di mettere in discussione le quote raggiunte in questi tre anni di voli memorabili.

Per affrontarle nelle scelte e nei commenti ancora con lucidità e soprattutto con misura evitando di farsi travolgere dall'emotività e dallo scoramento, ricordando chi siamo e da dove veniamo.

Un vecchio adagio friulano recita che "dove non c'è misura, c'è miseria" ed essendo la UEB nata con l'intento di rappresentare lo "spirito del luogo" adottando i colori e i simboli dell'Antica Patria in quella che fu l'antica capitale del Patriarcato, non abbiamo dubbi che la situazione di crisi attuale verrà gestita in ossequio a tale principio.

IL RESOCONTO DEL 28/11/2020

Porte di chiuse come d’ordinanza per il ritorno di Cividale in serie B dopo diversi lustri e per la riapertura del palazzetto di Via Perusini al basket di alto livello, dopo che le luci si erano spente nell’aprile del 2017 al termine della stagione di A2 in cui l’APU Udine, allora targata GSA, era stata l’ospite illustre del parquet cividalese. La circostanza avrebbe meritato ben altra atmosfera rispetto a quella che potevano creare i soli addetti ai lavori con relativi congiunti e la perdita è una delle tante piccole-grandi cose che la pandemia ci ha sottratto in questo annus horribilis. Le Aquile del “Patron” Micalich, planate in estate nella Città Ducale e griffate con gli storici marchi della Cividale che fu come Gesteco e Faber, sono partite subito a razzo, sbarazzandosi di Senigallia senza troppi patemi e incamerando così i primi due punti di un campionato che, a causa del morbo, resta un’incognita su tempi e modi di svolgimento. Tutto abbastanza facile per gli uomini di Pillastrini, che, a parte qualche battuta a vuoto nell’ultimo quarto, hanno condotto l’incontro dall’inizio alla fine, sciorinando a tratti aggressività difensiva, giochi d’attacco e percentuali al tiro da categoria superiore, con il capitano Fattori sugli scudi assieme al top scorer Battistini, Miani e Cassese. Il match non è mai stato in discussione, con i marchigiani sempre a rincorrere, prima, e a cercare di ridurre il passivo poi, e con i soli Pozzetti, Peroni e Giacomini in grado di creare, in un orgoglioso finale di partita, qualche grattacapo ai gialloblu friulani. In attesa di capire nei prossimi incontri la reale caratura e quale ruolo potrà giocare la Gesteco in questo campionato, dirigenti e tifosi (in contumacia) possono giustamente essere soddisfatti e gioire per un avvio di torneo davvero importante e promettente. Come la schiacciata in penetrazione di Battistini a 10’’ dal termine e la tripla finale di Rota a fil di sirena che ha fissato il risultato sul 91-75.

Giuseppe Passoni, Cividale.

 UEB GESTECO Cividale – GOLDENGAS Senigallia           91 – 75

(21-11, 45-29, 61-43)

 UEB GESTECO CIVIDALE

Agostini n.e., Ohenhen 2 (1/3), Minisini n.e., Miani 15 (0/1, 5/7), Chiera 8 (0/1, 2/3), Cassese 8 (1/1, 2/5), Rota 9 (0/1, 2/3), Battistini 22 (8/11, 0/1), Vigori 7 (2/3, 1/1), Fattori (k) 15 (3/6, 3/6), Micalich (1/1) 2, Truccolo 3 (1/4).

Allenatore: Stefano Pillastrini

Vice: Giovanni Battista Gerometta e Marco Miani

Tiri liberi 11/16, Tiri da due 16/28, Tiri da tre 16/30, Rimbalzi 46 (38 dif. 8 off.)

 GOLDENGAS PALLACANESTRO SENIGALLIA

Moretti (0/1), Cicconi Massi 4 (2/5), Centis 3 (0/1, 1/2), Pierantoni (k) 4 (1/2, 0/3), Peroni 20 (4/8, 3/6), Giacomini 17 (2/9, 2/6), Giunta 8 (1/4, 1/2), Giuliani n.e., Costantini n.e., Serrani (0/2), Pozzetti 19 (4/7, 3/9), Terenzi n.e.

Allenatore: Riccardo Paolini

Vice: Andrea Peverada e Gabriele Ruini

Tiri liberi 17/26, Tiri da due 14/39, Tiri da tre 10/28, Rimbalzi 30 (20 dif. 10 off.)

 

Arbitri: Matteo Roiaz e Marco Schiani Di Zenise di Trieste


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