Una sfida affascinante sotto molto punti di vista attendeva stasera i quasi
tremila che hanno gremito il palazzo di via Perusini: anteprima della
semifinale di Coppa Italia, motivi di
classifica, rivalità familiari, tradizioni da confermare o da sfatare erano
solo alcuni degli ingredienti che rendevano alla vigilia l’incrocio tra
Cividale e Rimini un match da non perdere questo anticipo della ventisettesima
gara della stagione regolare del campionato di A2.
La capolista Rimini, a ranghi ridotti per l’assenza di Robinson e con
diversi uomini chiave in lenta ripresa dopo infortuni non banali, arrivava in
riva al Natisone con l’intento di sfatare la tradizione che la vede sempre
perdente contro i gialloblù nei 5 precedenti e con il dente ancora avvelenato
per la tripla di Lucio Redivo che all’andata al pala Flaminio allo scadere
aveva condannato i romagnoli all’unica sconfitta nei primi due mesi di
campionato.
Come se non bastasse, agli ospiti la vittoria serviva come il pane per
mantenere il primato della classifica dopo aver riacciuffato Udine la scorsa
domenica e al loro coach, Sandro Dell’Agnello, per evitare la terza sconfitta
consecutiva contro il figlio Giacomo, dopo i due precedenti ko patiti sul filo
della sirena tra le mura amiche.
I due punti erano necessari peraltro anche per Cividale che, dopo i due
stop esterni di Pesaro e Cantù, aveva bisogno di puntellare la sua classifica
nella lotta per le posizioni che danno accesso ai play-off e che vede coinvolte
nello spazio di pochi punti molte squadre agguerrite e in un buon momento di
forma come Rieti, Fortitudo, Milano, Avellino, Forlì, Pesaro e Verona.
In particolare tra i gialloblù era necessario superare in fretta la
delusione per la vittoria sfuggita di mano allo scadere a Cantù dopo una gara
tutto cuore, magari anche grazie alla maggior partecipazione nelle rotazioni di
Miani e del nuovo arrivato Michael Anumba, chiamato anche a confrontarsi in
un’altra sfida tutta familiare con il fratello Simon in maglia riminese.
Rimini sfata il tabù Cividale e la condanna alla terza sconfitta
consecutiva e alla terza stagionale fra le mura amiche, giocondo meglio la
seconda parte del match guidata da un super Marini, dopo aver a lungo subito la
supremazia dei padroni di casa nella prima frazione e gestito in modo glaciale
l’ultimo minuto (parziale di 8-0) dopo il prepotente rientro in partita della
Gesteco nell’ultima frazione.
Si parte con Rota, Lamb, Marangon, Miani e Dell’Agnello per la Gesteco e
Grande, Camara, Marini, Anumba e Johnson per Rimini con una bella partenza dei
padroni di casa che muovono bene la palla in attacco e difendendo con intensità
si portano sul 7-3, sbagliando alcuni tiri aperti per allungare prima con Rota
e poi con Lamb; non sbaglia invece Marangon, che infila in transizione la tripla del 12-6 a 4’22”,
subito imitato da Lamb per il 15-6 che induce coach Dell’Agnello a chiamare
minuto a 4’05” per riorganizzare i suoi che stanno soffrendo non poco la difesa
dei ducali. Con due triple consecutive di Bedetti e Tomassini Rimini però si
scuote e incalza sul 17-12 i gialloblù che ora hanno in campo Redivo e Anumba;
i ragazzi di Pillastrini però serrano ancora i ranghi e, nonostante alcune
imprecisioni in tiri aperti, chiudono avanti 19-12 la prima frazione.
Si riparte con Cividale che va avanti sul + 9 (24-15) dopo una tripla di
Rota ben servito da Redivo e il match entra poi in una fase caratterizzata da
grande impegno delle rispettive difese che riescono a limitare i rispettivi
attacchi e il punteggio è sul 28-21 a metà periodo quando Pillastrini richiama
i suoi in panchina per un minuto di sospensione. Cividale, sfruttando anche il
bonus già raggiunto dagli ospiti, si mantiene
costantemente avanti nel punteggio grazie ad un ottima circolazione
della palla, sbagliando anche il possesso del + 12 e chiude invece avanti all’intervallo
lungo solo di 3 (40-37), perché nell’ultimo minuto concede troppi rimbalzi in
attacco e giochi da tre punti a Camara e poi subiscono una tripla di Tomassini
sulla sirena.
Al ritorno in campo Marini riporta in pari la contesa dall’arco e poi Simon
Anumba dà il primo vantaggio a Rimini con Redivo commette il terzo fallo e
Marini dalla lunetta allunga sul 40-44; l’impatto degli ospiti nel periodo è
decisamente diverso con un Marini “on fire” e il coach ducale deve chiamare
minuto a 6’21” sul 44-49 e palla in mano ai romagnoli.
L’inerzia del match è cambiata perché i gialloblù hanno perso la fluidità
iniziale e faticano a trovare buone conclusioni e perso intensità in difesa,
mentre Rimini viaggia spedita sul + 10 (48-50 a 2’55”) avendo inflitto un
parziale di 8-18 guidata da Johnson e Marini.
Il tabellone alla penultima sirena segna 55-63, con Johnson che ricaccia allo
scadere a – 8 il tentativo di rimonta
gialloblù mettendo a segno il suo punto numero 16 da centro area.
Pronti via e un parziale di 5-0 in 20 secondi, con Redivo che apparecchia
una schiacciata a Ferrari, scatena il pubblico di casa e induce coach Dell’Agnello
a chiamare subito minuto; Rimini non si scompone e a 6’25” con una tripla di
Tomassini torna sul + 9 (61-70) a 6’25”; il cuore di Cividale però è davvero
grande e con le unghie e con i denti rimane in partita e a 2’50” si riporta sul
– 3 (66-70) con Rota che prima letteralmente recupera dalla “spazzatura” 2
punti sotto il canestro ospite e poi infila una tripla pesantissima.
A 2’33 Dell’Agnello segna il 71-72 e apre il solito finale vietato ai
deboli di cuore perché poi Lamb riporta avanti i gialloblù 73-72 a 1’10”; il match
però lo decide Marini che con una tripla più libero supplementare a segno condanna
Cividale a rincorrere sul 73-76 e poi serve a Johnson il 73-78 a 20” che chiude
di fatto la contesa che poi va in archivio poi sul 73-80.
UEB GESTECO CIVIDALE –
R.B.R. RIMINI 73-80
(19-12, 40-37, 55-63)
Lamb 13, Redivo 10, Miani 9.,
M. Anumba 3, Rota (k) 17, Vivi n.e., Costabile n.e., Marangon 7, Berti, Ferrari
7, Dell'Agnello 10, Piccionne n.e.
Allenatore Stefano
Pillastrini
Vice Giovanni Battista
Gerometta, Alessandro Zamparini
Tiri da due 20/41, Tiri da
tre 7/19, Tiri liberi 12/14 Rimbalzi 38 (28 dif. 10 off.)
S. Anumba 4, Grande 6, Tomassini 11, Masciadri 5, Marini 17, Bedetti (k) 4, Amaroli n..e., Johnson 18, Simioni 6, Camara 9.
Allenatore: Sandro
Dell’Agnello
Vice Sergio Luise e
Filippo Calzola
Tiri da due 17/41, Tiri da
tre 10/31, Tiri liberi 16/19 Rimbalzi 40 (22 dif. 18 off.)
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