Alla vigilia di Gesteco-Tezenis Verona, uno dei tanti recuperi di questo calendario “spezzatino” stravolto dagli impegni delle nazionali, l’interrogativo che circolava con insistenza in via Perusini era quello di capire se, e in che misura, le scorie psico-fisiche accumulate nel weekend di Coppa Italia al PalaDozza concluso con la sconfitta in finale, potessero incidere negativamente nei dei due ravvicinati e difficili impegni casalinghi che vedono protagonisti i ragazzi di Pillastrini.
In attesa di ospitare
sabato la lanciatissima Reale Mutua Torino reduce da 6 vittorie nelle ultime 7
partite, stasera era di scena a Cividale quella Tezenis Verona infarcita di ex
giocatori APU (Cannon, Gazzotti, Palumbo, Esposito e Penna), “bestia nera”
ancora imbattuta nei precedenti con la Gesteco e guidata da Alessandro Ramagli,
uno tecnici più quotati della categoria, pure lui con un passato in Friuli alla
guida della squadra udinese.
C’era ragionevolmente di
che preoccuparsi sulla sponda ducale, anche in considerazione del fatto che gli
scaligeri giungevano in via Perusini con la necessità di fare punti dopo due
sconfitte di fila e accorciare così in classifica nei confronti di Cividale già
battuta all’andata e avanti solo di 4 punti nella serratissima corsa verso i
play-off.
La risposta del campo ha
confermato la tradizione tutta a favore degli ospiti che hanno costretto la Gesteco
ad una gara di grande sofferenza e cuore, tutta ad inseguire senza mai riuscire
a completare i vari tentativi di rimonta e caratterizzata da molti errori (18
le palle perse a fine gara) e difficoltà nel produrre un gioco corale,
specialità della casa che si è vista solo a tratti sul fronte ducale.
Pillastrini in avvio
propone i “soliti” Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani mentre Ramagli
opta per Penna, Esposito, Copeland, Faggian e Cannon con il coach ospite che
chiama subito minuto dopo appena 2 possessi e il punteggio di 4-0 per i padroni ci casa,
favoriti da una difesa piuttosto distratta degli scaligeri. In questa fase Dell’Agnello
è un fattore che gli ospiti non riescono a contenere nel pitturato e dà il 7-2
a Cividale, segnando tutti i punti dei suoi ben servito da Redivo ma è costretto
sollecitamente a riparare negli spogliatoi dopo uno scontro di gioco. Cividale
però non riesce a sfruttare il buon momento e Verona rientra sull’11-11 a metà
frazione ma dovendo anche scontare il terzo fallo di Esposito che viene
richiamato in panchina in favore di Palumbo.
La Gesteco riesce a
sfruttare i tiri dalla lunetta perché Verona è già in bonus e si riporta avanti
16-11 a 3’23” ma anche stavolta non riesce a dare continuità alla manovra e
così la Tezenis senza strafare mette la freccia con azioni nel pitturato ducale
per il 16-17 con cui ci si avvia alla chiusura della prima frazione, dopo che
Pillastrini ha chiamato minuto e mandato in campo per la prima volta dopo l’infortunio
Martino Mastellari. La mossa non dà i frutti sperati e la prima sirena suona
sul 16-21 a favore degli ospiti.
Al rientro in campo
Ferrari (tripla), Lamb (in penetrazione) e Anumba (tripla) scuotono Cividale e
la riportano a contatto sul 24-25 sprecando poi con Berti il possesso del
sorpasso e poi ritornano sotto (24-29 a 6’21”) perché concedono troppi extra
possessi ai rivali e perdono palloni banali.
A questo punto della
contesa rientra sul parquet Dell’Agnello ma la Gesteco continua non trovare
buone soluzioni in avanti e in difesa inizia a caricarsi di falli per cercare
di ostacolare gli attacchi dei veneti che prima conducano 24-33 a 4’30” dall’intervallo
lungo e poi chiudono sul 29-37, fallendo l’ultimo possesso per allungare
ulteriormente.
A metà gara sono un
macigno per i ducali i 23 rimbalzi della Tezenis, di cui ben 9 offensivi a
fronte dei 15 complessivi dei ragazzi di Pillastrini che subiscono la maggiore
energia e fisicità degli ospiti sotto canestro ed in più pesano le 8 palle
perse ed il 37% dal campo contro il 44% di Cannon e soci.
La terza frazione si apre
con un mini parziale di 5-0 e il quarto fallo di Esposito che ridà speranza al pubblico di casa, anche perché l’asse
Redivo-Dell’Agnello è un rebus che gli uomini di Ramagli faticano a risolvere e
il punteggio è di 38-42 a 6’56” con Verona già vicina al bonus; Cividale però
non riesce a dare continuità e Penna la rimanda a – 7 (38-45).
Anche Verona però patisce
la difesa dei ducali e così dopo una serie di errori su entrambe i fronti Miani
piazza la tripla del – 2 (43-45) a 4’05” che induce Ramaglia a chiamare i suoi “a
rapporto”, in una gara dal punteggio particolarmente basso.
La Tezenis esce meglio
dalla panchina e complici ancora alcune palle perse dei padroni di casa ed un
tecnico fischiato a Dell’Agnello, si porta avanti di 9 lunghezze (44-53) a 1’55”,
vantaggio che si riduce poi a 6 al termine del penultimo periodo grazie a una
tripla di Redivo (48-54).
L’argentino replica subito
alla ripresa del gioco e, assieme a Lamb, ricuce dall’arco il 56-59 ma uno
scatenato Faggian ribatte colpo su colpo dalla lunga distanza (16 punti fino a
questo momento per il numero 10 dei veneti) e frustra il tentativo di aggancio e
rimanda Verona a + 9 (56-65) a 6’03” dalla fine. L’inerzia spinge verso l’Adige
ma capitan Rota non vuole arrendersi e con un gioco da tre punti che segue un
rimbalzo nel cuore dell’area avversaria riduce lo svantaggio a metà dell’ultimo
tempo; ma per completare l’opera ci vorrebbero maggiore lucidità ed energia,
qualità che Verona dimostra stasera di avere in quantità maggiore dei padroni
di casa e non si lascia sfuggire l’occasione di violare ancora una volta via Perusini
con il punteggio finale di 74-83 ed il trio Penna, Faggian e Cannon sugli
scudi.
UEB GESTECO CIVIDALE – TEZENIS VERONA 74-83
(16-21, 29-37, 48-54)
Allenatore Stefano Pillastrini
Vice Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini
Tiri da due 15/29, Tiri da tre 11/34, Tiri liberi 11/14
Rimbalzi 36 (21 dif. 15 off.)
Allenatore: Alessandro Ramagli
Vice Andrea Bonacina e Stefano Gallea
Tiri da due 24/44, Tiri da tre 7/22, Tiri liberi 14/16
Rimbalzi 37 (23 dif. 14 off.)
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